L' Uomo Alla Ricerca Di Dio § {new Spiritual 3D} §
MODERATO
Betsabea
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921 di 1371
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21/11/2020 14:20
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GEREMIA BARUK
N° messaggi: 1409 -
Iscritto da: 12/7/2020
“Non avete detto la verità riguardo a me” Geova poi fece qualcosa per alleviare il dolore di Giobbe. Rivolgendosi a Elifaz, evidentemente il più anziano dei tre falsi confortatori, Geova disse: “La mia ira si è accesa contro di te e i tuoi due amici, perché non avete detto la verità riguardo a me come invece ha fatto il mio servitore Giobbe” (Giobbe 42:7). Riflettiamo su queste parole. Geova stava forse dicendo che tutto quello che i tre uomini avevano detto fosse falso o che ogni parola di Giobbe fosse corretta? Ovviamente no. * C’era comunque una grande differenza tra Giobbe e i suoi accusatori. Giobbe era affranto, tormentato dal dolore e ferito da false accuse; era quindi comprensibile che in alcuni momenti avesse parlato in modo avventato. Elifaz e i suoi due amici, invece, non si trovavano nelle stesse difficili circostanze. Parlarono intenzionalmente e in maniera arrogante, dimostrando di avere una fede debole. Non solo attaccarono un uomo innocente ma, cosa ancora peggiore, presentarono un’immagine distorta di Geova, ritraendolo come un Dio insensibile, addirittura spietato! Non c’è da meravigliarsi, quindi, se Geova richiese da loro un sacrificio costoso. Dovevano sacrificare sette tori e sette montoni, un sacrificio non da poco. In seguito, infatti, nella Legge mosaica fu stabilito che il sommo sacerdote avrebbe dovuto offrire un toro nel caso in cui avesse peccato e recato la colpa sull’intera nazione (Levitico 4:3). Il toro era l’animale più costoso che si potesse offrire in sacrificio sotto la Legge. Cosa ancora più importante, Geova disse che avrebbe accettato l’offerta degli accusatori di Giobbe solo se lui avesse prima pregato a loro favore (Giobbe 42:8). * Dovette essere davvero confortante per Giobbe vedere che il suo Dio aveva fatto vendetta e che la giustizia di Geova aveva prevalso! “Giobbe, mio servitore, pregherà per voi” (Giobbe 42:8) Geova era sicuro che Giobbe avrebbe fatto quello che gli aveva richiesto, e che avrebbe quindi perdonato quegli uomini che lo avevano ferito così profondamente. Infatti Giobbe non deluse suo Padre (Giobbe 42:9). La sua ubbidienza fu la dimostrazione più grande della sua integrità, fu molto più potente di qualunque parola potesse pronunciare. Spianò anche la strada per le più grandi benedizioni della sua vita.
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922 di 1371
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21/11/2020 14:20
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GEREMIA BARUK
N° messaggi: 1409 -
Iscritto da: 12/7/2020
“Molto tenero e misericordioso” Geova fu “molto tenero e misericordioso” nei confronti di Giobbe (Giacomo 5:11). In che modo? Gli ridiede la salute. Pensiamo a come dovette sentirsi Giobbe quando “la sua carne [divenne] più fresca che nella giovinezza”, proprio come aveva predetto Eliu! La sua famiglia e i suoi amici si strinsero di nuovo intorno a lui, confortandolo e portandogli dei doni. Geova gli ridiede la ricchezza, dandogli addirittura il doppio di ciò che aveva prima. E cosa fece Geova per lenire il dolore più grande di Giobbe, cioè la perdita dei suoi figli? Giobbe e sua moglie trovarono un po’ di conforto diventando genitori di altri 10 figli. In più, Geova prolungò miracolosamente la vita di Giobbe, che visse per altri 140 anni, abbastanza tempo per vedere quattro generazioni di discendenti. La Bibbia dice che “alla fine Giobbe morì, dopo una vita lunga e soddisfacente” (Giobbe 42:10-17). E nel Paradiso Giobbe e la sua cara moglie potranno riunirsi alla loro famiglia, inclusi i 10 figli di cui Satana li aveva privati (Giovanni 5:28, 29). Perché Geova benedisse Giobbe in un modo così straordinario? La Bibbia risponde dicendo: “Voi avete sentito parlare della perseveranza di Giobbe” (Giacomo 5:11). La maggior parte di noi non può neanche immaginare quante difficoltà affrontò Giobbe. Il termine “perseveranza” indica che Giobbe fece più che semplicemente sopportare quelle prove: Giobbe non perse mai la sua fede e il suo amore per Geova. Inoltre, piuttosto che incattivirsi e risentirsi, fu disposto a perdonare anche coloro che lo avevano ferito intenzionalmente. In più non perse mai la sua preziosa speranza, né la cosa più cara che aveva: la sua integrità (Giobbe 27:5). Ognuno di noi deve perseverare. Possiamo essere certi che Satana cercherà di scoraggiarci come fece con Giobbe. Ma se perseveriamo con fede, rimaniamo umili, siamo disposti a perdonare gli altri e determinati a proteggere la nostra integrità, allora avremo la certezza che la nostra preziosa speranza si realizzerà (Ebrei 10:36). Niente potrebbe far arrabbiare di più Satana o far rallegrare di più Geova quanto vederci imitare la fede di Giobbe!
