Tutti principali indici europei scambiano in territorio negativo
con il Ftse Mib che cede l'1,12% a quota 19921 punti, il Cac-40 lo
0,25%, il Dax lo 0,18% e l'Ibex-35 l'1,06%.
"Il calo del Ftse Mib può essere giustificato da prese di
profitto dovute ai recenti rialzi che hanno portato il nostro
indice ad aggiornare i massimi da luglio 2011. Potremmo assistere
ad un aumento delle perdite nel primo pomeriggio, dopo l'apertura
delle Borse americane", commenta un esperto contattato da
MF-Dowjones.
In negativo il comparto bancario fatta eccezione per B.Popolare
(+1,69%) su cui Nomura ha alzato il rating da reduce a buy.
B.P.Milano perde il 2,15%, B.P.E.Romagna il 2,43%, Unicredit il
2,37%, Mediobanca l'1,39%, Ubi B. l'1,43%, B.Mps l'1,45% e Intesa
Sanpaolo il 2,23%.
Vendite anche sul settore lusso con Yoox (-2,87%) peggior titolo
del Ftse Mib. Salvatore Ferragamo segna un calo del 2,44%,
Luxottica dello 0,5%, Tod's dello 0,77%, Safilo dello 0,46% e
B.Cucinelli dello 0,67%.
In rialzo invece Telecom I. (+0,12%). La stampa riporta che
grandi fondi istituzionali esteri hanno preso importanti posizioni
sulle azioni di risparmio del gruppo. Scambia sotto la parità Eni
(-0,24% a 16,97 euro) i cui conti 2013, secondo alcuni esperti sono
stati leggermente oltre le attese. La società infatti ha chiuso il
quarto trimestre 2013 con una perdita netta di 0,61 mld euro, a
fronte di un utile da 1,4 mld registrato nello stesso periodo del
2012 (+69% a/a).
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