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Referendum Costituzionale: Votare Sì O No? (FTSEMIB)

- 01/11/2016 18:52
toni71 N° messaggi: 6 - Iscritto da: 16/9/2016
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Il referendum costituzionale si terrà il 4 dicembre per confermare o respingere la cosiddetta riforma Renzi-Boschi. Sarebbe interessante poter confrontarci sulle tematiche del referendum, discutere degli eventuali impatti sul mercato finanziario e capire le ragioni del Sì e del No.



Lista Commenti
2429 Commenti
1     ... 
1 di 2429 - 01/11/2016 20:18
periana N° messaggi: 797 - Iscritto da: 14/12/2013
nessuna ragione con questi signori per me è no
2 di 2429 - 01/11/2016 20:35
Mattti N° messaggi: 1195 - Iscritto da: 07/3/2016
Si
3 di 2429 - 02/11/2016 04:53
stefan76 N° messaggi: 24 - Iscritto da: 20/12/2015
Su cosa si vota ora

La riforma prevede, in sintesi, la fine del bicameralismo perfetto, l'elettività dei senatori, l'eliminazione della figura del senatore a vita, nuove regole per l'elezione del capo dello Stato, un nuovo processo di approvazione delle leggi, le competenze di Stato e regioni, l'abrogazione delle province e del Cnel e alcune novità in materia di referendum.

Nello specifico gli italiani dovranno dire sì o no alle seguenti principali modifiche: diminuzione, da 315 a 100 del numero dei senatori (che saranno eletti durante le elezioni regionali tra i candidati consiglieri), fiducia al governo solo da parte della Camera, fine della possibilità da parte del Senato di presentare emendamenti alle leggi che non sono di sua diretta competenza con il risultato che l'iter che porta all'approvazione o alla bocciatura sarà molto più rapido.

Il referendum riguarderà inoltre la modifica del Titolo V della Costituzione che prevede che sia lo Stato a delimitare la sua competenza esclusiva, l'aumento dei poteri della Corte Costituzionale, che potrà intervenire, sempre su richiesta, con un giudizio preventivo sulle leggi che regolano elezioni di Camera e Senato, l'abrogazione del Cnel (Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro) e l'abbassamento del quorum per il referendum abrogativo qualora i promotori riescano a raccogliere almeno 800mila firme.

Al momento i cittadini saranno chiamati a esprimere un sì o un no a tutto il tiesto della riforma. Quindi si accetta tutto o si respinge tutto.

L'errore sta proprio qua!!!

Chi è d'accordo su tutto ovviamente metterà un si, chi non è d'accordo su nessun punto ovviamente metterà no. Però chi è d'accordo solo su alcuni punti?
Ah...politici.... ci vogliono contadini!!!!
4 di 2429 - 02/11/2016 07:09
simosemo1978 N° messaggi: 21861 - Iscritto da: 24/1/2012
Quotando: mattti - Post #2 - 01/Nov/2016 19:35Si


E il motivo quale sarebbe?
5 di 2429 - 02/11/2016 08:25
peppedj N° messaggi: 18145 - Iscritto da: 27/9/2007
Votare no x forza
6 di 2429 - 02/11/2016 09:13
ilcapitano N° messaggi: 33970 - Iscritto da: 04/5/2010
Il nostro è il Paese più spaccato del mondo, e questo spaccamento spacca!

Come non bastasse ci tocca ogni giorno assistere al "voglio comandare io"
di qualsivoglia politico, che non ha nessun ritegno nel usare le nostre divisioni
per i propri scopi.

Questo referendum ha solo lo scopo di spaccare per l'ennesima volta le menti italiane,
per permettere a qualcuno di tornare a contare, tutto il resto non conta niente, cioè noi.

Al referendum si vota sì, senza se e senza ma, se non altro per ribadire che a comandare
deve essere chi governa, nel bene e nel male.
7 di 2429 - 02/11/2016 09:19
simosemo1978 N° messaggi: 21861 - Iscritto da: 24/1/2012
Giovanni in castigo dietro alla lavagna
8 di 2429 - 02/11/2016 09:26
ilcapitano N° messaggi: 33970 - Iscritto da: 04/5/2010
Quotando: simosemo1978 - Post #7 - 02/Nov/2016 08:19Giovanni in castigo dietro alla lavagna



Fino a un paio di anni fa seguivo in TV tutte le trasmissioni di carattere politico,
ora non ce la faccio manco un minuto a sentire le puttanate che si scambiano
ferventi signori che parlano a nostro nome.

Bisogna aprire gli occhi: i politici vogliono solo comandarci, e pure a pagamento!

Quello che si vuole confermare col referendum è un insieme di norme condiviso
da tutta la politica, il problema è che non tutti sono stati protagonisti nel redigerle.
9 di 2429 - 02/11/2016 09:26
Ricleone1086 N° messaggi: 4455 - Iscritto da: 21/1/2014
Quotando: simosemo1978 - Post #4 - 02/Nov/2016 06:09
Quotando: mattti - Post #2 - 01/Nov/2016 19:35Si

E il motivo quale sarebbe?