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923 di 1371
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Modificato il 10/1/2021 12:59
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GEREMIA BARUK
N° messaggi: 1409 -
Iscritto da: 12/7/2020
IMITIAMO LA LORO FEDE | GIOBBE
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924 di 1371
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10/1/2021 13:00
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GEREMIA BARUK
N° messaggi: 1409 -
Iscritto da: 12/7/2020
“Non rinuncerò alla mia integrità!” L’uomo è seduto a terra, ricoperto di foruncoli dolorosi dalla testa ai piedi. Ha la testa piegata e le spalle ricurve; è solo e troppo debole perfino per scacciare le mosche che gli ronzano intorno. Seduto nella cenere in segno di lutto, prende un coccio per grattarsi e dare un po’ di sollievo al suo corpo martoriato. La sua vita è stata sconvolta! Non gli è rimasto quasi più nulla. Amici, vicini e parenti lo hanno abbandonato. Lo prendono in giro tutti, perfino i bambini. Gli sembra che anche il suo Dio, Geova, si sia messo contro di lui, ma non è così (Giobbe 2:8; 19:18, 22). Quell’uomo si chiamava Giobbe. Parlando di lui, Dio disse: “Non c’è nessuno come lui sulla terra” (Giobbe 1:8). Secoli dopo, Geova lo considerava ancora uno degli uomini più giusti mai esistiti (Ezechiele 14:14, 20). Stiamo affrontando un periodo difficile? Se sì, la storia di Giobbe può esserci di grande conforto. Può anche insegnarci molto su una caratteristica che devono avere tutti quelli che servono Dio fedelmente: l’integrità. Gli esseri umani si dimostrano integri quando sono completamente devoti a Dio, decisi a fare la sua volontà anche in situazioni difficili. Vediamo quali altre cose possiamo imparare da Giobbe.
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925 di 1371
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10/1/2021 13:03
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GEREMIA BARUK
N° messaggi: 1409 -
Iscritto da: 12/7/2020
Quello che Giobbe non sapeva Sembra probabile che un po’ di tempo dopo la morte di Giobbe, il fedele Mosè abbia scritto la storia della vita di quest’uomo. Ispirato da Dio, Mosè rivelò non solo quello che accadde sulla terra nella vita di Giobbe, ma anche avvenimenti che in quel periodo si verificarono in cielo. All’inizio del racconto, leggiamo che Giobbe era un uomo realizzato e aveva una vita felice. Viveva nel paese di Uz, probabilmente nell’Arabia settentrionale, ed era ricco, conosciuto e rispettato. Era anche generoso con i bisognosi e difendeva le cause dei più deboli. Giobbe e sua moglie avevano anche una bella famiglia con 10 figli. Cosa ancora più importante, Giobbe era un uomo spirituale. Proprio come avevano fatto i suoi antenati Abraamo, Isacco, Giacobbe e Giuseppe, cercava in tutti i modi di piacere a Geova. Inoltre, come quei patriarchi, Giobbe svolgeva il ruolo di sacerdote per la sua famiglia offrendo regolarmente sacrifici a favore dei suoi figli (Giobbe 1:1-5; 31:16-22). All’improvviso, però, nella storia di Giobbe c’è un cambio di scena; il sipario si apre su avvenimenti che si verificarono in cielo, e scopriamo cose che Giobbe non poteva sapere. I fedeli angeli di Geova si radunarono davanti a Dio, e a un certo punto fece il suo ingresso Satana, l’angelo ribelle. Geova sapeva che Satana disprezzava il giusto Giobbe; così gli fece notare la straordinaria integrità di quell’uomo. Satana rispose in maniera sfrontata: “È forse per nulla che Giobbe teme Dio? Non hai messo una siepe intorno a lui, alla sua casa e a ogni cosa che possiede?” Satana odia chi rimane integro. Davanti a persone che mostrano completa devozione a Geova è ancora più evidente quanto Satana sia un perfido traditore. Satana asserì quindi che Giobbe serviva Dio spinto solo da motivi egoistici e che se avesse perso tutto avrebbe maledetto apertamente Geova (Giobbe 1:6-11). Giobbe non lo sapeva, ma Geova gli aveva dato un