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Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, Futures, Decisione della Fed in arrivo; Oracle e Adobe pronte a pubblicare i risultati – cosa muove i mercati

10 Dicembre 2025 11:27AM

I future sugli indici azionari statunitensi si muovono appena sopra la parità, mentre gli operatori attendono l’attesa decisione della Federal Reserve sui tassi d’interesse. Gli analisti prevedono che la banca centrale statunitense annuncerà quello che molti definiscono un “taglio hawkish”, ovvero una riduzione dei tassi accompagnata da indicazioni più rigide sulle ulteriori mosse future. Nonostante ciò, i mercati monetari continuano a scontare ulteriori tagli nel 2026, mentre il presidente Donald Trump — da sempre sostenitore di tagli rapidi del costo del denaro — si prepara, secondo le indiscrezioni, a condurre l’ultimo giro di colloqui per scegliere il nuovo Presidente della Fed.

Sul fronte delle trimestrali, grande attenzione su Oracle (NYSE:ORCL), che comunicherà i risultati dopo la chiusura dei mercati, con gli investitori concentrati sui suoi piani nell’intelligenza artificiale.

Future stabili in attesa della Fed

I future statunitensi mostrano lievi rialzi mentre gli investitori si preparano a una decisione potenzialmente molto discussa da parte della Fed.

Alle 02:52 ET, i future sul Dow erano invariati, mentre quelli sull’S&P 500 e sul Nasdaq 100 salivano dello 0,1%.

Nella seduta precedente, Wall Street ha chiuso mista: il Dow e l’S&P 500 sono scesi, mentre il Nasdaq Composite ha registrato un +0,1%.

Il sentiment è stato parzialmente frenato da un lieve aumento delle offerte di lavoro in ottobre, mentre assunzioni e dimissioni sono rimaste deboli — segnali di incertezza economica che alcuni economisti attribuiscono ai dazi generalizzati degli Stati Uniti.

La Fed dovrebbe annunciare un “taglio hawkish”

Il rapporto del Dipartimento del Lavoro ha rafforzato l’idea che la Fed potrebbe ridurre i tassi a fine riunione, accompagnando però la mossa con una prospettiva più restrittiva.

Secondo CME FedWatch, la probabilità di un taglio di 25 punti base è attualmente attorno all’88%. Le riduzioni dei tassi — già avvenute a settembre e ottobre — hanno portato l’intervallo target a 3,75%-4%, sostenendo investimenti e occupazione ma rischiando di alimentare l’inflazione.

I media riportano che il Comitato potrebbe essere insolitamente diviso, complici l’inflazione persistente e la mancanza di dati freschi a causa del più lungo shutdown governativo nella storia USA. È attesa anche una nuova versione delle proiezioni economiche della Fed.

Il presidente Jerome Powell dovrebbe sostenere un taglio ora ma usare la conferenza stampa per indicare che ulteriori riduzioni richiederanno forti giustificazioni.

Stabilire questo livello elevato potrebbe però risultare difficile quando, a gennaio, saranno disponibili i nuovi dati su occupazione e inflazione.

Trump pronto all’ultimo giro di colloqui per la nomina del Presidente della Fed – stampa USA

Secondo il Wall Street Journal, Donald Trump inizierà nei prossimi giorni l’ultima fase dei colloqui per la scelta del prossimo Presidente della Fed.

Il giornale riferisce che mercoledì Trump incontrerà l’ex governatore Kevin Warsh, seguito da altri candidati.

Tra questi figura Kevin Hassett, considerato da molti come il favorito. Hassett è un alleato stretto di Trump e ha spesso sostenuto la necessità di tagli rapidi e aggressivi dei tassi. Tuttavia, con un solo voto su 12 nel FOMC, il suo potere decisionale sarebbe limitato.

Gli analisti di ING sottolineano però che il mercato obbligazionario ha già scontato “talmente tanto allentamento”, nonostante la previsione di un “taglio hawkish”.

Gli analisti Chris Turner e Frantisek Taborsky aggiungono:

“Presumibilmente, questo è l’effetto Kevin Hassett, in cui il suo arrivo alla Fed a febbraio può avvolgere l’outlook del FOMC in un mantello colomba.”

Oracle pronta a pubblicare i risultati

Oracle sarà al centro dell’attenzione con i risultati di oggi. Gli analisti attendono dettagli aggiuntivi sulle sue ambizioni nell’intelligenza artificiale.

Grazie alla partnership con OpenAI, Oracle ha trasformato la propria immagine, passando da attore marginale nel cloud a fornitore chiave di potenza di calcolo per i modelli AI.

Un arretrato contrattuale superiore ai 400 miliardi di dollari aveva spinto in alto le azioni quest’anno, portando brevemente la società vicino a una valutazione da un trilione di dollari e rendendo temporaneamente Larry Ellison uno degli uomini più ricchi al mondo.

Negli ultimi mesi, però, l’entusiasmo si è attenuato, con timori legati alla dipendenza da OpenAI e agli ingenti debiti contratti per espandere i data center.

Adobe attesa dopo il mercato

Adobe (NASDAQ:ADBE) pubblicherà i risultati dopo la chiusura. Le sue azioni sono scese di oltre il 21% quest’anno, molto al di sotto della performance del Nasdaq Composite.

In una nota, gli analisti di Stifel hanno scritto che “non è un segreto” che un importante “fardello” per il titolo Adobe sia il timore che l’AI possa sconvolgere il mondo creativo, “rendendo i creatori più efficienti di ordini di grandezza e riducendo nel tempo il numero di licenze vendibili.”

Essi aggiungono che i catalizzatori per “invertire rapidamente il sentiment” rimangono “sfocati,” anche se vedono i primi segnali di una “critica e riuscita svolta strategica indotta dall’IA.”

Gli analisti ipotizzano che Adobe possa posizionarsi come una sorta di “Svizzera” dell’AI, diventando una piattaforma neutrale dove gli utenti possono “testare, sfruttare e pagare l’utilizzo di modelli di terze parti.”

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
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