Urbano Cairo rimane in testa alla classifica elaborata dall'Osservatorio Reputation Manager per verificare nel mese di ottobre la reputazione in rete dei dirigenti piu' in vista del panorama finanziario e imprenditoriale italiano.

Il numero uno di Cairo Comm. e Rcs, secondo quanto emerge da una nota, guadagna 2,88 punti rispetto a settembre e si conferma al primo posto con un punteggio di 74,9 centesimi grazie a diversi elementi, come il nuovo piano per il rilancio di Rcs, la presentazione della nuova versione di Io Donna e di un nuovo settimanale da 100 mila copie e la candidatura promossa dalla Lega Nord per l'Ambrogino D'oro.

Situazione opposta per l'.a. di Fca, Sergio Marchionne, che dopo aver ceduto il podio a Cairo il mese scorso scende al quinto posto con un punteggio di 58,4 e con un'identità digitale che continua a mostrare segnali di cedimento. I contenuti lesivi per la sua reputazione hanno riguardato in particolare il reintegro degli operai di Pomigliano d'Arco, che inscenarono la sua impiccagione per protesta, la polemica sulla fiscalità e gli attacchi diretti per le deludenti performance della Ferrai in Formula 1.

"Il caso Marchionne è molto interessante. Qualcosa è cambiato non tanto nei contenuti dei messaggi negativi, ma nell'effetto di contaminazione che questi hanno. Si sta modificando la sua resilienza, ovvero la capacità di assorbire le lesività reputazionali. Una sorte di teoria delle finestre rotte applicata all'immagine: una serie di incrinature si sommano e creano progressivamente un cambiamento nell'opinione pubblica, un cambiamento che è dapprima sottile per poi farsi sempre più marcato", commenta Andrea Barchiesi, Ceo di Reputation Manager.

Claudio Descalzi si conferma sul secondo gradino del podio con 65 punti. I contenuti rilevanti dell'ultimo periodo per l'amministratore delegato di Eni riguardano la presentazione del modello integrato per lo sviluppo sostenibile dell'energia, che lo vede protagonista di una sfida cruciale del settore energetico, cioè il bilanciamento tra massimizzazione dell'accesso all'energia e lotta al cambiamento climatico. Inoltre alla sua reputazione online ha giovato la visibilità ottenuta alla cerimonia di premiazione degli Eni Awards 2016, che si è tenuta lo scorso 20 ottobre al Quirinale, alla presenza del Presidente Sergio Mattarella e del presidente di Eni, Emma Marcegaglia.

Giuseppe Recchi, presidente di Telecom I., mantiene il terzo posto, con 61,8 punti. L'argomento più rilanciato online su di lui è quello relativo alla prosecuzione della presentazione del progetto di sviluppo della banda ultra larga nel Lazio e a Venezia.

Marco Tronchetti Provera, Amministratore Delegato di Pirelli, guadagna due posizioni e sale al settimo posto, grazie agli articoli che hanno commentato positivamente i nuovi investimenti in Romania e alle dichiarazioni sul ritorno in Borsa nel 2018, con un anno di anticipo rispetto alle previsioni.

Guadagna due posizioni anche Francesco Caio, amministratore delegato e direttore generale del gruppo Poste Italiane che raggiunge così la tredicesima posizione, grazie anche alle dichiarazioni fatte durante l'evento Tech Insight 2016, in cui ha annunciato investimenti per il gruppo in innovazione e ventur capital.

La classifica completa vede inoltre Diego della Valle di Tod's piazzarsi al quarto, Flavio Cattaneo (a.d. di Telecom) al sesto, Andra Bonomi di Investindustrial all'ottavo, Marina Berlusconi di Fininveste al nono, John Elkann (Fca e Exor) al decimo. Seguono Massimo Tononi (Mps), Remo Ruffini (Moncler), Mauro Moretti (Finmeccanica), Franceso Starace (Enel), Roberto Colaninno (Piaggio), Alberto Nagel (Mediobanca), Philippe Donnet (Generali), Carlo Cimbri (unipol), Ennio Doris (Mediolanum) e Marco Morelli (Mps).

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November 28, 2016 07:47 ET (12:47 GMT)

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