Giorgio Squinzi, sessantanove anni, bergamasco, amministratore
unico della Mapei e Alberto Bombassei, settantadue anni, vicentino,
numero uno della Brembo: sono loro i partecipanti alla corsa a due
per la presidenza di Confindustria che domani arrivera' allo
showdown con l'indicazione, da parte della Giunta degli
industriali, del futuro leader di Viale dell'Astronomia.
La disputa tra Squinzi e Bombassei e' tirata come non si vedeva
dal 2000, quando la sfida tra Antonio D'Amato e Carlo Callieri si
risolse allo spoglio dei voti con il primo che prevalse sul
secondo, nonostante non fosse accreditato come vincente. Dopo di
allora, con le elezioni di Luca Cordero di Montezemolo e di Emma
Marcegaglia, al voto del parlamentino degli industriali si e'
sempre arrivati con un unico candidato eletto con consenso
plebiscitario.
Riassumendo: giovedi' i 187 industriali aventi diritto di voto
nella Giunta di Confindustria indicheranno il futuro leader del
sindacato degli industriali, dopo di che la Giunta si riunira' in
maniera straordinaria il 19 aprile; in quell'occasione il
presidente in pectore presentera' la squadra dei vicepresidenti con
un programma dei primi due anni lavoro. Il 23 maggio, durante
l'assemblea privata di Confindustria, ci sara' l'elezione vera e
propria, mentre per la presentazione ufficiale bisognera' attendere
il giorno dopo con l'assemblea pubblica.
Entrambi i candidati godono di appoggi importanti tra le fila
dell'industria italiana. Se e' vero che Bombassei puo' contare
sull'endorsement di Sergio Marchionne, che si e' detto addirittura
pronto a ripensare un ritorno di Fiat in Confindustria in caso di
elezione del patron della Brembo, oltre che della maggioranza delle
imprese di Triveneto e Lombardia, anche Squinzi gode di appoggi di
calibro pesante quali l'a.d. di Fs, Mauro Moretti, dell'attuale
vice presidente Diana Bracco e del presidente di Mediaset, Fedele
Confalonieri.
La disputa, quindi, ha contorni incerti. Il prossimo leader
della Confindustria dovra' guidare le imprese italiane in una
traversata non da poco: la crescita di cui il Paese ha bisogno
passa per il loro operato, non sara' un lavoro facile. adm
antonio.dimambro@mfdowjones.it