Il Ftse Mib ha chiuso la seduta con un rialzo dell'1,15%
a 22.731 punti nel giorno dell'appuntamento con la Banca
centrale europea.
Mentre la Bce ha deciso di eliminare dal comunicato la frase
relativa
all'eventuale incremento del QE in termini di entitá e durata
qualora
l'outlook dovesse peggiorare, nel corso della conferenza stampa
il
presidente dell'Istituto centrale, Mario Draghi, ha ribadito che
serve
ancora un ampio grado di accomodamento. Questo atteggiamento,
che punta a
un'uscita molto graduale dall'attuale politica monetaria
espansiva, è
stato gradito dal mercato.
A piazza Affari in luce Mediaset (+9,23% a 3,338 euro). Da un
lato ci
sono state le ultime dichiarazioni dell'a.d. di Vivendi, Arnaud
de
Puyfontaine relative al fatto che un accordo con Mediaset su
Premium
avrebbe molto senso. Dall'altro c'è stata la speculazione
sull'ipotesi di
fusione con Tim, o sulla convergenza tra tlc e media dopo che
Elliott
è entrato nel capitale di Telecom I. (+4,63% a 0,823 euro) e
dopo le
ultime indiscrezioni di stampa secondo cui il fondo potrebbe
incrementare
ulteriormente la propria quota anche oltre il 10%.
In luce anche Atlantia (+5,05% a 27,05 euro) che ha confermato
contatti
con Acs per un'offerta congiunta per Abertis ed eviterá quindi
una guerra
di prezzo.
In rialzo Poste I. (+2,54% a 7,334 euro) su cui Equita Sim ha
confermato
la raccomandazione hold e il prezzo obiettivo a 8,1 euro dopo
aver
partecipato a un roadshow con il gruppo in cui il top management
ha
ulteriormente rafforzato la lettura positiva del piano
2018-2022.
Azimut H. ha segnato un +0,28% a 18,08 euro dopo la
pubblicazione dei
risultati del 2017 che a detta di un analista interpellato da
MF-Dowjones
hanno evidenziato una qualitá superiore alle attese.
Tra i bancari Banco Bpm +1,95%, Ubi B. +1,64%, Bper +1,36%,
Intesa
Sanpaolo +0,56%, Mediobanca +0,41% e Unicredit +0,24%.
Sul resto del listino si segnala Erg (+6,29% a 18,24 euro) che
ha
festeggiato i risultati del 2017 superiori alle attese e il
piano al 2022.
Molto bene anche B.Cucinelli (+3,32% a 26,45 euro) grazie ai
conti del
2017 solidi e all'outlook incoraggiante.
B.Desio ha segnato un +4,27% a 2,2 euro anche se ha dichiarato
di non
avere alcun dossier aperto con Credem per eventuali operazioni
di M&A e
che il Piano Industriale al 2020 è focalizzato sulla crescita
per linee
interne.
sda
susanna.scotto@mfdowjones.it
(END) Dow Jones Newswires
March 08, 2018 11:50 ET (16:50 GMT)
Copyright (c) 2018 MF-Dow Jones News Srl.
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