grande privilegio: dimostrare che Satana si sbagliava. A Satana fu concesso di privare Giobbe di tutto quello che aveva, a patto però che non gli facesse fisicamente del male. Soddisfatto, Satana attuò il suo sadico piano. In un solo giorno Giobbe fu colpito da una serie di terribili tragedie. Venne a sapere che nel giro di poco aveva perso tutto il suo bestiame: prima i bovini e le asine e poi le pecore e i cammelli. Cosa ancora peggiore, anche i servitori che badavano a quegli animali erano stati uccisi. A Giobbe fu detto che era stato “il fuoco di Dio”, forse un fulmine, a causare la morte di alcuni servitori e di parte del bestiame. Prima ancora che Giobbe si rendesse conto del fatto che erano morte così tante persone e di quanto ora fosse povero, arrivò la notizia più scioccante. Mentre i suoi 10 figli erano riuniti a casa del più grande di loro, un forte vento si era improvvisamente abbattuto sulla casa distruggendola e causando la morte di tutti! (Giobbe 1:12-19). È difficile, se non addirittura impossibile, immaginare la sofferenza di quell’uomo. Giobbe si strappò le vesti, si rase la testa e crollò a terra. Giunse alla conclusione che come Dio gli aveva dato tutto, Dio stesso glielo aveva portato via. Con astuzia Satana gli aveva fatto credere che fosse Dio la causa di quelle tragedie. Comunque, contrariamente a quello che Satana aveva predetto, Giobbe non maledisse Dio. Piuttosto disse: “Si continui a lodare il nome di Geova” (Giobbe 1:20-22).
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926 di 1371
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10/1/2021 13:04
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GEREMIA BARUK
N° messaggi: 1409 -
Iscritto da: 12/7/2020
Giobbe non sapeva che Satana lo stava calunniando davanti a Dio
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927 di 1371
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10/1/2021 13:05
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GEREMIA BARUK
N° messaggi: 1409 -
Iscritto da: 12/7/2020
“Vedrai se non ti maledirà” Satana era infuriato, e non si arrese. Si presentò nuovamente davanti a Geova durante un’assemblea con gli angeli. Ancora una volta Geova lodò Giobbe per la sua integrità, che non era stata scalfita dagli attacchi di Satana. Ma Satana replicò: “Pelle per pelle. L’uomo darà tutto ciò che ha per la sua vita. Prova a stendere la mano e a toccarlo fino alle ossa e alla carne, e vedrai se non ti maledirà apertamente”. Satana era sicuro che, se Giobbe fosse stato colpito da una grave malattia, avrebbe maledetto Dio. Geova aveva piena fiducia in Giobbe, quindi permise a Satana di privarlo della salute, ma non fino al punto di ucciderlo (Giobbe 2:1-6). Ben presto Giobbe fu ridotto alle condizioni descritte all’inizio. Immaginiamo come dovette sentirsi la sua povera moglie: già devastata dal dolore per la perdita dei suoi 10 figli, ora assisteva impotente alle terribili sofferenze del marito. Disperata, gridò: “Rimani ancora fermo nella tua integrità? Maledici Dio e muori!” Giobbe stentava a credere che quelle parole provenissero dalla donna che lui conosceva e amava. Concluse rassegnato che sua moglie stava parlando come una donna insensata. Nonostante tutto, lui si rifiutò di maledire Dio e non peccò con le sue parole (Giobbe 2:7-10). Le tristi vicende di Giobbe riguardano ognuno di noi. È degno di nota che Satana rivolse la sua perfida accusa non solo contro Giobbe, ma anche contro gli esseri umani in generale. Infatti disse: “L’uomo darà tutto ciò che ha per la sua vita”. In altre parole, Satana è convinto che per gli esseri umani sia impossibile rimanere integri. Asserisce che nessuno di noi ama veramente Dio e che non ci penseremmo due volte ad abbandonarlo per salvarci la vita. In pratica Satana sostiene che siamo egoisti come lui. Ognuno di noi però ha il grande privilegio di dimostrare che Satana si sbaglia (Proverbi 27:11). Vediamo quale altra prova dovette affrontare Giobbe.
