Borsa: Europa ingessata a meta' seduta, Milano (+0,2%) consolida massimi da luglio
16 Novembre 2023 - 1:20PM
MF Dow Jones (Italiano)
Spread sotto 180 punti, euro si rafforza sopra 1,08 dollari
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 16 nov - L'attesa per i
dati macro americani (in particolare richieste di sussidi al lavoro
e prezzi all'importazione) tiene ingessate le Borse europee, poco
mosse fin dalle prime battute. Gli investitori, che aspettavano
anche le parole della presidente della Bce, per ora sono rimasti a
bocca asciutta, perché Christine Lagarde, parlando da Francoforte,
non ha dato indicazioni sulla politica monetaria (ha però detto che
il sistema finanziario è riuscito a evitare gravi rischi
sistemici). Intanto, negli Stati Uniti sembrano da escludere
ulteriori rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve, anche se
l'istituto centrale, secondo alcuni osservatori, non avrebbe fretta
di procedere con dei tagli.
Così, in attesa di una Wall Street che va verso un avvio
contrastato, Milano consolida i massimi da luglio e sale dello
0,2%, mentre Francoforte e Madrid salgono dello 0,5%. Restano più
indietro Parigi (-0,41%) e Londra (-0,47%). Scarso l'effetto sugli
indici dell'incontro tra il presidente americano Joe Biden e il suo
omologo cinese Xi Jinping, che si è concluso senza risultati
eclatanti e qualche tensione dopo che l'inquilino della Casa Bianca
ha definito Xi "un dittatore".
Per quanto riguarda i titoli, a Piazza Affari scattano le
utility: A2a +3,16% ed Erg +2,39%, entrambe ancora in scia alle
trimestrali ben accolte dal mercato. Sale Nexi (+1,3%), che ha
siglato con Compass, la società di credito al consumo di
Mediobanca, una partnership strategica in ambito Buy Now Pay Later
(Bnpl). In luce Leonardo (+2,4%), con gli analisti che plaudono
all'offerta secondaria negli Stati Uniti per la vendita del 6,3% di
Leonardo Drs. Invece, poco mossa Iveco (-0,05%, dopo il +2,7% della
vigilia) dopo l'annuncio del pagamento di un dividendo nel 2024 e
del rinnovo di tutta la gamma di prodotti con un investimento da 1
miliardo di euro, il maggiore della sua storia. In coda Moncler
(-1,27%), in scia alla brusca frenata di Burberry (-10,2%) a Londra
dopo i conti e il rischio di non centrare le guidance per l'anno
fiscale 2024, che si chiude a marzo. Tra le peggiori anche Diasorin
(-1,4%), Saipem (-1,22%) e Campari (-1,14%). Petrolio in ribasso,
dopo l'aumento delle scorte americane di energia, comunque
riducendo i cali rispetto alle ore precedenti: i future del Wti
dicembre perdono lo 0,33% a 76,41 dollari al barile, quelli del
Brent gennaio lo 0,28% a 80,95 dollari. Poco mossi i prezzi del gas
naturale scambiato ad Amsterdam: i future dicembre salgono dello
0,02% a 47,05 euro. La moneta unica si rafforza ulteriormente e si
conferma sopra 1,08 dollari, passando di mano a 1,085 (1,0835 in
avvio, da 1,0724 alla chiusura precedente). L'euro vale anche
164,086 yen (164,033 in apertura, da 162,67) e il cross dollaro/yen
è a 151,22 (151,386, da 150,63). Infine, lo spread è in calo a 177
punti, contro i 179 dell'avvio e i 180 della vigilia, con il
rendimento decennale in discesa al 4,40%, dal 4,43% precedente.
Ars
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