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Borsa di Milano, avvio debole in attesa di sviluppi dalla Fed e sui dazi, corre Maire, giù le banche

Fiona Craig
05 Maggio 2025 12:46PM

La settimana è iniziata con gli indici in calo a Piazza Affari, dopo il rally di venerdì scorso, in attesa di sviluppi sull’ipotesi di negoziati tra Stati Uniti e Cina sui dazi, mentre domani inizierà il meeting della Fed che deciderà sui tassi statunitensi mercoledì, in un clima di incertezza legato alle politiche commerciali di Trump. Le attese sono per tassi invariati al 4,25%-4,5%.

Intorno alle 9:20 l’indice FTSE Mib perde lo 0,28%.

Riflettori puntati su Maire, che sale del 3,7% dopo che il gruppo oil service si è aggiudicato nuovi ordini per circa 1,1 miliardi di dollari. Secondo Intermonte, si tratta di “una notizia positiva, che conferma il forte slancio commerciale del gruppo. Grazie a questi nuovi contratti, gli ordini acquisiti da inizio anno dovrebbero aver raggiunto circa 5,4 miliardi di euro”.

Debole il comparto bancario, con l’indice settoriale in calo dello 0,4%. UniCredit (BIT:UCG) cede lo 0,76%, mentre Banco BPM perde lo 0,65%. Secondo alcune testate, l’amministratore delegato di UniCredit Andrea Orcel sarebbe più incline a rinunciare all’OPA piuttosto che procedere, anche se una decisione definitiva non è ancora stata presa.

Nel resto del settore, Mps (BIT:BMPS) perde l’1,6% e Mediobanca (BIT:MB), oggetto di OPA da parte della banca senese, lascia sul terreno lo 0,66%. Pochi movimenti per Generali (BIT:SSL).

Eni (BIT:SSL) arretra dell’1,6% sulla scia del calo del prezzo del Brent, dopo l’annuncio di nuovi aumenti della produzione di petrolio da parte dell’OPEC+.

In rialzo Leonardo dello 0,8% dopo che Moody’s ha confermato il rating ‘Baa3’, migliorando l’outlook da ‘stabile’ a ‘positivo’. Il titolo era già stato ben comprato venerdì scorso dopo i risultati della controllata statunitense Drs.

Fuori dal paniere, Lazio (BIT:SSL) balza del 3,6% dopo la vittoria in trasferta di ieri, che rilancia le speranze per un posto in Champions League.