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928 di 1371
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10/1/2021 13:05
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GEREMIA BARUK
N° messaggi: 1409 -
Iscritto da: 12/7/2020
Tormentato anziché confortato Tre uomini, descritti nella Bibbia come amici o conoscenti di Giobbe, vennero a sapere dei suoi guai e si misero in viaggio per andare a trovarlo e dargli conforto. Quando lo videro da lontano, fecero fatica a riconoscerlo. Tormentato dal dolore e con la pelle annerita a causa della malattia, Giobbe era ormai l’ombra di sé stesso. I tre uomini, Elifaz, Bildad e Zofar, manifestarono in maniera plateale il loro dolore iniziando a piangere forte e lanciandosi polvere sulla testa. Poi si misero a sedere per terra accanto a Giobbe senza dire nulla. Per una settimana intera rimasero lì in silenzio, giorno e notte. Non dobbiamo prendere il loro silenzio come un modo per dare conforto, dato che non fecero nessuna domanda a Giobbe e si limitarono a notare ciò che era ovvio, cioè che Giobbe stava soffrendo terribilmente (Giobbe 2:11-13; 30:30). Alla fine toccò a Giobbe dare inizio alla conversazione. Con parole piene di dolore, maledisse il giorno in cui era nato. Inoltre, rivelò qual era la cosa che lo faceva soffrire di più: il pensiero che le sue disgrazie provenissero da Dio (Giobbe 3:1, 2, 23). Anche se non aveva perso la fede in Dio, Giobbe aveva un disperato bisogno di conforto. Appena quei tre uomini iniziarono a parlare, però, Giobbe si rese conto che avrebbero fatto molto meglio a rimanere in silenzio (Giobbe 13:5). Il primo a parlare fu Elifaz, che era molto più grande di Giobbe e forse il più anziano di tutti. In seguito intervennero anche gli altri due uomini, che in linea di massima non fecero altro che andare dietro ai ragionamenti di Elifaz. I loro discorsi ovvi ma con una parvenza di spiritualità sulla grandezza di Dio e sul fatto che punisce i malvagi e ricompensa i buoni potevano sembrare innocui. Fin da subito, però, le loro parole furono caratterizzate da un sottofondo di cattiveria. Con un ragionamento semplicistico, Elifaz insinuò che se Dio è buono e punisce i malvagi, allora Giobbe, che stava evidentemente ricevendo una punizione, doveva essere anche lui in qualche modo malvagio (Giobbe 4:1, 7, 8; 5:3-6). Non c’è da sorprendersi quindi che Giobbe non accettasse quei ragionamenti. Infatti, li respinse con forza (Giobbe 6:25). Quei tre uomini però erano sempre più convinti che Giobbe avesse commesso qualche peccato nascosto e che sicuramente meritasse tutte le cose brutte che gli stavano capitando. Elifaz accusò anche Giobbe di essere presuntuoso, malvagio e irriverente nei confronti di Dio (Giobbe 15:4, 7-9, 20-24; 22:6-11). Zofar disse a Giobbe di allontanare il male e smettere di provare piacere nel peccato (Giobbe 11:2, 3, 14; 20:5, 12, 13). E Bildad sferzò un colpo ancora più duro affermando che i figli di Giobbe dovevano senz’altro aver peccato per meritare una fine così brutta! (Giobbe 8:4, 13).
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929 di 1371
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10/1/2021 13:06
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GEREMIA BARUK
N° messaggi: 1409 -
Iscritto da: 12/7/2020
I tre amici di Giobbe non furono di nessun conforto per lui; gli causarono solo più dolore
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930 di 1371
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10/1/2021 13:07
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GEREMIA BARUK
N° messaggi: 1409 -
Iscritto da: 12/7/2020
L’integrità messa alla prova Quegli uomini insensati fecero qualcosa di ancora più grave. Misero in dubbio non solo l’integrità di Giobbe ma il concetto stesso di integrità! Nel suo discorso iniziale Elifaz descrisse un incontro sinistro con uno spirito invisibile. A seguito di quell’esperienza soprannaturale Elifaz giunse a questa conclusione ignobile: Dio “non ha fiducia nei suoi servitori; trova da ridire sui suoi angeli”. In base alle sue parole, per gli uomini è impossibile accontentare Dio! Poi Bildad affermò che a Dio non importava l’integrità di Giobbe, non più di quanto gli importasse l’integrità di un verme! (Giobbe 4:12-18; 15:15; 22:2, 3; 25:4-6). Ci siamo mai trovati a dover dare conforto a una persona che soffre terribilmente? Se sì, sappiamo che non è una cosa facile. Dalla conversazione di Giobbe con quei tre uomini sconsiderati, però, possiamo trarre molti spunti, soprattutto su cosa non dire. In tutti i loro discorsi altisonanti e pieni di ragionamenti sbagliati, i tre non si rivolsero nemmeno una volta a Giobbe chiamandolo per nome! Non tennero minimamente conto di quanto stesse soffrendo e avesse bisogno di premure. * Quindi, se qualcuno a cui vogliamo bene si sente giù, facciamo di tutto per trasmettergli calore e interesse. Aiutiamolo ad avere più fiducia in Dio e a non perdere di vista la Sua grande bontà, misericordia e giustizia, in modo che possa avere più fede e coraggio. Se fosse stato al posto dei suoi amici, Giobbe avrebbe fatto proprio questo per loro (Giobbe 16:4, 5). Ma quale fu la sua reazione ai continui attacchi alla sua integrità?
