Acea (ACE)

- 08/6/2007 11:52
cd7 N° messaggi: 2 - Iscritto da: 07/6/2007

Ciao ... cosa pensate del titolo ACEA?


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30 Commenti
 2
21 di 30 - 13/5/2009 10:19
puffocharles N° messaggi: 34 - Iscritto da: 09/10/2008
cioè.... nn mi caga nessuno??? grazie :-)
23 di 30 - 22/9/2009 21:29
4everDepecheMode N° messaggi: 2534 - Iscritto da: 19/10/2008
Utility,da DL possibile aumento rimborsi per aiuti stato
di Giancarlo Navach

martedì 22 settembre 2009 20:09

MILANO, 22 settembre (Reuters) - L'Agenzia delle Entrate potrà chiedere alle utility, diventate spa nel periodo '96-99 e che hanno usufruito di aiuti di Stato, nuovi accertamenti per una corretta determinazione della base imponibile che potrebbero determinare un aggravio per i bilanci di queste società.

E' quanto riporta l'articola 20 del decreto legge "Obblighi comunitari", approvato dal consiglio dei ministri il 9 settembre scorso e non ancora inviato al Quirinale per la firma, secondo quanto si legge nella bozza del DL, di cui Reuters è venuta in possesso.

Federutility, in un comunicato appeno emesso, stigmatizza questa ulteriore "norma che interviene sull'annosa vicenda connessa alla cosiddetta moratoria fiscale, risalente ormai ai primi anni Novanta del secolo scorso" e annuncia che "le imprese interessate intendono contrastare tale ulteriore provvedimento attivando le azioni di tutela legale a difesa dei propri legittimi interessi".

Secondo quanto si evince dall'articolo, le ex muncipalizzate - come A2A (A2.MI: Quotazione), Iride (IRD.MI: Quotazione), Acsm-Agam (ACAG.MI: Quotazione) e Acea (ACE.MI: Quotazione) - potrebbero trovarsi nella condizione di pagare altri soldi, oltre a quelli già versati prima dell'estate, con ricadute non di poco sia sugli utili che sui dividendi per il 2009.

Alcune indiscrezioni di stampa parlano di un innalzamento da 230 a 400 milioni di euro della cifra che queste società dovranno nel complesso versare per sanare la moratoria fiscale che le aveva agevolate nella quotazione in Borsa. Una moratoria definita poi aiuto di stato illegale dalla Ue.

Iride ha già versato 37 milioni di euro, A2A circa 60 milioni, Acsm 7 milioni, mentre Acea 23,1 milioni.

Tornando alla reazione di Federutility "questa è la terza legge dall'inizio dell'anno che si inserisce nella vicenda, allungando la catena di danni per gli operatori e gli utenti dei servizi: dalla decisione della Commissione Europea del giugno 2002 ad oggi, nonostante i numerosi provvedimenti tesi a risolvere il caso, emanati dai Governi che si sono avvicendati, non si è giunti alla chiusura della procedura in sede comunitaria".

Le Federazione sottolinea che quando le aziende hanno pagato in primavera avevavo ricevuto anche rassicurazioni da parte delle istituzioni sulla definitiva quantificazione degli importi, comprensivi di interessi. Pertanto "auspichiamo che il Parlamento sappia mettere la parola fine a questa vicenda".

Il testo dell'articolo è ancora allo studio delle società e presenta dei punti da chiarire.

Di seguito il testo.

All'articolo 24 del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dall'articolo 1 della legge 28 gennaio 2009, n. 2, dopo il comma 1 è aggiunto il seguente: "1-bis. In sede di determinazione della base imponibile, ai fini del recupero degli aiuti equivalenti alle imposte non corrisposte e dei relativi interessi, non assumono rilevanza le plusvalenze derivanti dalle operazioni straordinarie realizzate dalle società di cui al comma 1. Ai fini della corretta determinazione della base imponibile, gli accertamenti emessi dall'Agenzia delle entrate possono essere in ogni caso integrati o modificati in aumento mediante la notificazione di nuovi avvisi. In deroga al comma 3, il pagamento delle somme dovute in base agli accertamenti integrativi deve avvenire entro il quindicesimo giorno successivo alla data di notifica di tali accertamenti.".

