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Unicredit, Goldman Sachs alza il prezzo obiettivo a 20 euro. Il titolo rende il 15% dice Elena Dal Maso

Piazza Affari sale in scia ai future di Wall Street in attesa della Fed

Restano in secondo piano i timori per la variante Omicron che per l'Oms pone un rischio "molto elevato" a livello globale. Oggi inizia la riunione del Fomc. Tognoli (Integrae Sim): è possibile che la Fed possa decidere di raddoppiare o triplicare la velocità del tapering, tagliando gli acquisti di 30/45 miliardi di dollari al mese (dai 15 miliardi attuali), terminando il processo nei primi mesi del 2022. Attesi tassi in rialzo all'asta del nuovo Btp a 3 anni dicembre 2024 | Dollaro in rialzo sull'euro con Fed falco. Boom di Carige | Borse Ue attese in rialzo anche se restano i timori per Omicron. Focus sulla Fed

di Francesca Gerosa

GRAZIE DUCACONTE BALABAM

Il capitolo M&A riemerge, ma sono poche le novità, secondo Mediobanca Securities. Il Consiglio Nazionale Fabi, tenutosi ieri, è stata l'occasione per riaprire il confronto sul risiko bancario da parte dei ceo dei principali gruppi italiani. Giuseppe Castagna, amministratore delegato di Banco Bpm (+0,92% a 2,62 euro oggi il titolo in borsa), ha detto che il consolidamento nazionale potrebbe avvenire in 12-18 mesi e non ha trascurato la possibilità di riavviare i colloqui con Bper Banca (+1,77% a 1,76 euro) o Mps (+0,57% a 0,91 euro), in questo caso dopo il risanamento.

Ha ribadito che Banco Bpm vorrebbe creare la terza banca più grande del paese e sul possibile interesse da parte di Unicredit (+1% a 2,625 euro) ha detto che valuteranno qualsiasi offerta, ma anche che continuano a lavorare sul business plan. Il tutto mentre Credit Agricole (Giampiero Maioli, amministratore delegato di Credit Agricole Italia, ha escluso operazioni di M&A in questa fase, dopo l'acquisizione di Creval e Friuladria) e Bper Banca potrebbero essere in trattative con il Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd) per Banca Carige (sospesa con un +18,5% teorico).

Inoltre, Carlo Cimbri, ceo di Unipol (-0,09% a 4,68 euro), che possiede il 19% circa di Bper Banca e il 9% della Banca Popolare di Sondrio (+1,38% a 3,53 euro), ha detto che il futuro della popolare, prossima a trasformarsi in Spa, è nelle sue mani. Unipol è disposta a sostenere il management su base standalone, ma se la banca è interessata all'M&A, Unipol pensa che Bper Banca possa essere una buona soluzione. Naturalmente Bper Banca può prendere parte al processo di consolidamento se conveniente agli azionisti.

Quanto a Mps, MF-Milano Finanza ha riferito che lo stop alla privatizzazione è solo temporaneo. Il ceo di Unicredit, Andrea Orcel, ha riferito che vuole che Mps abbia successo perché è a beneficio di tutti e che Unicredit cercherà di aiutare nei limiti la banca. Il Tesoro italiano intende riavviare il processo di privatizzazione nel primo semestre 2022 e Unicredit potrebbe, di nuovo, essere il candidato per un'integrazione. Questa volta, però, la banca sarebbe coinvolta in un carveout di più piccole dimensioni (50 miliardi di euro di asset menzionati) con il coinvolgimento di altri attori come Banco Bpm e Bper Banca- Unipol.

"Crediamo che la notizia nuova sia che Banco Bpm potrebbe lasciare una porta aperta a Mps una volta ripulita", ha sottolineato in una nota di oggi Mediobanca Securities (è advisor finanziario di Banca Monte dei Paschi di Siena per valutare le opzioni strategiche a disposizione della banca) secondo la quale, invece, l'interesse di Banco Bpm per Bper Banca e la creazione della terza banca più grande del paese e anche il ruolo principale di Unipol nel consolidamento bancario "sono abbastanza noti". Quest'ultimo "potrebbe portare uno sconto governance a Bper Banca, in quanto le condizioni per un deal accrescitivo con la Popolare di Sondrio non sono semplici in questa fase".

Infine, ricorda Mediobanca, il management di Unicredit, durante la presentazione del piano strategico al 2024, ha già specificato che il ritorno di capitale è prioritario rispetto all'M&A e che il capitale in eccesso serve a finanziare operazioni che accelerano la crescita della banca e rafforzano i franchise locali. " Unicredit è una delle nostre migliori scelte tra le banche europee e siamo long nel nostro portafoglio FIG long/short di dicembre. Con il piano l'istituto punta a una remunerazione media annua degli azionisti di quasi il 20%, ai vertici del settore, nonostante la valutazione la collochi tra gli ultimi. Prevediamo che il forte re-rating continui e manteniamo il target price sul titolo a 16,5 euro", ha concluso Mediobanca. (riproduzione riservata)

e vai sù porcamadonna

NIENTE DA FARE !! IL PARCO PRENDE BENEFICIO PER NATALE..

MALEDIZIONE

VACCINATEVI O VI CROLLA TUTTO IL RISPARMIO

Sukka Barbùn

Allo stato attuale lo scenario di breve della banca di Piazza Gae Aulenti rileva una decisa salita con obiettivo individuato a 14.

In caso di momentanea correzione fisiologica il target più immediato è visto a quota 12.

Le attese sono tuttavia per un innalzamento della curva fino al top 16.

DOMATTINA DEFENDI SARA' COSTRETTO AD ANDARE LONG DI STRATEGIA FIUCIARihihihihih