(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 23 gen -

Nel settore primario le emissioni non stanno diminuendo, soprattutto a causa della mancanza di adeguati incentivi per gli agricoltori. Contestualmente, le foreste, per problemi di invecchiamento, stanno assorbendo sempre meno carbonio e gli attuali sostegni all'uso delle biomasse rischiano, crucialmente, di aumentare la pressione sui sistemi forestali della Ue. Lo sostiene l'European climate advisory board (Esabcc), organismo consultivo dell'Ue, costituito da un panel di esperti scientifici, che ha pubblicato un rapporto sulla neutralità climatica. Le regole di gestione del territorio (sia i requisiti obbligatori sia la condizionalità nell'ambito della Pac) e i criteri per gli eco-schemi, dovrebbero essere rafforzati e definiti in maniera più concreta, per garantire un più stretto collegamento con i risultati ambientali.

Anche il sostegno della Pac necessita di correttivi, aggiungono gli esperti, suggerendo un travaso degli aiuti dai comparti maggiormente emissivi, compreso l'allevamento, a quelli a più basso impatto climatico e ambientale.

Tra le proposte formulate l'ipotesi di introdurre nell'Ue una tariffazione alla fonte delle emissioni di carbonio in agricoltura, al più tardi entro il 2031, nel rispetto del principio "chi inquina paga".

sma

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