ADVFN ADVFN

Non abbiamo trovato risultati per:
Assicurati di aver scritto correttamente o prova ad allargare la ricerca.

Più Attivi

Toplist

Sembra che tu non sia connesso.
Clicca il pulsante qui sotto per accedere e visualizzare la tua cronologia recente.

Caratteristiche principali

Registration Strip Icon for monitor Monitora più quotazioni in tempo reale dalle principali borse, come Borsa Italiana, NASDAQ, NYSE, AMEX, Bovespa e altro ancora.

Il dollaro scende leggermente prima dei dati chiave sull’inflazione USA

Fiona Craig
15 Luglio 2025 2:03PM

Il dollaro USA è leggermente calato martedì, ma è rimasto vicino a un picco di tre settimane, mentre i mercati attendevano i dati sull’inflazione che potrebbero influenzare le prossime mosse della Federal Reserve sui tassi di interesse.

Alle 04:30 ET (08:30 GMT), l’indice del dollaro — che confronta il biglietto verde con sei valute principali — è sceso dello 0,1% a 97,63, appena sotto il massimo di fine giugno.

Il dollaro si ritrae in attesa del rapporto CPI

Il dollaro, tradizionalmente considerato bene rifugio, ha ceduto terreno grazie a un sentiment di mercato migliorato, sostenuto dalla crescita del PIL cinese nel secondo trimestre superiore alle attese e dall’annuncio di Nvidia di poter riprendere presto l’esportazione dei chip verso la Cina, segnale di un allentamento delle tensioni tra i due paesi.

Nonostante ciò, i volumi di scambio sono rimasti contenuti in attesa dei dati sul Consumer Price Index (CPI) USA. Gli economisti prevedono un aumento mensile dello 0,3% per giugno, rispetto allo 0,1% di maggio, e un incremento annuo al 2,6% dal 2,4%.

Gli investitori sperano che la Fed riprenda i tagli dei tassi, ma i responsabili della politica monetaria restano cauti, sottolineando che i dazi potrebbero mantenere alta l’inflazione.

Gli analisti di ING hanno affermato: «Il movimento del dollaro dipenderà probabilmente dal fatto che i dati sull’inflazione supereranno o meno il +0,3% mensile previsto». Hanno aggiunto che il mercato prevede ancora un alleggerimento da parte della Fed a settembre, ma che questo potrebbe essere rivisto.

Euro in rialzo prima dei dati sul sentiment economico tedesco

In Europa, l’euro è salito dello 0,2% a 1,1691 rispetto al dollaro, recuperando dopo il calo di lunedì vicino ai minimi di tre settimane.

Sebbene l’inflazione spagnola di giugno sia stata leggermente superiore alle attese, l’attenzione si è spostata sull’indice ZEW del sentiment economico tedesco di luglio, con gli investitori alla ricerca di segnali di forza nella più grande economia europea.

ING ha commentato che i dati dovrebbero essere «positivi, riflettendo l’ottimismo sull’espansione fiscale in corso in Germania».

La BCE ha tagliato i tassi otto volte nel ciclo di allentamento attuale, l’ultima volta a giugno, portando il tasso sui depositi al 2%. Il membro del consiglio della BCE Fabio Panetta ha indicato la scorsa settimana che potrebbero esserci ulteriori tagli se le tensioni commerciali e i rischi geopolitici spingessero ulteriormente la disinflazione.

La sterlina si riprende leggermente dopo la contrazione dell’economia UK

La sterlina britannica ha guadagnato lo 0,2% a 1,3447 contro il dollaro, rimbalzando dopo la contrazione dell’economia britannica per il secondo mese consecutivo a maggio.

ING ha sottolineato che i prossimi dati sul mercato del lavoro UK saranno fondamentali, affermando: «Se le perdite di posti di lavoro di maggio, pari a 109.000, verranno confermate e giugno vedrà un ulteriore calo, la sterlina e i tassi UK potrebbero indebolirsi ulteriormente».

Lo yuan stabile nonostante dati economici contrastanti

Lo yuan cinese è rimasto pressoché invariato a 7,1739 per dollaro, nonostante una serie di dati economici. Il PIL cinese del secondo trimestre è cresciuto del 5,2% su base annua, superando leggermente le previsioni, sostenuto da esportazioni solide e misure di stimolo governativo.

La produzione industriale di giugno ha superato le aspettative, mentre le vendite al dettaglio sono state più deboli del previsto e il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 5%.

Altrove, USD/JPY ha oscillato intorno a 147,71, mentre AUD/USD è salito dello 0,3% a 0,6569.

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.