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I prezzi del petrolio scendono mentre l’OPEC+ annuncia un aumento della produzione superiore alle attese

Fiona Craig
07 Luglio 2025 10:58AM

I prezzi del petrolio sono calati nettamente durante la sessione asiatica di lunedì, dopo che l’OPEC+ ha annunciato un aumento della produzione per agosto superiore alle aspettative, alimentando timori di un eccesso di offerta.

Alle 21:06 ET (01:06 GMT), i futures sul Brent con scadenza a settembre sono scesi dell’1,1% a 67,50 dollari al barile, mentre i futures sul WTI hanno perso il 2,1%, a 65,59 dollari al barile. Entrambi i contratti avevano registrato guadagni tra l’1% e il 2% la settimana scorsa, dopo pesanti cali a fine giugno.

L’OPEC+ aumenta la produzione oltre le previsioni

L’OPEC+ ha dichiarato un incremento di 548.000 barili al giorno (bpd) per agosto, superando le aspettative di mercato e i precedenti aumenti mensili di 411.000 bpd di maggio, giugno e luglio — già triplicati rispetto al piano iniziale. Il gruppo ha inoltre segnalato la possibilità di un’ulteriore aumento di 548.000 bpd a settembre.

Questo progressivo annullamento dei tagli volontari per un totale di 2,2 milioni di bpd da parte di produttori chiave come Arabia Saudita e Russia indica un cambiamento di strategia: si difende la quota di mercato più che il prezzo. Gli analisti di ING evidenziano che gli aumenti maggiori della produzione potrebbero aggravare il surplus di petrolio nel mercato entro l’anno, esercitando ulteriori pressioni al ribasso sui prezzi.

Rinvio della scadenza per i dazi USA al 1° agosto

La decisione dell’OPEC+ arriva in un contesto di incertezza economica globale, con preoccupazioni sulla crescita in Cina e sulle politiche commerciali statunitensi. Il presidente Donald Trump ha annunciato un rinvio nell’implementazione dei dazi, posticipando la scadenza dal 9 luglio al 1° agosto. Questo ritardo aggiunge incertezza sulle prospettive commerciali, mentre permangono timori che le barriere commerciali possano rallentare l’attività economica e la domanda energetica.