Chiudono in forte ribasso i principali indici europei, in una
giornata dove i dati macro Usa pubblicati nel corso della giornata
hanno influito ben poco.
A Piazza Affari il Ftse Mib e il Ftse Italia Mid Cap chiudono
rispettivamente in discesa dell'1,5% a 23813 punti e dell'1,39% a
25722 punti. In rosso anche Londra, Parigi e Francoforte che
archiviano la seduta facendo segnare rispettivamente -0,96%, -1,35%
e -1,21%.
Lettera diffusa sul paniere principale, in particolar modo e'
penalizzato il comparto bancario con Intesa Sanpaolo (-3,2%),
Unicredit (-2,43%), B.Popolare (-2,22%), Mediobanca (-1,76%) e Ubi
B. (-1,81%).
All'interno del settore finanziario deboli anche gli
assicurativi, con Fonsai che scende del 4,75%, risultando il
peggior titolo del Ftse Mib, all'indomani della presentazione del
piano industriale 2009-11. Pesanti anche Unipol (-2,57%) e Generali
Ass. (-1,22%).
Si difendono bene le utility, invece, con Snam R.G. (+0,61%) e
Terna (+0,09%), che beneficia anche delle indiscrezioni sulla
cessione della controllata brasiliana Terna Partecipacoes che
dovrebbero concludersi il 3 novembre. In territorio negativo Enel
(-0,17%) e A2A (-1,11%).
Tra le altre blue chip in evidenza Finmeccanica (+0,98%),
sull'aspettativa che possa emergere qualche newsflow positivo nel
giorno in cui Putin e Berlusconi si incontrano a San Pietroburgo
per un vertice commerciale, Cir (+0,49%) e Campari (+0,14%). In
ribasso invece, Impregilo (-3,57%), Stm (-2,48%), Pirelli & C.
(-2,39%) e Lottomatica (-2,32%).
Sul resto del listino Tiscali chiude in perdita del 17,66%, alla
vigilia della conclusione del periodo di trattazione dei diritti
per sottoscrivere l'aumento di capitale. Male anche Safilo G.
(-6,65%), Danieli & C. (-5,26%) e Zucchi (-5,86%). Toniche
infine, Montefibre Risp. (+6,21%), Cell T. (+4,69%) e Immsi
(+3,8%), dopo che Exane ha incrementato il rating ad outperform.
dod domenico.gentile@mfdowjones.it