(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 01 nov - Borse europee al palo a metà seduta, mentre sale l'attesa per le decisioni della Federal Reserve, che secondo le aspettative lascerà invariato il costo del denaro. Da capire se il numero uno dell'istituto, Jerome Powell, lascerà o meno aperta la porta a un cambio di rotta nei prossimi mesi. Intanto, mentre i future di Wall Street sono in discesa, gli indici del Vecchio Continente sono inchiodati attorno alla parità (Milano +0,07%, Parigi, Madrid e Francoforte viaggiano sulla stessa falsariga, mentre Londra cede lo 0,1%). Qualche spunto potrà arrivare dai dati macro attesi negli Stati Uniti, non ultimi quelli sull'occupazione nel settore privato e sul manifatturiero, mentre comunque restano oggetto di preoccupazione le tensioni in Medio Oriente. Per quanto riguarda i titoli, non è cambiata molto la situazione rispetto alle ore precedenti: Iveco è maglia nera (-7%), con l'utile raddoppiato ma il mercato deluso dai ricavi delle attività industriali sotto le stime, mentre Nexi è la migliore (+3,65%), mentre circolano rumor sul fatto che la private equity SilverLake starebbe valutando una potenziale acquisizione. Vanno in generale bene le banche (Bper +2,18%, Mps +1,8%, Banco Bpm +1,39%) e si mette in luce Tim (+1,93%), con gli analisti positivi sul dossier NetCo. In coda Amplifon (-1,95%) ed Erg (-1,81%). Il petrolio amplia i rialzi, mentre resta alta la preoccupazione per il conflitto in Medio Oriente e in attesa dei dati americani sulle scorte di energia: i future del Wti dicembre crescono del 2% a 82,65 dollari al barile, quelli del Brent gennaio dell'1,88% a 86,62 dollari. I contratti dicembre del gas naturale, scambiati ad Amsterdam, riducono i cali e cedono lo 0,8% a 47,6 euro. Sul valutario, l'euro si indebolisce leggermente sul biglietto verde e vale 1,054 dollari (1,057 dollari in avvio, da 1,06 della chiusura precedente). La moneta unica è scambiata a 159,432 yen (160,002 in apertura, da 158,43). Il cambio dollaro/yen è a 151,202 (151,242 in avvio, da 151,287). Lo spread sale a 194 punti, contro i 192 punti dell'avvio e della chiusura precedente, con il rendimento decennale che sale al 4,76% dal 4,72% precedente (4,77% in avvio).

Ars

(RADIOCOR) 01-11-23 12:50:52 (0305)NEWS 3 NNNN

 

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