Chi si aspettava l'apocalisse sui mercati finanziari a seguito dell'elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti ha sbagliato completamente previsione visto che le borse mondiali hanno generalmente reagito senza scossoni.

Non si può dire altrettanto per i singoli titoli, alcuni dei quali hanno vissuto una giornata con scostamenti molto rilevanti. Gli analisti di Mediobanca Securities, scrive MF, sono stati i primi a fare il punto della situazione evidenziando le azioni che potrebbero essere più influenzate dall'elezione di Trump.

L'elenco tiene conto delle società quotate italiane più esposte all'economia americana, ovvero quelle che generano almeno almeno il 15% dell'ebitda grazie all'economia degli Stati Uniti. Nel settore auto e automotive ci sono Fiat Chrysler Automobiles (80%), Cnh Industrial (55%), Ferrari (45%) e Brembo (30%); in quello dei beni di lusso troviamo Luxottica (60%), Safilo (40%), mentre in termini di vendite Brunello Cucinelli (34%) e Yoox (30%); nel comparto dei beni di consumo ci sono Autogrill (65%), Campari (25%), Amplifon (25%); in quello della sanità DiaSorin (55%) mentre infine nel settore industriale e delle costruzioni ci sono Buzzi Unicem (68%), Interpump (30%), Fincantieri (25%), Leonardo (20%) e Salini Impregilo (15%).

red/fus

 

(END) Dow Jones Newswires

November 10, 2016 02:05 ET (07:05 GMT)

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