Il lusso brilla meno oggi sulle Borse europee. Una bufera si è scatenata su
Burberry (
BRBY) dopo i conti trimestrali deludenti e la successiva sostituzione del ceo,
Jonathan Akeroyd, con
Joshua Schulman. Il titolo in Borsa perde il 16%, scivolando a 744 sterline. Crollano anche le azioni di
Swatch (-10,88%), dopo la pubblicazione dei numeri inferiori alle attese. In scia ai dubbi sulla tenuta del lusso, legati soprattutto al rallentamento della
Cina, anche altri titoli della moda stanno trascorrendo una giornata turbolenta. A Parigi le azioni del colosso
Lvmh (
MC) perdono l’1,53%, quelle di
Kering (
KER) il 5,2% e le
Hermes (
RMS) l’1,5%. A Milano giù
Moncler (
MONC) dell’1,3%,
Cucinelli (
BC) del 1,2%,
Ferragamo (
SFER) perde oltre il 7%. Sono in controtendenza le Aeffe
AEF (+1,78%).
RALLENTAMENTO DELLA CINA
A gettare molte ombre sul lusso gli ultimi
dati macroeconomici provenienti dalla
Cina: il Pil del secondo trimestre 2024 ha frenato a una crescita annua del 4,7%, contro il +5,3% dei primi tre mesi dell’anno. Le vendite al dettaglio hanno registrato un progresso pari solamente al +2% annuo nel mese di giugno, il tasso di più basso dal dicembre 2022.
I NUMERI DI BURBERRY
Per quanto riguarda nello specifico
Burberry, la società di moda inglese ha chiuso il suo primo trimestre fiscale, ovvero le 13 settimane terminate il 29 giugno, con le vendite al dettaglio diminuite del 22% e, a valuta costante, del 20% a 458 milioni di sterline. Numeri che hanno comportato l’immediata uscita dell’amministratore delegato,
Jonathan Akeroyd, sostituito dal 17 luglio da Joshua Schulman, ex capo dei marchi americani
Michael Kors e Coach. “Il rallentamento degli scambi che abbiamo sperimentato nel primo trimestre dell’anno fiscale 25 – ha detto la società – è continuato fino a luglio. Se questa tendenza dovesse continuare nel trimestre in corso, ci aspetteremmo di segnalare una perdita operativa del primo semestre dell’anno fiscale 2025 e un utile operativo dell’anno fiscale inferiore al consenso attuale”. Burberry ha deciso di sospendere il pagamento dei dividendi rispetto all’anno fiscale 2025 “al fine di mantenere un bilancio solido e la nostra capacità di investire nella crescita a lungo termine di Burberry”.
I NUMERI DI SWATCH
Anche il gruppo svizzero
Swatch ha pubblicato conti inferiori al consensus: nella prima metà dell’anno le vendite nette sono diminuite del 14,3% e del 10,7% a valuta costante, a 3,445 miliardi di franchi, riflettendo un forte calo della domanda di beni di lusso in
Cina, tra cui
Hong Kong e Macao e un impatto valutario negativo di 145 milioni di franchi. Soltanto il marchio Swatch è riuscito a contrastare il trend negativo con un aumento delle vendite del 10% in Cina, quelle fuori dalla Cina sono rimaste stabili. L’utile netto del gruppo è sceso a 147 milioni di franchi, da 498 milioni.
A Milano le vendite si concentrano soprattutto sulle azioni di Ferragamo, arrivate a toccare i minimi di sempre a 7,79 euro. Molto esposta alla Cina e all’Asia, dove il rallentamento delle vendite è più evidente, Ferragamo pubblicherà i conti del secondo trimestre 2024 il prossimo 1 agosto.
MALE IL LUSSO A MILANO
A Piazza Affari vanno male anche le
Moncler e le Cucinelli, quest’ultime nonostante la società la scorsa settimana abbia annunciato ricavi del primo semestre in rialzo del 14,1% a 620,7 milioni di euro (+14,7% a cambi costanti).