Le Borse europee iniziano la giornata all’insegna della cautela, dopo la volatilità di ieri, seguita al
dato dell’inflazione Usa, più alto delle attese (+3,5%). A Milano il
Ftse Mib apre a -0,13%, il
Dax di Francoforte a -0,01%, il
Cac 40 di Parigi a +0,10%, l’
Ibex 35 di Madrid a -0,12% e il
Ftse 100 di Londra a +0,09%. La Borsa di Tokyo chiude la seduta in calo, con l’indice
Nikkei a -0,35%, rallentato dal dato americano sull’inflazione.
FED VALUTA TAGLI AI TASSI
I prezzi al consumo negli Stati Uniti sono saliti al
3,5% nei dodici mesi, più delle attese, portando così gli analisti a valutare più probabile un allontanamento del
taglio dei tassi da parte della Fed. La prima sforbiciata, quindi, potrebbe arrivare dalla Bce, che si riunisce oggi. Salgono le attese per un taglio dei tassi nel prossimo meeting della Banca centrale europea del 6 giugno.
WALL STREET IN ROSSO
La Borsa di New York ieri ha chiuso in ribasso, frenata dai timori per un allontanamento del taglio dei tassi, con l’indice
S&P 500 che ha finito le contrattazioni in calo dello 0,95%. Rallenta l’
inflazione in Cina, a marzo ha fatto segnare +0,1%, contro +0,4% delle attese, (-1% su base congiunturale) dal +0,7% del mese precedente. Sul fronte valutario, il cambio
euro/dollaro si attesta a 1,0736.
PETROLIO IN LEGGERO RIALZO
Le tensioni in Medio Oriente, con gli Usa che annunciano un
attacco imminente dell’Iran a Israele, contribuiscono a tenere alto il prezzo del petrolio. Il
Brent scadenza giugno sale dello 0,04% e resta oltre quota 90 dollari al barile, mentre il
Wti di pari scadenza scambia a 85,51 dollari al barile (+0,08%). Il
gas naturale ad Amsterdam scambia a 27,65 euro al megawattora (+2%). Lo
spread apre poco mosso a 137 punti base, con il rendimento del decennale del Tesoro al 3,82%.