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931 di 1371
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10/1/2021 13:09
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GEREMIA BARUK
N° messaggi: 1409 -
Iscritto da: 12/7/2020
Giobbe rimase integro Quando il lungo dibattito con i tre amici ebbe inizio, il povero Giobbe era già a pezzi. Infatti, come ammise lui stesso, aveva usato parole “avventate” e si era espresso come “un uomo disperato” (Giobbe 6:3, 26). Non ci è difficile capire perché. Quello che Giobbe disse rifletteva il dolore che provava; dimostrava inoltre che Giobbe non aveva il quadro completo della situazione. Dato che le tragedie che avevano colpito lui e la sua famiglia erano state improvvise e all’apparenza di origine divina, Giobbe pensò che fosse stato Geova a causarle. C’erano però importanti avvenimenti di cui Giobbe non era a conoscenza, e per questo alcuni dei suoi ragionamenti partivano da presupposti sbagliati. Giobbe era comunque un uomo dalla grande fede. Ne è una prova ciò che lui disse nel corso di quel lungo dibattito. Espresse concetti veri, belli e incoraggianti per noi oggi. Quando parlò delle meraviglie della creazione, Giobbe diede gloria a Dio citando dei particolari che un essere umano poteva conoscere solo grazie all’aiuto di Dio stesso. Ad esempio, disse che Geova “tiene sospesa la terra sul nulla”, cosa che la scienza ha confermato solo molti secoli dopo (Giobbe 26:7). * Inoltre, quando parlò della speranza che aveva per il futuro, Giobbe dimostrò una fiducia simile a quella di altri uomini di fede. Giobbe era convinto che, se avesse perso la vita, Dio si sarebbe ricordato di lui, avrebbe sentito la sua mancanza e alla fine lo avrebbe riportato in vita (Giobbe 14:13-15; Ebrei 11:17-19, 35). Nei loro discorsi Elifaz e i suoi due amici continuarono ad asserire che Dio non è interessato all’integrità degli esseri umani. Riuscirono forse a convincere Giobbe di questa vile menzogna? Niente affatto! Giobbe era sicuro che l’integrità dell’uomo aveva valore per Dio. Infatti disse con certezza parlando di Dio: “Saprà della mia integrità” (Giobbe 31:6). Inoltre, Giobbe si rese conto che i falsi ragionamenti dei suoi presunti amici non erano altro che un attacco alla sua integrità. Questo lo spinse a pronunciare il suo discorso più lungo, che riuscì a mettere definitivamente a tacere quei tre uomini. Giobbe era consapevole che la questione dell’integrità coinvolgeva la vita di tutti i giorni. Quindi spiegò come le sue scelte e il suo comportamento dimostravano che era un uomo integro. Ad esempio, evitava qualsiasi forma di idolatria, dava dignità agli altri ed era buono con loro, si manteneva puro dal punto di vista morale, dava valore al suo matrimonio e, soprattutto, era devoto esclusivamente al solo vero Dio, Geova. Ecco perché Giobbe poté dire con convinzione: “Fino all’ultimo respiro, non rinuncerò alla mia integrità!” (Giobbe 27:5; 31:1, 2, 9-11, 16-18, 26-28).
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932 di 1371
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10/1/2021 13:09
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GEREMIA BARUK
N° messaggi: 1409 -
Iscritto da: 12/7/2020
Giobbe non permise che niente intaccasse la sua integrità
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933 di 1371
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10/1/2021 13:10
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GEREMIA BARUK
N° messaggi: 1409 -
Iscritto da: 12/7/2020
Imitiamo la fede di Giobbe Diamo all’integrità lo stesso valore che le dava Giobbe? A parole può essere facile rispondere di sì ma, come Giobbe aveva capito, l’integrità va ben oltre le parole. Dimostriamo devozione completa a Dio se nella vita di tutti i giorni gli ubbidiamo e facciamo quello che lui considera giusto, anche quando viviamo situazioni difficili. Così, renderemo sicuramente felice Geova e dimostreremo che Satana ha fallito, proprio come fece Giobbe tanto tempo fa. Questo è senza dubbio il modo migliore di imitare la fede di Giobbe! La storia di Giobbe però è tutt’altro che conclusa. Giobbe aveva perso di vista la cosa più importante: era così preoccupato di dimostrare di essere giusto che si era dimenticato di difendere la reputazione di Dio. Doveva quindi essere corretto e imparare a vedere le cose come le vedeva Dio. Inoltre, visto che soffriva così tanto, aveva davvero bisogno di conforto. Cosa avrebbe fatto Geova per quest’uomo fedele e integro? Un altro articolo di questa serie risponderà a queste domande.
