Chiudono in rialzo i principali indici europei dopo che nel
pomeriggio avevano virato in negativo complici i dati
macroeconomici Usa che, prima con le richieste relative ai sussidi
di disoccupazione e poi con l'indice Fed Filadelfia hanno
deluso.
"I dati macroeconomici Usa pubblicati alle 16h00 sono stati
decisamente brutti e il mercato li ha scontati", ha spiegato un
gestore milanese. L'indice Fed Filadelfia a giugno e' sceso a 8
punti (21 il consenso), mentre il superindice a maggio e' salito
dello 0,4%.
Il Ftse Mib e il Ftse Italia Mid Cap hanno chiuso contrastati
rispettivamente in rialzo dello 0,03% a 20568 punti e in calo dello
0,11% a 23427 punti. In nero il Dax (+0,53% a Francoforte), il
Cac-40 (+0,19% a Parigi) e il Ftse 100 (+0,3% a Londra).
A catalizzare l'attenzione nel corso della giornata e' stata la
questione legata alla pubblicazione dei risultati degli stress test
condotti sui bilanci degli istituti di credito dell'area euro. A
detta di un analista interpellato da MF-Dow Jones sulle condizioni
degli istituti di credito italiani e in generale su quelli europei,
"per evitare la speculazione dei fondi di investimento sullo stato
di salute delle banche, gli organi dell'Unione europea hanno
l'intenzione di comunicare al mercato qual'e' lo stato di salute
degli istituti. Lo strumento piu' adeguato e' la pubblicazione dei
risultati degli stress test condotti sui bilanci, considerando i
worst case scenario". Si vuole quantificare "l'impatto del
peggioramento delle condizioni del settore privato e quelle delle
finanze pubbliche sui conti degli istituti di credito.
Sul paniere principale e' Impregilo (+3,33%) a far registrare la
performance migliore dopo che il procuratore generale della
Cassazione ha chiesto di annullare il provvedimento di sequestro
preventivo da 266 mln euro relativo al termovalorizzatore di
Acerra. Tra gli industriali bene anche Ansaldo Sts (+1,07%) e Fiat
(+0,71%), mentre Pirelli & C. e' invariata. In territorio
negativo Prysmian (-0,3%) e Finmeccanica (-0,32% a 9,21 euro) con
quest'ultima che ha ricevuto i giudizi contrastanti di Hsbc, che ha
avviato la copertura sul titolo con rating overweight e di Ubs, che
ha ridotto il target price da 11 a 10 euro, confermando la
raccomandazione neutral.
Poco mossi i bancari che non offrono spunti particolari. In
discesa B.P.Milano (-1,24%), B.Mps (-0,57%) B.Popolare (-0,59%),
Ubi B. (-0,54%) e Intesa Sanpaolo (-0,11%). Si attestano in
territorio positivo invece, Mediobanca (+0,47%) e Unicredit
(+0,8%).
Tra gli altri titoli brillano Cell T. (+6,32%), Astaldi (+5,08%)
all'indomani del contratto da 80 mln usd per la realizzazione di
una raffineria in Arabia Saudita e Tiscali (+3,93%). Bene anche
Caleffi (+1,31%) nel giorno in cui dall'investor day sono emerse
indicazioni positive. Scendono Buongiorno (-3,96%), Biancamano
(-3,24%) e Danieli & C. (-2,85%). dod
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