Il Ftse Mib ha terminato la seduta in calo dell'1,01% a 20.362 punti. Hanno chiuso le contrattazioni in territorio negativo anche il Dax (-2,1%), il Cac-40 (-1,02%), il Ftse 100 (-0,76%) e l'Ibex (-1,8%).

Il principale indice milanese ha continuato a risentire dei timori relativi alla crescita dell'Eurozona, del default tecnico dell'Argentina e delle problematiche di Banco Espirito Santo, elementi già noti ieri.

Nel corso del pomeriggio le quotazioni si sono momentaneamente riprese grazie ai dati americani sul mercato del lavoro che hanno allontanato un po' i timori relativi ad un rialzo dei tassi anticipato da parte della Fed. Nel dettaglio i nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli di luglio sono stati pari a 209.000 unitá, rispetto al consenso posto a 225.000 unitá, mentre il tasso di disoccupazione si è attestato a 6,2% rispetto al 6,1% del consenso.

Con la seduta di oggi hanno preso il via le trimestrali delle banche italiane. Intesa Sanpaolo ha accelerato al rialzo con conti brillanti e ha terminato la seduta con un +1,26% a 2,258 euro. In negativo il resto del comparto bancario ad eccezione di Unicredit (+0,26%): B.Popolare -0,77%, B.Mps -0,96%, B.P.E.Romagna -1,5%, B.P.Milano -2,13%, Mediobanca -0,83%, Ubi B. -0,32%.

Acquisti Mediaset (+0,6% a 3 euro) che secondo due analisti contattati da MF-Dowjones ha visto un lieve recupero dopo le sostenute perdite dell'ultimo periodo.

Resiste bene ai cali del mercato Generali Ass. (-0,19% a 15,6 euro) su cui Mediobanca Securities ha alzato la raccomandazione a neutral da underperform, con prezzo obiettivo a 17 euro.

Contrastato il comparto dei titoli del lusso: Tod'S +1,77%, Salvatore Ferragamo -1,75%, Luxottica -1,57% e Moncler -1,5%.

Vendite su Fiat (-1,86% a 7,11 euro) che secondo un analista ha continuato a perdere in scia ai dati non soddisfacenti in un contesto di mercato debole. Dall'Assemblea è emerso il via libera alla fusione con

Chrysler approvata a maggioranza. Hanno votato a favore 555,1 mln azioni,

contrari 1,1 mln azioni e si sono astenuti soci per 3,1 mln azioni. Non

hanno votato azionisti per 0,36 mln azioni.

Sul resto del listino si segnala Brembo (+2,84% a 28,26). Fidentiis ha confermato sul titolo la raccomandazione buy e il range di valutazione a 30,8-31,2 euro dopo i risultati trimestrali che hanno battuto le attese degli analisti.

Positiva anche Rcs (+2,95%) che ha ricevuto buoni giudizi dagli analisti all'indomani della pubblicazione dei conti.

sda

susanna.scotto@mfdowjones.it

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