Il Ftse Mib guadagna lo 0,63% a quota 20761 punti, seguito dal
Cac-40 con un +0,65% e dall'Ibex-35 con un +0,65%, mentre il Dax
cede lo 0,27%.
"Il nostro indice ha incrementato i guadagni dopo la
pubblicazione del dato buono sulla produzione industriale a
gennaio. Non siamo i migliori in Europa, visto che ci precede
l'indice portoghese con un +1,23%. Nella giornata di oggi non vi
sono spunti particolari, il sentiment degli operatori resta un po'
incerto sul resto d'Europa e alcuni guardano ancora alla debolezza
dei dati cinesi che hanno deluso. C'è ancora un velo di timore per
quanto riguarda la situazione in Ucraina in vista del referendum
sulla secessione di domenica", commenta un esperto contattato da
MF-Dowjones.
Sul fronte macroeconomico, a gennaio la produzione industriale
in Italia ha registrato un aumento dell'1% rispetto a dicembre
2013.
Miglior titolo del Ftse Mib è A2A che segna un progresso del 3%
a 0,99 euro, seguita da Unicredit con un +2,64% a 6,02 euro. Il
rialzo di quest'ultima è sostenuto da tre fattori ovvero l'aumento
del target price da parte di JpMorgan da 6,12 a 7,2 euro, le attese
per il piano industriale che verrà presentato domani e i calcoli
degli analisti su quanto possa valere un 25-30% di Fineco in caso
di quotazione.
Positivo il resto del comparto bancario fatta eccezione per
B.P.E.Romagna che cede lo 0,87%. Intesa Sanpaolo guadagna l'1,14%,
B.Popolare il 2,1%, Mediobanca lo 0,78%, B.Mps lo 0,47%, Ubi B. lo
0,47% e B.P.Milano lo 0,08%.
Acquisti su Mediaset che segna un +1,47%. Secondo indiscrezioni
di stampa Mediaset Espana e Telefonica si starebbero muovendo
assieme per acquisire il controllo del 56% di Digital+.
Denaro su Brembo (+3,35% a 26,56 euro) con B.Imi che ha alzato
il target price da 22,3 a 29,5 euro, confermando la raccomandazione
buy.
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