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Matteo Del Fante, ad di Poste Italiane
MERCATI AZIONARI

Poste punta a 2,3 miliardi di utile al 2028. In 5 anni dividendi per 6,5 miliardi

di Francesca Gerosa

Il nuovo piano strategico The connecting platform prevede un utile netto in crescita del 4% l'anno, un ebit pari a 3,2 miliardi (+4%), un payout ratio di almeno il 65%, con l'obiettivo di distribuire non meno di 1 euro di dividendo per azione nel 2026 (il dividendo proposto a valere sul bilancio 2023 è di 0,80 euro). L’ad Del Fante: Poste Italiane un pilastro per l'Italia | Antitrust contro PagoPa a Poste, per la cessione c’è bisogno di una gara

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Poste Italiane alza il velo sul nuovo piano strategico The connecting platform, centrato su un nuovo modello di servizio della rete e sulla trasformazione della logistica. Al 2028 prevede un utile netto del 2028 pari a 2,3 miliardi di euro, in crescita di circa il 4% l'anno, un payout ratio di almeno il 65%, con l'obiettivo di distribuire non meno di 1 euro di dividendo per azione nel 2026 (il dividendo proposto a valere sul bilancio 2023 è di 0,80 euro; crescita annua dal 2023 del +7%) e almeno 6,5 miliardi di dividendi cumulati nell’arco del piano

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Atteso un ebit pari a 3,2 miliardi nel 2028 (+4%)

Sempre al 2028 i ricavi sono attesi a 13,5 miliardi, in crescita del 3% l'anno con un risultato operativo (ebit) pari a 3,2 miliardi, in aumento del 4%, «con il contributo di tutte le unità di business che più che compensa l'incremento dei costi», si legge nel comunicato. Quanto alle attività finanziarie investite (Afi) dei clienti sono viste crescere fino a 624 miliardi nel 2028 (581 miliardi nel 2023), «supportate da una gestione proattiva del portafoglio dei clienti e da una gamma rinnovata dei prodotti del risparmio postale, nonché da un coverage specialistico dei clienti affluent+ che supera l'80%», ha spiegato Poste. Gli investimenti autofinanziati dal gruppo sono previsti a circa 5 miliardi e la posizione finanziaria netta in corrispondenza, pacchi e distribuzione è stimata passare da -2,8 miliardi nel 2023 a -0,8 miliardi nel 2028, con un miglioramento della generazione di cassa sottostante.

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7.000 uffici postali nei piccoli Comuni diventeranno hub di servizi digitali

Inoltre, il piano prevede che entro il 2026 7.000 uffici postali nei piccoli Comuni saranno trasformati in hub di servizi digitali, per un accesso rapido e facile ai servizi della pubblica amministrazione. Tra gli obiettivi di Poste anche quello aumentare la produzione di energia rinnovabile di +40GWh nel periodo 2020-2026, attraverso l'installazione di pannelli fotovoltaici per una superficie totale di 150.000 mq.

2,5 milioni di contratti nel settore energia nel 2028

A proposito del settore energia, il numero di contratti dell'offerta energia della società raggiungerà i 2,5 milioni al 2028 rispetto ai 350 mila del 2023 e i ricavi quota 0,2 miliardi rispetto agli 0,02 miliardi del 2023. In termini di ebit, un contributo positivo dell'energia alla business unit PostePay si avrà a partire dal 2025. Lanciato con successo nel 2023, «PostePay crescerà in modo equilibrato, sfruttando un’offerta innovativa e trasparente, e una modalità di vendita non aggressiva, in un mercato dinamico con circa 8,8 milioni di contratti sottoscritti ogni anno», ha sottolineato il gruppo.

L’ad Del Fante: Poste Italiane un pilastro per l'Italia

«Con questo nuovo piano strategico stiamo rimodellando il nostro business, per cogliere una crescita sostanziale: con il nuovo modello di servizio commerciale progettato per ottimizzare il valore della nostra piattaforma, e con la trasformazione logistica, che fa evolvere il nostro modello in una rete all’avanguardia, preservando la sostenibilità finanziaria del business della corrispondenza e dei pacchi», ha commentato l'ad, Matteo Del Fante, ritenendo che Poste Italiane sia ormai «un pilastro strategico solido, affidabile ed efficace per l'Italia».
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Orario di pubblicazione: 20/03/2024 08:11Ultimo aggiornamento: 20/03/2024 08:49

Ben detto Dottor Nick

Poste Italiane, accordo con BEI per digitalizzazione e automazione servizi

Finanza,Sostenibilità11 luglio 2024 - 13.12

(Teleborsa) - La BEI e Poste Italiane hanno firmato un accordo di finanziamento del valore di 450 milioni di euro per il potenziamento della digitalizzazione dei servizi, l'automazione dei processi e l'efficienza energetica. La firma è stata apposta da Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente BEI, e Matteo Del Fante, Amministratore Delegato di Poste Italiane.

Gli interventi principali finanziari con questa linea riguardano l’automazione e digitalizzazione dei processi logistici anche grazie all’apertura di due nuovi HUB pacchi, tra cui il primo nel Sud Italia, la migrazione in cloud delle piattaforme software, il potenziamento dei canali fisici e digitali , l’introduzione di strumenti di intelligenza artificiale a supporto della automazione dei processi di business e operativi e il rafforzamento della sicurezza fisica e informatica. Il finanziamento prevede anche una componente "Green" a fronte di investimenti diretti a migliorare l'efficienza energetica e l'elettrificazione del parco veicoli.

La collaborazione tra la BEI e Poste Italiane dura da circa 25 anni e si è concretizzata in dieci accordi firmati per un totale di quasi 3,3 miliardi di euro, di cui 1,273 miliardi (comprensivi del nuovo prestito non ancora erogato) in essere alla data attuale.

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