© Thomson Reuters 2009 Tutti i diritti assegna a Reuters.
24 di 30 - 20/10/2009 17:46
codam2 N° messaggi: 1997 - Iscritto da: 23/1/2007
Acea, lettera Gdf-Suez: deterioramento redditività, alto debito. martedì 20 ottobre 2009 14:40
ROMA (Reuters) - In vista del cda di domani Gdf-Suez ha ribadito per iscritto al management di Acea le preoccupazioni per il deterioramento della redditività rispetto ai target di quest'anno e per un non adeguato piano di rientro dal debito, questione che secondo i transalpini il nuovo business plan non affronta.
Lo ha detto a Reuters una fonte vicina al dossier che è a conoscenza delle osservazioni inviate per lettera ad Acea dal socio francese prima del cda di domani. "Suez dice che Acea ha oggi un calo di redditività rispetto agli obbiettivi 2009", secondo la fonte. Giovedì scorso il consiglio di amministrazione riunito per l'esame del piano industriale è slittato a domani a causa delle perplessità di Gdf-Suez sul livello di indebitamento della ex municipalizzata romana.
"Il piano non parla del negoziato con Suez che invece i francesi sollecitano e per il quale auspicano una posizione chiara il prima possibile", dice ancora la fonte. "C'è un deterioramento dei conti che il piano non affronta e anzi punta a ottenere nuovi sviluppi nell'energia da rifiuti con risultati nel 2012", aggiunge la fonte riportando le osservazioni dei transalpini.
Interpellata, Acea non ha commentato le osservazioni di Gdf-Suez.
Secondo i francesi, dice ancora la fonte, "prima di allargare il perimetro si deve stabilizzare la società. In particolare Gdf è preoccupata del fatto che la posizione finanziaria netta è salita a 2,2 miliardi di euro da 1,6 miliardi di fine 2008. In questo modo sembra al socio francese che si stia usando il debito per coprire il calo di efficienza industriale, ma il nuovo piano non punta a ridurre questa posizione finanziaria netta nel 2010-2011, prevede al contrario più investimenti per 140 milioni di euro in ciascuno dei prossimi due anni. Con questa situazione Suez vede elevato il rischio che i conti si deteriorino ulteriormente. La loro ricetta sarebbe invece tagliare la posizione finanziaria di 200 milioni sia nel 2010 sia nel 2011 in modo da riportare il debito a 1,8 miliardi. Questo, dicono, bisognerebbe farlo tagliando investimenti e costi e anche tramite la cessione di asset".
Nella loro dettagliata lettera i francesi contestano anche i piani di sviluppo e "suggeriscono di fare operazioni di cessione di crediti in sofferenza. Secondo i francesci, piuttosto che guardare al settore dell'energia da rifiuti, potrebbe essere interessante guardare allo sviluppo del settore acqua in relazione alle opportunità che sono emerse dopo il decreto Ronchi che ha avviato la liberalizzazione". Acea, lettera Gdf-Suez: deterioramento redditività, alto debito. martedì 20 ottobre 2009 14:40
ROMA (Reuters) - In vista del cda di domani Gdf-Suez ha ribadito per iscritto al management di Acea le preoccupazioni per il deterioramento della redditività rispetto ai target di quest'anno e per un non adeguato piano di rientro dal debito, questione che secondo i transalpini il nuovo business plan non affronta.
Lo ha detto a Reuters una fonte vicina al dossier che è a conoscenza delle osservazioni inviate per lettera ad Acea dal socio francese prima del cda di domani. "Suez dice che Acea ha oggi un calo di redditività rispetto agli obbiettivi 2009", secondo la fonte. Giovedì scorso il consiglio di amministrazione riunito per l'esame del piano industriale è slittato a domani a causa delle perplessità di Gdf-Suez sul livello di indebitamento della ex municipalizzata romana.