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934 di 1371
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Modificato il 10/1/2021 13:15
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GEREMIA BARUK
N° messaggi: 1409 -
Iscritto da: 12/7/2020
Dalla creazione al diluvio Abele | “Egli, benché morto, parla ancora” Nonostante la Bibbia non dica molto sul suo conto, cosa puoi imparare da Abele e dalla sua fede? Enoc | Fu “accetto a Dio” La fede di Enoc può insegnare molto a chi deve prendersi cura della propria famiglia. Noè | “Camminò con il vero Dio” Quali difficoltà incontrarono Noè e sua moglie nel crescere i loro figli? In che modo costruendo l’arca dimostrarono di avere fede? Noè | Salvato insieme alla sua famiglia Come fecero Noè e la sua famiglia a salvarsi mentre l’umanità viveva il suo momento più critico?
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935 di 1371
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Modificato il 10/1/2021 13:18
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GEREMIA BARUK
N° messaggi: 1409 -
Iscritto da: 12/7/2020
Dal diluvio all’esodo Abramo | “Il padre di tutti quelli che hanno fede” In che modo Abramo mostrò fede? Come pensi di imitare la sua fede? Sara | “Una donna di bell’aspetto” In Egitto i principi del faraone notarono la straordinaria bellezza di Sara. Quello che successe in seguito potrebbe sorprenderti. Sara | Dio la chiamò “principessa” Perché questo nuovo nome era appropriato per Sara? Rebecca | “Sono disposta ad andare” Oltre alla fede, Rebecca dimostrò di avere molte altre belle qualità. Giuseppe | “Ascoltate, vi prego, questo sogno” Il complesso ambiente familiare di Giuseppe insegna qualcosa di importante alle famiglie con genitori acquisiti. Giuseppe | ‘Come potrei commettere questo grande male?’ Perché Giuseppe respinse le avance della moglie di Potifar? Giuseppe | “Le interpretazioni non appartengono a Dio?” Cosa diede a Giuseppe il coraggio di interpretare i sogni del capo dei coppieri, del capo dei panettieri e di Faraone? Come fu che Giuseppe passò dalla prigione al palazzo del re in un sol giorno? Giuseppe | “Sono io in luogo di Dio?” La pace della vostra famiglia è stata a volte turbata da gelosia, odio o tradimento? In tal caso la storia di Giuseppe può aiutarvi. Giobbe | “Non rinuncerò alla mia integrità!” In che modo la storia di Giobbe può aiutarci ad affrontare le difficoltà o altre situazioni che mettono alla prova la nostra fede? Giobbe | Geova guarì le sue ferite Niente potrebbe far arrabbiare di più Satana o far rallegrare di più Geova quanto vederci imitare la fede di Giobbe! Miriam | “Cantate a Geova” La profetessa Miriam fu spinta a intonare con le altre donne d’Israele un canto di vittoria presso il Mar Rosso. È per noi un esempio di coraggio, fede e umiltà.
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936 di 1371
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Modificato il 10/1/2021 13:20
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GEREMIA BARUK
N° messaggi: 1409 -
Iscritto da: 12/7/2020
Dall’esodo al primo re d’Israele Raab | “Dichiarata giusta per le opere” In che modo la storia di Raab mostra che nessuno di noi è insignificante per Geova? Cosa possiamo imparare dalla fede di Raab? Debora | “Sorsi come madre in Israele” Cosa può insegnarci riguardo alla fede e al coraggio il racconto della Bibbia relativo a Debora? Rut | “Dove andrai tu andrò io” Perché Rut fu disposta a lasciare la sua famiglia e il suo paese? Quali sono le qualità che la resero preziosa agli occhi di Geova? Rut | “Una donna eccellente” Perché il matrimonio di Rut e Boaz è particolare? Cosa ci insegnano Rut e Naomi sulla famiglia? Anna | Aprì il suo cuore a Dio La fede in Geova aiutò Anna ad affrontare una situazione apparentemente insopportabile. Samuele | “Continuava a crescere presso Geova” Cosa ci fu di strano nell’infanzia di Samuele? Cosa gli permise di consolidare la propria fede mentre era al tabernacolo? Samuele | Andò avanti nonostante dispiaceri e delusioni Tutti affrontiamo problemi e delusioni che mettono alla prova la nostra fede. Cosa impariamo dalla perseveranza di Samuele?
