Trading Cafe' (DAX)

Buongiorno a tutti/e,

eccoci di nuovo

future sull'EuroStoxx 50 si muovono poco sotto la parità prima dell'apertura. Alibaba balza in avanti del 7,5% alla Borsa di Hong Kong, dopo la notizia della maximulta da 2,8 miliardi di dollari comunicata sabato dall'Antitrust cinese per abuso di posizione dominante. La decisione dell'Authority era largamente attesa e non ha colpito seriamente i fondamentali del gruppo social fondato da Jack Ma. Il mercato preferisce, almeno per ora, guardare con ottimismo alle prospettive di crescita della società, accantonando i timori di interventi più lesivi delle autorità cinesi di regolamentazione. Le Borse dell'Asia-Pacifico si muovono invece deboli: indice MSCI Asia-Pacific -0,6%, Nikkei -0,7%, Hong Kong -1%, Shanghai-Shenzhen -1,4%, Seul -0,5%, Sensex di Mumbay -2,5%: l'India è travolta da una seconda ondata di covid-19 che sta mettendo in ginocchio il sistema sanitario. I future di Wall Street anticipano un avvio in calo dello 0,3%, dopo i record di settimana scorsa. "La crescita economica statunitense nella seconda metà dell'anno sarà molto forte, così come sarà forte la crescita del mercato del lavoro". Lo ha affermato il presidente della Fed, Jerome Powell, in un'intervista a CBS. Gli analisti prevedono una crescita del 6-7% nel 2021, il ritmo più rapido dagli anni '80. Ma Powell avverte: "uno dei rischi per la ripresa è riaprire le attività troppo presto". Sul tema delicatissimo dei tassi di interesse ha spiegato: "valuteremo un aumento dei tassi di interesse quando la ripresa del mercato del lavoro sarà completa, quando torneremo alla massima occupazione e all'obiettivo di inflazione al 2%. Ci vorrà del tempo prima" che ciò accada. La Fed non deve alzare i tassi di interesse sui timori di un aumento dell'inflazione, "possiamo permetterci di vedere la vera inflazione prima di agire", ha aggiunto il numero uno della Fed. Macrovariabili. Il petrolio, Brent e WTI , sono poco mossi nelle prima battute. Oro in calo dello 0,4% a 1.737 dollari. Dollaro Usa quasi invariato a 1,188. Governativi della zona euro sui livelli di venerdì: Bund a -0,30%, BTP a 0,72%. Titoli sotto la lente Diasorin . La società ha annunciato ieri di aver sottoscritto un accordo per l'acquisizione dell'azienda americana Luminex Corporation per un prezzo in contanti di 37 dollari per azione, pari ad un controvalore di circa 1,8 miliardi di dollari. Asset Management. Goldman Sachs ha ritoccato verso l'alto i target dei principali titoli del settore. Azimut sale a 23,80 euro, resta Neutral. Banca Generali sale a 34,50 euro, resta Buy. Banca Mediolanum sale a 9,70 euro, resta Buy. FinecoBank sale a 15,60 euro, confermato il giudizio Neutral. Leonardo . La Turchia ha congelato la firma di un contratto con il gruppo italiano da oltre 70 milioni di euro per l'acquisto di 10 elicotteri d'addestramento AW169, ha riferito La Repubblica domenica parlando di una ritorsione per le recenti dichiarazioni del premier Mario Draghi. Atlantia . L'offerta per una quota dell'88% di Autostrade per l'Italia presentata dal gruppo spagnolo Acs sarà sul tavolo del cda nei prossimi giorni, secondo il Messaggero di sabato. Campari . Bernstein alza il target da 10 a 10,20 euro. Giudizio Outperform. Al di fuori del paniere principale Danieli . Prevede di raddoppiare i ricavi della divisione che produce acciai speciali entro due anni, ha detto ad Affari&Finanza il presidente Gianpietro Benedetti. Ilpra , gruppo attivo nel settore del packaging di prodotti alimentari, potrebbe muoversi in Borsa. Integrae Sim ha rinforzato il giudizio Buy sul titolo, alzando il target price a 5,4 euro, dai 3,6 euro precedenti.

1. Un caro saluto a tutto il 3D

Ti aspettavo .... Diasorin ....grande bottanazza!!!! ...

Ora vediamo se è inversione o bull trap.

E comunque è vero che non può essere sempre tempo bello ...ma è anche vero che non può piovere sempre .....e qui è piovuto abbondantemente ....anche quando sarebbe dovuto essere sereno.

Un caro abbraccio ....

scopiazzando qua e la 2 righe dal mondo...

...alcuni fatti che vale la pena di commentare, per il solo riflesso che hanno sulle borse (del resto hanno già parlato in troppi): la proposta per una tassazione globale minima da parte degli Americani contrapposta alle limitazioni imposte alle società tecnologiche cinesi, il nuovo piano di infrastrutture di Biden da finanziare con aumenti di tasse, il caso Erdogan-Von der Layen e le opinioni di Draghi sul primo, i limiti imposti a Bruxelles nelle trattative su Alitalia tramite un rafforzamento del "golden power" nelle aziende pubbliche, voluti dal primo ministro e da Giorgetti.

