Ottima performance per il Ftse Mib nella seduta odierna. Grazie
ad una fase di rimbalzo che ha coinvolto tutto l'equity europeo, il
principale indice milanese ha archiviato le contrattazioni in
rialzo del 3,3% a 15.601 punti (massimo intraday a 15.799, minimo a
15.286), dopo che ieri aveva perso il 3,94%.
Anche le altre principali Borse europee hanno registrato forti
guadagni: Francoforte +1,93%, Madrid +2,48%, Parigi +2,61% e Londra
+2,64%.
Ci sono stati diversi spunti macro durante la seduta odierna. In
Germania, i prezzi delle importazioni sono saliti dello 0,9% m/m e
sono scesi del 5,5% a/a a maggio (consenso a -5,8% a/a). L'indice
di fiducia dei consumatori francesi invece e' sceso a 97 punti a
giugno rispetto ai 98 di maggio (consenso a 96). In discesa anche
la fiducia dei consumatori italiani a giugno: l'indice e' passato a
110,2 punti dai 112,5 di maggio.
Passando agli Stati Uniti, il Pil del primo trimestre e' stato
rivisto al rialzo dal +0,8% al +1,1% t/t, mentre l'indice Redbook,
nella quarta settimana di giugno, e' calato dello 0,9% m/m. Infine,
l'indice sulla fiducia dei consumatori, nello stesso mese, si e'
attestato a 98 punti, in netto rialzo rispetto sia al consenso a
quota 93,1 che al dato di maggio a 92,4 punti.
In evidenza quasi tutto il comparto bancario: Ubi B. +9,01%,
B.P.Sondrio +6,63%, Mediobanca +5,79%, B.P.Milano +5,61%, Intesa
Sanpaolo +4,77%, B.Carige +3,08%, B.Popolare +1,83% e B.Mps +1,68%.
In territorio negativo invece Unicredit (-1,52%) e B.P.E.Romagna
(-2,37%).
Unicredit in particolare ha accelerato al ribasso negli ultimi
minuti di contrattazione, dopo che durante la seduta aveva
raggiunto un massimo di +8,18%. Secondo un esperto contattato da
MF-Dowjones, il calo e' stato accompagnato da un aumento di volumi,
cosa che fa pensare ad un ordine consistente. Lo spread Btp/Bund
inoltre e' diminuito dai 163,073 punti base di ieri ai 152,589 di
oggi.
In merito al sistema bancario italiano, oggi e' intervenuto al
122* consiglio nazionale della Fabi il Ceo di Intesa Sanpaolo,
Carlo Messina. L'a.d. del gruppo ha affermato che il sistema
bancario e' solido, quindi non c'e' bisogno che lo Stato entri nel
capitale degli istituti di credito. Anche con la Brexit, il
problema del settore creditizio nazionale e' principalmente legato
all'elevato stock degli Npl.
Inoltre, Messina ha esortato Alessandro Penati, numero uno del
fondo Atlante, a concentrarsi sul "fare quello che gli e' stato
assegnato dagli azionisti" ovvero "lavorare sulle sofferenze che
devono essere lavorate a valori prossimi a quelli di carico".
Tra le utility, Snam ha archiviato la seduta con un +3,97% in
attesa di presentare domani il piano strategio 2016-2020. Al di la'
dei numeri del piano, uno degli elementi piu' importanti su cui
analisti e investitori concentreranno la loro attenzione riguarda
il destino di Italgas.
Gli analisti di Banca Akros ritengono appunto che il
catalizzatore chiave sia rappresentato dallo spin-off di Italgas,
il cui potenziale beneficio per il gruppo e' rappresentato dal
debito che la societa' puo' deconsolidare (tramite un releverage
della stessa Italgas).
Guadagno del 7,04% per Leonardo spa, una delle azioni che ha
beneficiato maggiormente dal rimbalzo di oggi. Il titolo infatti
aveva perso molto terreno nelle ultime due sedute a causa della
"Brexit", dati i suoi stretti rapporti commerciali con la Gran
Bretagna.
Nel lusso, Luxottica +4,54%, Moncler +3,21%, S.Ferragamo +1,77%,
Tod's +1,43%, B.Cucinelli +1,27% e Ynap +0,1%.
Segno piu' anche per i titoli dell'Oil&Gas: Eni e Saipem
hanno guadagnato il 3,25% ed il 2,55% rispettivamente, mentre
Tenaris ha chiuso con un rialzo dell'1,08%. Nel frattempo, i prezzi
del greggio continuano a mantenersi in territorio positivo. Il
Brent attualmente tratta a 47,82 usd/barile (+1,4%) e il Wti a
47,12 usd/barile (+1,71%).
Nel settore del risparmio gestito, il titolo migliore e' stato
Anima H. (+10,09%) dopo che B.P.Milano ha ottemperato al proprio
impegno relativo alla cessione di una parte della quota in Anima
Holding, vendendo sul mercato il 2,1% della partecipazione nel
gruppo. Pertanto dopo l'operazione il rischio di overhang (ovvero
il rischio che grossi quantitativi di azioni possano finire sul
mercato, incidendo negativamente sui corsi) e' venuto meno.
Positivi anche Finecobank (+6,45%), B.Mediolanum (+4,16%),
Azimut H. (+1,48%) e B.Generali (+0,56%).
Sul resto del listino, Rcs ha chiuso con un +0,12% a 0,801 euro,
rimanendo quindi sui livelli dell'offerta migliorata di
Investindustrial (0,8 euro per azione), mentre Cairo Comm. ha
brillato con un +3,75%.
In forte progresso anche Pierrel (+3,72%). Il titolo ha brillato
dopo che Orabloc, prodotto di punta del gruppo, si e' confermato al
secondo posto nel comparto dell'articaina negli Stati Uniti.
gir
giovanni.russo@mfdowjones.it
(END) Dow Jones Newswires
June 28, 2016 13:13 ET (17:13 GMT)
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