Rcs ha chiuso il primo trimestre con una perdita netta di 3,2 milioni (negativo 6,1 milioni al 31 marzo 2020 quando era stato impattato positivamente dalla plusvalenza di circa 5,8 milioni riveniente dalla cessione di asset partecipativi, al netto di tale beneficio, il miglioramento è di circa 8,7 milioni).

L'Ebitda, informa una nota, è positivo e pari a 9,5 milioni (0,3 milioni nel primo trimestre 2020). Si ricorda che il Gruppo presenta un andamento stagionale delle attività che penalizza normalmente i risultati del primo e terzo trimestre dell'anno. Gli oneri e proventi non ricorrenti netti sono negativi per 0,3 milioni (-4,7 milioni nel primo trimestre 2020).

I ricavi netti consolidati di Gruppo al 31 marzo 2021 si attestano a 174,4 milioni, in aumento di 3,1 milioni rispetto al 31 marzo 2020. I ricavi del trimestre ancora risentono degli effetti dell'emergenza sanitaria, in particolare per il calo delle diffusioni dei quotidiani sportivi, impattate dalla chiusura dei bar e dalle limitazioni alla consultazione dei quotidiani negli stessi e per l'andamento del mercato pubblicitario sia in Italia che in Spagna. Per effetto del cambio di perimetro, i ricavi del trimestre comprendono 12,5 milioni per il consolidamento integrale dei valori del gruppo m-dis.

I ricavi digitali, che ammontano nel complesso a circa 41 milioni, hanno raggiunto un'incidenza del 23,5% sui ricavi complessivi (19,9% al 31 marzo 2020).

I ricavi pubblicitari sono pari a 57,5 milioni (62,9 milioni del primo trimestre 2020) con un andamento ancora originato essenzialmente dai sopra descritti effetti sul mercato pubblicitario determinati dall'emergenza sanitaria.

A partire dal 1* gennaio 2021 è divenuta efficace l'operazione di conferimento da parte di Rcs e di Cairo Pubblicità dei rispettivi rami d'azienda relativi alle attività di raccolta pubblicitaria in CAIRORCS Media, società partecipata in misura paritetica. In considerazione del ruolo di principal (ai sensi del principio contabile internazionale IFRS 15) nei contratti di concessione pubblicitaria, il Gruppo continua a riconoscere a conto economico i ricavi realizzati verso i clienti pubblicitari. Il deconsolidamento del ramo di azienda ha determinato quindi la riduzione dei soli ricavi relativi alla vendita di spazi pubblicitari di editori terzi (2,5 milioni).

La raccolta pubblicitaria complessiva sui mezzi on-line si attesta nel primo trimestre 2021 a 28,2 milioni, raggiungendo una incidenza prossima alla metà del totale dei ricavi pubblicitari (49% rispetto al 39,3% del pari periodo 2020). La pubblicità online sui mezzi di Rcs nel trimestre cresce 3 del 18% in Italia e del 19,3% in Spagna rispetto al 1° trimestre 2020 A partire dal mese di aprile, la raccolta pubblicitaria ha iniziato a segnare una crescita significativa rispetto al 2020, quando gli effetti dell'emergenza sanitaria erano stati particolarmente rilevanti. In particolare, nel mese di aprile la pubblicità sui mezzi di RCS è in crescita in Italia di circa 5 milioni (+45% circa) e in Spagna di circa 4 milioni (+80% circa) rispetto ai ricavi realizzati nel corrispondente mese del 2020.

I ricavi editoriali e diffusionali sono pari a 88,9 milioni (88,4 milioni nei primi tre mesi 2020) ed accolgono, a partire dall'esercizio 2021, i ricavi diffusionali riferiti alla distribuzione di prodotti di editori terzi, a seguito del consolidamento integrale del gruppo m-dis Distribuzione Media (7,8 milioni).

L'indebitamento finanziario netto si attesta a 48,9 milioni (59,6 milioni al 31 dicembre 2020), in miglioramento di 10,7 milioni rispetto al 31 dicembre 2020, in particolare per il positivo apporto della gestione operativa. L'indebitamento finanziario netto è stato impattato negativamente (i) dal consolidamento di m-dis (che presenta un indebitamento di 4,3 milioni al 31 dicembre 2020 e di 13,6 milioni al 31 marzo 2021, per effetto dell'andamento stagionale del circolante) e (ii) dall'effetto finanziario del conferimento in CAIRORCS Media pari a 3,9 milioni.

L'indebitamento finanziario netto complessivo, che comprende anche debiti finanziari per leasing ex Ifrs16 (principalmente locazioni di immobili), è pari a 198,9 milioni (214,5 milioni al 31 dicembre 2020). Le passività finanziarie per i contratti di leasing ammontano a 150 milioni al 5 31 marzo 2021, in decremento di 4,9 milioni rispetto al pari dato del 31 dicembre 2020.

com/fch

 

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May 11, 2021 09:33 ET (13:33 GMT)

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