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937 di 1371
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Modificato il 10/1/2021 13:21
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GEREMIA BARUK
N° messaggi: 1409 -
Iscritto da: 12/7/2020
Dal primo re d’Israele alla nascita di Gesù Gionatan | “Niente può impedire a Geova di salvare” Gionatan attaccò un’intera guarnigione di nemici armati solo con il suo scudiero. L’esito della battaglia è passato alla storia. Davide | “La battaglia appartiene a Geova” Cosa permise a Davide di sconfiggere Golia? Cosa impariamo da questo racconto della vita di Davide? Davide e Gionatan | “Una profonda amicizia” Com’era potuta nascere un’amicizia così forte tra due persone così diverse per età e background? Cosa possiamo imparare da loro sull’amicizia? Abigail | Una donna di buon senso Cosa puoi imparare dalla difficile situazione matrimoniale di Abigail? Elia | Fu un difensore della pura adorazione Come puoi imitare Elia con chi non è d’accordo con quello che insegna la Bibbia? Elia | Attese senza mai dubitare In che modo il profeta Elia dimostrò di essere un uomo di preghiera mentre attendeva che Geova adempisse la sua promessa? Elia | Il suo Dio lo confortò Quali eventi portarono Elia a cadere nello sconforto tanto da chiedere di morire? Elia | Perseverò nonostante le ingiustizie Sei vittima di ingiustizie? Vuoi che Dio sistemi le cose? Scopri come puoi imitare Elia, un uomo di grande fede. Elia | Perseverò fino alla fine La perseveranza del fedele Elia può aiutarti a rafforzare la fede in momenti tumultuosi. Giona | Imparò dai suoi errori Ti è mai capitato, come Giona, di avere paura di fronte a un compito affidatoti da Geova? La sua storia ci insegna preziose lezioni riguardo alla pazienza e alla misericordia di Geova. Giona | Imparò a essere misericordioso In che modo le vicende di Giona ci insegnano a guardarci con occhio critico? Ester | Rischiò la vita per il popolo di Dio Ci vogliono fede e coraggio per mostrare amore altruistico come Ester. Ester | Saggia, coraggiosa e altruista In che modo Ester agì altruisticamente verso Geova e il suo popolo?
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938 di 1371
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Modificato il 10/1/2021 13:22
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GEREMIA BARUK
N° messaggi: 1409 -
Iscritto da: 12/7/2020
Dalla nascita di Gesù alla morte degli apostoli Maria | “Ecco, la schiava di Geova!” Cosa rivela sulla sua fede la risposta di Maria all’angelo Gabriele? Quali altre preziose qualità dimostrò Maria? Maria | Traeva “conclusioni nel suo cuore” Quello che successe a Betleem rafforzò la fede di Maria nelle promesse di Geova. Maria | Sopravvisse alla ‘spada che le trafisse l’anima’ Se stai affrontando un dolore intenso, l’esempio di Maria, madre di Gesù, può aiutarti. Giuseppe | Un buon padre, un capofamiglia esemplare In quali modi Giuseppe protesse la sua famiglia? Perché portò Maria e Gesù in Egitto? Marta | “Ho creduto” In che modo Marta dimostrò una fede straordinaria anche in un momento di grande dolore? Maria Maddalena | “Ho visto il Signore!” A questa donna di grande fede fu concesso il privilegio di trasmettere una bella notizia ad altri. Pietro | Un uomo tormentato da dubbi e paure Il tarlo del dubbio può avere un potere enorme e devastante. Ma Pietro si liberò della paura e dei dubbi che aveva sul seguire Gesù. Pietro | Leale al suo Maestro In che modo fede e lealtà permisero a Pietro di accettare la correzione di Gesù? Pietro | Imparò dal suo Maestro il valore del perdono Cosa insegnò Gesù a Pietro sul perdono? In che modo Gesù dimostrò di averlo perdonato? Timoteo | “Mio figlio diletto e fedele nel Signore” In che modo un timido giovane di nome Timoteo divenne un eccellente sorvegliante cristiano?
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10/1/2021 13:24
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GEREMIA BARUK
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Dio esiste?
