Acqua: come investire al tempo dell'allarme idrico (Mi.Fi.)
27 Marzo 2023 - 08:32AM
MF Dow Jones (Italiano)
Se l'acqua è ormai un affare conclamato, lo è persino di più
quando scarseggia. È dal 2018 che le Nazioni Unite hanno lanciato
il piano d'azione decennale per le risorse idriche, alzando
l'allarme, consapevoli che ormai fosse stata superata la linea
rossa tra crescita della domanda e reale disponibilità di acqua. In
altri termini, la disponibilità potrebbe scendere al 56% della
richiesta entro il 2030.
Eppure, da questi 5 anni scanditi dalle stime sempre più
drammatiche, il rendimento dei colossi del settore idrico, quelli
inseriti nello S&P Water Global Index, sono emersi con tassi di
crescita a due cifre e oltre (i primi 10 sono riassunti nella
tabella). L'indice S&P è ormai dal 2007 il più accreditato
termometro azionario per misurare le prestazioni delle maggiori
aziende di tutto il mondo coinvolte in attività legate all'acqua.
Dei 43 titoli oggi in paniere, 23 sono statunitensi. L'Italia è
rappresentata da una sola società, Interpump, il maggiore
produttore mondiale di pompe a pistoni, che nei 5 anni presi in
esame ha registrato un balzo intorno al 90%. A Piazza Affari,
invece, gli altri titoli legati all'acqua sono prevalentemente
utility, come Acea, A2A, Hera e Iren. Tra le europee dell'indice
S&P figura anche la francese Veolia, che di recente ha
assorbito gran parte delle attività della rivale Suez.
Con l'allarme siccità che rischia di suonare ancora più forte
nei prossimi anni, c'è in particolare un settore che sta attirando
l'interesse degli investitori: è quello delle aziende specializzate
nel trattamento delle acque per l'agricoltura. "È un ambito
critico, l'agricoltura già pesa per il 65% del consumo mondiale di
acqua dolce, e quasi la metà del 70% dell'acqua utilizzata è persa
a causa di tecniche di irrigazione inefficienti ed evaporazione",
spiega Jonas Knuesel, senior portfolio manager del fondo Swisscanto
Equity Sustainable Global Water, a MF-Milano Finanza. "Oltre alla
crescita demografica, con l'aumento della prosperità globale si
stima che entro il 2030 fino a tre miliardi di persone faranno
parte della classe media, una dinamica che continuerà a impattare
sul consumo di acqua in agricoltura, poiché le persone più ricche
consumano alimenti ad alta intensità idrica, come caffè e
carne".
Questo scenario guida le scelte di Swisscanto. "Nel nostro
fondo", precisa Knuesel, "abbiamo investito in società che offrono
soluzioni e prodotti per aumentare l'efficienza dell'uso dell'acqua
in agricoltura. Tra queste, Valmont Industries, una società
americana specializzata in sistemi di irrigazione di precisione e
nella gestione delle risorse idriche. Tra gli altri titoli in
portafoglio, sempre focalizzati sull'efficienza idrica, abbiamo
Stantec, una società canadese di project management che si occupa
di sviluppo ambientale con le comunità di tutto il mondo, in
particolare di progetti idrici, e Thermo Fischer, statunitense,
specializzata in analisi e certificazione dell'acqua".
Anche quella che era una pattuglia di fondi focalizzati
sull'acqua, nel frattempo, ha fatto proseliti. Nel 2021 erano già
65, con circa 35 miliardi di dollari di asset in gestione: oggi
sono oltre 90, e secondo il mercato continuano a crescere al ritmo
di 6-7 all'anno. Calvert Global Water Fund, per esempio, traccia la
performance di un paniere di società che offrono prodotti o servizi
in risposta alle sfide idriche globali e che replica in buona parte
l'indice S&P, includendo Interpump, United Utilities Group e
Taiwan Semiconductor Manufacturing.
Tra i pioneri c'è Water Asset Management, che ha lanciato il suo
primo fondo nel settore nel 2006 e ora ha aggiunto una piattaforma
che consente investimenti collettivi da parte di investitori di
piccola taglia. Target di nicchia per Sciens Capital Management,
basato a New York, che nel 2018 ha lanciato Sciens Water
Opportunities Fund e ideato una piattaforma per riunire le decine
di migliaia di piccole imprese di servizi pubblici negli Stati
Uniti. Water Opportunities Fund è stato chiuso la scorsa estate,
con un capitale impegnato di 850 milioni di dollari. A inizio
marzo, Sciens Capital Management ha messo a segno un'altra
operazione, affiancando Integrated Water Services, attiva nel
trattamento delle acque, nell'acquisizione di Hyperion
International Technologies, sviluppatore di sistemi di controllo
industriale per il settore idrico.
Tra i più grandi vanno citati Invesco Water Resources Etf Pho e
First Trust Water Etf Fiw. Entrambi focalizzati sugli Stati Uniti,
replicano indici diversi. Invesco S&P Global Water Etf Cgw, da
circa 900 milioni di dollari segue l'indice S&P Global Water.
Altrettanto fa iShares Global Water Etf Usd Dist. Anche Amundi ha
lanciato il suo Kbi Water Fund, nel 2021. Ha una forte connotazione
Esg e investe solo in titoli sostenibili legati all'acqua, in
particolare delle società che facilitano l'accesso ai servizi
idrici.
L'attenzione al rispetto dei criteri di sostenibilità negli
investimenti sta diventando cruciale anche quando si parla di
acqua. Ceres, l'organizzazione non profit partner fondatore di
Climate Action 100+, ha lanciato Valuing Water Finance Initiative:
riunisce 64 investitori internazionali e fondi pensione con un
portafoglio di investimenti congiunto di 9.800 miliardi di dollari
per spingere verso investimenti sostenibili nel settore idrico.
Ceres si rifà alla mobilitazione di Carbon Disclosure Project, che
raccoglie dati sull'impatto ambientale e che stima in oltre 300
miliardi di dollari il valore aziendale a rischio a livello globale
"se non verrà intrapresa alcuna azione per affrontare la scarsità
d'acqua". Eppure, osserva Cdp "affrontare il problema costerebbe
solo un quinto di questa cifra, circa 55 miliardi di dollari".
Uno dei problemi che lamentano banche d'affari e investitori è
di non poter attribuire un valore finanziario diretto all'acqua,
anche se ormai è universalmente considerata un'asset class. Questa
difficoltà spesso si ripercuote sulle scelte d'investimento. Per
esempio, quasi tutti i principali fondi attivi sul settore idrico
detengono società cosiddette «pure», cioè che generano la
stragrande maggioranza delle loro entrate da attività legate
all'acqua: nomi come Advanced Drainage Systems Wms, American Water
Works Awk, Badger Meter Bmi, Evoqua Water Technologies Aqua e
Xylem. Altri fondi, come Ecofin Global Water Esg Eblu guardano a
realtà con almeno la metà dei ricavi legati all'acqua. Secondo una
recente analisi Morningstar, molti grandi fondi idrici sono
accomunati dall'essere ancora troppo costosi, addebitando spesso
più dello 0,5%.
red
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2708:16 mar 2023
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