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Il dollaro arretra dopo le parole di Powell; l’euro sale grazie ai venti politici favorevoli

Fiona Craig
15 Ottobre 2025 12:12PM

Il dollaro statunitense è sceso mercoledì, allontanandosi dai recenti massimi dopo che Jerome Powell ha segnalato una visione più prudente sull’economia, alimentando le aspettative di tagli ai tassi di interesse. L’euro, nel frattempo, ha guadagnato terreno sostenuto dagli sviluppi politici in Francia.

Alle 04:25 ET (08:25 GMT), il Dollar Index — che misura la performance del biglietto verde rispetto a sei principali valute — era in calo dello 0,3% a 98,545, restituendo parte del guadagno di oltre il 2% accumulato nell’ultimo mese.

Il dollaro si indebolisce dopo il discorso di Powell

La valuta statunitense si è indebolita dopo le dichiarazioni di Powell di martedì, in cui il presidente della Federal Reserve ha lasciato aperta la porta a ulteriori allentamenti monetari, affermando che il mercato del lavoro statunitense “remained in the doldrums”.

I mercati dei futures prevedono attualmente un taglio dei tassi di 25 punti base nella riunione della Fed del 28–29 ottobre, seguito da un altro a dicembre e da tre ulteriori tagli nel 2026, secondo i dati di LSEG.

«Risk sentiment improved throughout Tuesday – boosted by strong U.S. bank earnings – before Powell’s speech added dovish-sounding headlines: slower payrolls, tolerable inflation, and a possible QT rollback», hanno scritto gli analisti di ING Group.

«That said, the overall policy stance remains broadly unchanged from September. Fed pricing is steady at 48bp of easing for the rest of the year, and we doubt that will shift much before new inflation and jobs data arrive».

Gli investitori attendono ora la pubblicazione del Beige Book della Fed, prevista per la giornata, che potrebbe fornire ulteriori indicazioni sullo stato dell’economia durante il prolungato shutdown del governo statunitense.

L’euro trova supporto prima del voto di sfiducia

L’euro si è rafforzato, con EUR/USD in rialzo dello 0,3% a 1,1637 dopo un guadagno simile nella sessione precedente. A sostenere la valuta è stata la situazione politica in Francia, dove il primo ministro Sébastien Lecornu ha promesso di rinviare la riforma pensionistica del governo — una richiesta chiave del Partito Socialista — durante la presentazione della legge di bilancio 2026. In cambio, i socialisti hanno dichiarato che non sosterranno la mozione di sfiducia.

Questo sviluppo rafforza le possibilità del governo di far approvare il bilancio, anche se la situazione parlamentare resta fragile.

«If Lecornu survives the no-confidence vote, EUR/USD could edge higher and potentially build strong support around 1.1600», ha scritto ING.

La sterlina è salita, con GBP/USD in rialzo dello 0,2% a 1,3350, recuperando le perdite di martedì dopo i dati che hanno mostrato un raffreddamento della crescita salariale.

Yen e yuan si rafforzano

USD/JPY è sceso dello 0,4% a 151,30 mentre gli investitori hanno ridimensionato le aspettative di politiche fiscali più espansive sotto Sanae Takaichi. La leader della Liberal Democratic Party affronta ora incertezze politiche dopo che il partner di coalizione Komeito ha ritirato il proprio sostegno.

USD/CNY è sceso dello 0,2% a 7,1263, sostenuto da una fissazione del cambio più forte da parte della People’s Bank of China. Le tensioni commerciali sono rimaste al centro dell’attenzione dopo che Pechino ha reagito alle minacce del presidente americano Donald Trump di imporre dazi al 100% sui beni cinesi, con il ministero del commercio cinese che ha dichiarato di essere pronto a “fight to the end”.

I dati sull’inflazione in Cina, diffusi mercoledì, hanno mostrato un calo maggiore del previsto dei prezzi al consumo a settembre e un terzo anno consecutivo di deflazione dei prezzi alla produzione. Sebbene l’inflazione core abbia raggiunto il massimo da 19 mesi, i segnali di una ripresa più ampia sono rimasti limitati.

AUD/USD è salito dello 0,5% a 0,6518, con il dollaro australiano che ha beneficiato della debolezza complessiva del dollaro USA.

Questa contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
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