"Il piano non parla del negoziato con Suez che invece i francesi sollecitano e per il quale auspicano una posizione chiara il prima possibile", dice ancora la fonte. "C'è un deterioramento dei conti che il piano non affronta e anzi punta a ottenere nuovi sviluppi nell'energia da rifiuti con risultati nel 2012", aggiunge la fonte riportando le osservazioni dei transalpini.
Interpellata, Acea non ha commentato le osservazioni di Gdf-Suez.
Secondo i francesi, dice ancora la fonte, "prima di allargare il perimetro si deve stabilizzare la società. In particolare Gdf è preoccupata del fatto che la posizione finanziaria netta è salita a 2,2 miliardi di euro da 1,6 miliardi di fine 2008. In questo modo sembra al socio francese che si stia usando il debito per coprire il calo di efficienza industriale, ma il nuovo piano non punta a ridurre questa posizione finanziaria netta nel 2010-2011, prevede al contrario più investimenti per 140 milioni di euro in ciascuno dei prossimi due anni. Con questa situazione Suez vede elevato il rischio che i conti si deteriorino ulteriormente. La loro ricetta sarebbe invece tagliare la posizione finanziaria di 200 milioni sia nel 2010 sia nel 2011 in modo da riportare il debito a 1,8 miliardi. Questo, dicono, bisognerebbe farlo tagliando investimenti e costi e anche tramite la cessione di asset".
Nella loro dettagliata lettera i francesi contestano anche i piani di sviluppo e "suggeriscono di fare operazioni di cessione di crediti in sofferenza. Secondo i francesci, piuttosto che guardare al settore dell'energia da rifiuti, potrebbe essere interessante guardare allo sviluppo del settore acqua in relazione alle opportunità che sono emerse dopo il decreto Ronchi che ha avviato la liberalizzazione". © Thomson Reuters 2009 Tutti i diritti assegna a Reuters.
http://borsaitaliana.it.reuters.com/article/businessNews/idITMIE59J0D020091020
25 di 30 - 01/3/2017 10:42
borsamania N° messaggi: 577 - Iscritto da: 09/6/2016
Acea ha inviato segnali di risveglio dopo essere sceso a 11.27 euro (1° febbraio). Il rimbalzo ha permesso di allentare le precedenti tensioni ma è necessario ancora un ulteriore sforzo per poter assistere ad un allungo più convincente nel breve/medio periodo. Il superamento di 12.20 in chiusura e con tenuta di almeno 3 sedute, rappresenterebbe un forte segnale in tal senso, preludio al raggiungimento dei target a 12.38 e area 13.00 euro. Negative invece discese sotto quota 11.85 euro (in chiusura) preludio ad un nuovo test a 11.32 euro in prima battuta. Il titolo in 6 mesi ha guadagnato il 2%, -2.60% in 12 mesi, +26% in 3 anni e +130% in 5 (dal 2000 ad oggi -30%).
26 di 30 - Modificato il 14/3/2017 13:42
9roberta N° messaggi: 774 - Iscritto da: 11/3/2009
Dopo i risultati comunicati ieri, Equita ha deciso di abbassare la raccomandazione a Hold da Buy, limando il target a 14,10 euro da 14,50 euro.L’utility romana chiude il 2016 con un utile netto pari a 262,3 milioni di euro, in crescita del 49,9% rispetto al 2015.Ebitda pari a 896,3 milioni (+22,4%). Si tratta, recita il comunicato, del “miglior risultato di sempre”.Il Cda propone un dividendo pari a 0,62 euro per azione, in crescita del 24% rispetto al 2015......... A QUALE PRO?
27 di 30 - 03/5/2017 12:45
ngmstar N° messaggi: 5155 - Iscritto da: 23/1/2014
Quando io entro pesantemente su un titolo questo mi dai il benvenuto calando ovvio
28 di 30 - 06/6/2017 12:55
ngmstar N° messaggi: 5155 - Iscritto da: 23/1/2014
Acea cresce sempre è incredibile cresce anche quando gli altri calano e anche dopo che ha dato i dividendi
29 di 30 - 20/6/2017 11:35
ngmstar N° messaggi: 5155 - Iscritto da: 23/1/2014
Incredibile, ha dato il dividendo e recupera subito, pazzesco
30 di 30 - 27/9/2017 10:58
ngmstar N° messaggi: 5155 - Iscritto da: 23/1/2014
Che titolo di merda
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