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940 di 1371
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10/1/2021 13:27
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GEREMIA BARUK
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La risposta della Bibbia Sì. La Bibbia fornisce solide prove dell’esistenza di Dio. Ci incoraggia a coltivare fede in lui; non ci dice, però, di credere ciecamente a tutto ciò che asseriscono le religioni, ma di usare le nostre “facoltà mentali” e la nostra “intelligenza” (Romani 12:1; 1 Giovanni 5:20, nota in calce). Esaminate i seguenti ragionamenti basati sulla Bibbia. - L’esistenza di un universo ordinato che ospita la vita dimostra che esiste un Creatore. La Bibbia dice: “Naturalmente ogni casa è costruita da qualcuno, ma chi ha costruito ogni cosa è Dio” (Ebrei 3:4). Nonostante sia un ragionamento semplice, molte persone istruite lo trovano convincente. *
- Noi esseri umani abbiamo il desiderio innato di comprendere il significato e lo scopo della vita, desiderio che non si appaga soddisfacendo le proprie necessità fisiche. Questo “bisogno spirituale”, come lo chiama la Bibbia, ci spinge a voler conoscere e adorare Dio (Matteo 5:3; Rivelazione [Apocalisse] 4:11). Il fatto che abbiamo questo bisogno spirituale dimostra non solo che Dio esiste, ma anche che ci ama e vuole che lo conosciamo (Matteo 4:4).
- La Bibbia contiene profezie che si sono avverate nei minimi particolari anche se erano state scritte con secoli di anticipo. Queste profezie sono così accurate e precise che possono venire soltanto da una fonte sovrumana (2 Pietro 1:21).
- Gli scrittori della Bibbia avevano conoscenze scientifiche sconosciute ai loro contemporanei. Ad esempio, nell’antichità molti credevano che la terra fosse sostenuta da un animale, come un elefante, un cinghiale o un bue. La Bibbia invece dice che Dio “tiene sospesa la terra sul nulla” (Giobbe 26:7). Inoltre descrive correttamente la terra dicendo che è una “sfera”, o un “globo” (Isaia 40:22, nota in calce; Nuova Diodati). Secondo molti, la spiegazione più plausibile del fatto che gli scrittori della Bibbia possedevano una conoscenza così avanzata è che avessero ricevuto quelle informazioni da Dio.
- La Bibbia risponde a molte domande profonde. Se non trova risposta a queste domande, una persona potrebbe concludere che Dio non esiste. Alcune di queste domande sono: Se Dio è amorevole e onnipotente, perché il mondo è pieno di sofferenza e malvagità? Come mai la religione esercita spesso un’influenza negativa invece che positiva? (Tito 1:16).
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Ultimo messaggio: 28/Nov/2024 21:07
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“Non avete detto la verità riguardo a me”
Geova poi fece qualcosa per alleviare il dolore di Giobbe. Rivolgendosi a Elifaz, evidentemente il più anziano dei tre falsi confortatori, Geova disse: “La mia ira si è accesa contro di te e i tuoi due amici, perché non avete detto la verità riguardo a me come invece ha fatto il mio servitore Giobbe” (Giobbe 42:7). Riflettiamo su queste parole. Geova stava forse dicendo che tutto quello che i tre uomini avevano detto fosse falso o che ogni parola di Giobbe fosse corretta? Ovviamente no. * C’era comunque una grande differenza tra Giobbe e i suoi accusatori. Giobbe era affranto, tormentato dal dolore e ferito da false accuse; era quindi comprensibile che in alcuni momenti avesse parlato in modo avventato. Elifaz e i suoi due amici, invece, non si trovavano nelle stesse difficili circostanze. Parlarono intenzionalmente e in maniera arrogante, dimostrando di avere una fede debole. Non solo attaccarono un uomo innocente ma, cosa ancora peggiore, presentarono un’immagine distorta di Geova, ritraendolo come un Dio insensibile, addirittura spietato!
Non c’è da meravigliarsi, quindi, se Geova richiese da loro un sacrificio costoso. Dovevano sacrificare sette tori e sette montoni, un sacrificio non da poco. In seguito, infatti, nella Legge mosaica fu stabilito che il sommo sacerdote avrebbe dovuto offrire un toro nel caso in cui avesse peccato e recato la colpa sull’intera nazione (Levitico 4:3). Il toro era l’animale più costoso che si potesse offrire in sacrificio sotto la Legge. Cosa ancora più importante, Geova disse che avrebbe accettato l’offerta degli accusatori di Giobbe solo se lui avesse prima pregato a loro favore (Giobbe 42:8). * Dovette essere davvero confortante per Giobbe vedere che il suo Dio aveva fatto vendetta e che la giustizia di Geova aveva prevalso!
“Giobbe, mio servitore, pregherà per voi” (Giobbe 42:8)
Geova era sicuro che Giobbe avrebbe fatto quello che gli aveva richiesto, e che avrebbe quindi perdonato quegli uomini che lo avevano ferito così profondamente. Infatti Giobbe non deluse suo Padre (Giobbe 42:9). La sua ubbidienza fu la dimostrazione più grande della sua integrità, fu molto più potente di qualunque parola potesse pronunciare. Spianò anche la strada per le più grandi benedizioni della sua vita.