In ordine, Biden cerca di riaffermare il ruolo di guida degli Stati Uniti in politica internazionale tramite una proposta sulla carta rivoluzionaria ma inapplicabile.

Parlare di uno sforzo di armonizzazione fiscale mentre si attaccano i giganti tecnologici cinesi (l' high tech" è l'unico settore in cui gli Stati Uniti ancora vantano un primato nei confronti della Cina, orientata di suo a mettere un freno agli imprenditori, multa ad ad Alibaba da 2,8 miliardi di dollari ) è chiara contraddizione, mentre le mosse dell'amministrazione Biden sono fotocopia delle precedenti poste in essere dalla amministrazione Trump.
La borsa americana tocca ancora nuovi massimi sull'aspettativa che anche il nuovo piano di infrastrutture di Biden trovi consenso politico: si tratta di una misura di tipo keynesiano ovvero improntata a stimolare l'economia attraverso la spesa pubblica, finanziata da un aumento delle tasse su aziende e alti redditi individuali.

Il piano sulle infrastrutture è ancora una fotocopia del precedente steso dall'amministrazione Trump e condito dei soliti temi alla moda, dal motore elettrico alle infrastrutture: con qualche incoerenza, il piano prevede un aumento della tassazione sulle aziende del solare fotovoltaico, che parrebbe una contraddizione con la spinta "verde": ma qui entrano in campo i grandi elettori, a partire dalle società petrolifere, Kamala Harris ha dichiarato in campagna elettorale che l'amministrazione non è contraria alla frattura da scisto o "fracking," per l'estrazione: uno dei disastri ecologici più significativi che la moderna economia stia perpetrando.

Aumentare le tasse negli Stati Uniti è difficile perché in borsa meno di dieci società fanno circa un terzo dell'intero valore del mercato, mentre producono meno di un ventesimo del suo prodotto interno lordo: aumentare la tassazione su queste imprese vuol dire far crollare l'intero settore tecnologico in borsa; un bene per una corretta riallocazione dei capitali verso aziende industriali meno fantasiose ma più solide, ma che troverebbe proprio l'opposizione dei piccoli investitori che in massa si sono affacciati alla borsa americana nei mesi scorsi: gli stessi che beneficerebbero di una perequazione dei coefficienti fiscali a danno delle fasce più ricche, ma che sono abituati da dieci anni a vedere la borsa come un sostituto del lavoro.

Ne è prova la vittoria schiacciante che ha ottenuto Amazon contro i sindacati per giuste rivendicazioni, vittoria ottenuta con grande supporto dei suoi dipendenti, preoccupati soprattutto di mantenere il loro posto di lavoro. Certo non di crearne per i loro figli.

La sintesi: è probabile che i piani di Biden siano fortemente ridimensionati, sia per l'armonizzazione delle politiche fiscali a livello internazionale che per la perequazione dei coefficienti fiscali domestici.

Rischio per la borsa americana, l'enorme ammontare di emissioni di debito pubblico del prossimo mese, trecentosettanta miliardi o poco meno del quattro per cento del pil americano.

In Europa, sintomo del nulla la polemica sulla visita della Von der Leyen a Erdogan.

Immaginatevi al posto di Michel, che è quello che avrebbe potuto fare qualcosa.

Scartando la possibilità di sedersi accanto a Von Der Leyen sul sofà (sarebbe stato come mettersi in posizione di ulteriore subalternità) e di chiedere una poltrona aggiuntiva (che non sarebbe certamente stata fornita, con ulteriore umiliazione) restava solo la scelta tra restare in quelle condizioni o andarsene."

Draghi si accorge dunque che Erdogan "è un dittatore". L'Europa chiuso un occhio anche due al tempo del finto colpo di stato di qualche anno fa, quando Draghi era alla Bce: nessun provvedimento fu preso, neanche proposto perché la Turchia vale quindici miliardi di esportazioni all'anno per l'Italia e forse il doppio per la Germania: se il principio è quello di salvaguardare il commercio internazionale sopra la democrazia, non è il caso ora di scandalizzarsi per una questione di poltrone e sofà.

Diversa invece la questione su Alitalia e sul potere di veto, "il golden power", che a differenza della "golden share" permette di esercitare potere di blocco anche senza avere partecipazioni, imposti dal governo sulle scalate estere. Per le società private non di interesse nazionale il problema non si pone, per le altre non c'è la fila, se la Cassa Depositi e Prestiti continua a caricarsi di quote per alleggerire lo stato dal peso di aziende molto indebitate il bilancio di CdP non è consolidato nei debiti del tesoro.

Quotando: claudio143 - Post #69643 - 19/Mar/2021 08:44

...@...2A

Ciao Claudio,

una tua view riguardo telecom ?

Quotando: g3kk0 - Post #69853 - 12/Apr/2021 09:03

Quotando: claudio143 - Post #69643 - 19/Mar/2021 08:44

...@...2A

Ciao Claudio,

una tua view riguardo telecom ?

Bello se andasse a 0,415/42 per poi risalire velocemente, grafico interessante.