Egm: l'obiettivo è quota 1.000 (MF)
22 Luglio 2022 - 8:38AM
MF Dow Jones (Italiano)
Alla nascita di quello che allora si chiamava Aim Italia, nel
2009, le imprese sul nuovo listino di Borsa Italiana erano in 5.
Tredici anni dopo il numero è cresciuto e le aziende sul mercato
che oggi si chiama Euronext Growth Milan sono 183. Gli operatori
del settore puntano già al traguardo successivo, ambizioso ma
raggiungibile: quota 1.000 società quotate. I modi e le sfide verso
questo obiettivo sono state al centro di MF Growth Italia Day 2022,
evento di MF-Milano Finanza e Class Agorà.
A spingere la crescita del listino potrebbero essere
innanzitutto i punti di forza delle pmi italiane e la loro capacità
di affrontare con spirito imprenditoriale le crisi. Ha spiegato
Gregorio De Felice, chief economist di Intesa Sanpaolo: «Le nostre
società si sono spostate su una produzione di fascia più alta,
hanno una grande vocazione all'export e anche maggiore stabilità
finanziaria, con un grande buffer di liquidità». A questo si deve
aggiungere quanto sottolineato da Kevin Tempestini, fondatore e ceo
di Kt & Partners, che ha fatto notare che circa la metà delle
società su Egm sono tecnologiche e solo il 5% finanziarie: «Questo
indice potrebbe quindi essere difensivo anche in tempi di
incertezza politica», ed è un segno di maturità il fatto che da
inizio anno il listino abbia performato meglio dello Star. Come ha
sintetizzato Lukas Plattner, partner di Advant Nctm, «l'Egm è un
mercato di eccellenza e si vede dai risultati».
Gli indizi della possibilità che il mercato possa scalare
ulteriormente si sono già visti, come ha detto Barbara Lunghi, head
of primary markets di Borsa Italiana: «La snellezza nelle
procedure, il buon time to market, l'ecosistema che si è abituato a
gestire tante operazioni in un anno». Anche se, ha evidenziato
Manuel Coppola, partner audit e assurance di Bdo, «è importante che
ci sia un buon sistema di incentivi fiscali alla quotazione».
Inoltre, anche se i multipli sono in calo (tra le 5 e 7 volte
l'ebitda), «non ci sono solo motivi valutativi per andare in
quotazione. Infatti le pipeline sono piene», ha detto Corinna Zur
Nedden, ad di Ambromobiliare. E in un momento in cui, come ha
sottolineato Fabio Sattin, presidente esecutivo e socio fondatore
di Private Equity Partners, «Il private equity ha tanti soldi e li
deve spendere, in borsa invece l'atteggiamento è di aspettare»,
Giovanni Natali, ad e dg di 4Aim Sicaf, si è detto sicuro che la
quotazione sia ancora la strada giusta: «Se la società ha una
equity story da raccontare, ci si quota sempre». Anche in vista,
magari, di un approdo successivo sull'Mta: «Dopo un passaggio
dall'Aim, l'approccio delle società è molto positivo
nell'implementare ciò che mancava per essere compliant con la
normativa da società quotata», ha detto Guglielmina Onofri,
responsabile divisione informazione emittenti della Consob.
red
MF-DJ NEWS
2208:22 lug 2022
(END) Dow Jones Newswires
July 22, 2022 02:23 ET (06:23 GMT)
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