Solo per il fatto che voti No tu per me sarebbe già un buon motivo, senza offesa eh... Penso che ognuno di noi si sia fatta una propria idea sui vari utenti che circolano nei forum e tu sei uno di quelli pieno di demagogia e con idee estremamente "estremiste" e l'Italia in questo momento non ha bisogno ne di demagogia e neanche di estremisti, siano essi di destra, di sinistra o populisti qualsivoglia. Viva l'Italia!!!
10 di 2429 - 02/11/2016 11:18
toni71 N° messaggi: 6 - Iscritto da: 16/9/2016

Quotando: stefan76 - Post #3 - 02/Nov/2016 03:53Su cosa si vota ora

La riforma prevede, in sintesi, la fine del bicameralismo perfetto, l'elettività dei senatori, l'eliminazione della figura del senatore a vita, nuove regole per l'elezione del capo dello Stato, un nuovo processo di approvazione delle leggi, le competenze di Stato e regioni, l'abrogazione delle province e del Cnel e alcune novità in materia di referendum.

Nello specifico gli italiani dovranno dire sì o no alle seguenti principali modifiche: diminuzione, da 315 a 100 del numero dei senatori (che saranno eletti durante le elezioni regionali tra i candidati consiglieri), fiducia al governo solo da parte della Camera, fine della possibilità da parte del Senato di presentare emendamenti alle leggi che non sono di sua diretta competenza con il risultato che l'iter che porta all'approvazione o alla bocciatura sarà molto più rapido.

Il referendum riguarderà inoltre la modifica del Titolo V della Costituzione che prevede che sia lo Stato a delimitare la sua competenza esclusiva, l'aumento dei poteri della Corte Costituzionale, che potrà intervenire, sempre su richiesta, con un giudizio preventivo sulle leggi che regolano elezioni di Camera e Senato, l'abrogazione del Cnel (Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro) e l'abbassamento del quorum per il referendum abrogativo qualora i promotori riescano a raccogliere almeno 800mila firme.

Al momento i cittadini saranno chiamati a esprimere un sì o un no a tutto il tiesto della riforma. Quindi si accetta tutto o si respinge tutto.

L'errore sta proprio qua!!!

Chi è d'accordo su tutto ovviamente metterà un si, chi non è d'accordo su nessun punto ovviamente metterà no. Però chi è d'accordo solo su alcuni punti?

Ah...politici.... ci vogliono contadini!!!!



Concordo, era stato proposto uno spacchettamento del quesito referendario ma la proposta è poi stata bocciata dalla Cassazione (se non sbaglio), per evitare un eventuale risultato a "macchia di leopardo".

A questo punto penso bisogna probabilmente valutare se tutto sommato ci sono più pro che contro e cosa può essere migliorato tramite leggi ordinarie.

11 di 2429 - 02/11/2016 11:55
ottimismo N° messaggi: 255 - Iscritto da: 20/11/2014
Questa è una legge discussa e approvata dal parlamento dopo lunghe diatribe parlamentari e vai e vieni dai due rami del parlamento .

Chi è contento di come son andate le cose questi anni dovrebbe votare no e chi non lo è dovrebbe votare si. Io spero che l'amministrazione possa diventare più efficiente e meno costosa e voterò si.
12 di 2429 - 02/11/2016 12:23
ilcapitano N° messaggi: 33970 - Iscritto da: 04/5/2010
Se qualcuno non trova un motivo per votare sì, allora glielo do io:

1) fare un dispetto a D'Alema.
2) fare un dispetto a Brunetta.
3) fare un dispetto a Salvini.
4) fare un dispetto a Grillo, che attraverso degli eletti fantoccio, e quattro
smanettoni sulla rete, riesce a prendere per il culo tutta l'Italia.

Votiamo per la soddisfazione di vederli morti di rabbia, è già qualcosa.
13 di 2429 - 02/11/2016 13:00
lukbrg N° messaggi: 371 - Iscritto da: 08/2/2012
Voterò sicuramente SI
14 di 2429 - 02/11/2016 13:01
lukbrg N° messaggi: 371 - Iscritto da: 08/2/2012
Vi giro dieci motivi x votare "SI" al prossimo Referendum: 1.Bicameralismo addio Con l’abolizione dell’anacronistico bicameralismo paritario si supera il meccanismo della «navetta» delle leggi tra Camera e Senato che ha fin qui generato molti ritardi e sovrapposizioni. È un vero salto di qualità anche se i regolamenti di Camera e Senato dovranno necessariamente essere modificati per attuare il dettato costituzionale. 2 Una sola fiducia Soltanto la Camera concede la fiducia al governo. Si instaura così un rapporto fiduciario unicamente tra Camera e governo perché il Senato svolge un’altra funzione, ovvero quella di camera di compensazione tra Stato e Regioni. 3 Riduzione costi Diminuiscono notevolmente i costi della politica. Cala il numero dei parlamentari, con la riduzione dei senatori da 315 a 100, con forti risparmi sulle indennità attualmente corrisposte. Sparisce del tutto il Consiglio nazionale per l’economia e il lavoro (Cnel). 4 Più democrazia diretta Aumentano gli strumenti per l’esercizio della democrazia diretta. La riforma introduce il referendum propositivo e modifica il meccanismo del quorum di validità per quello abrogativo che diventa «mobile» dovendo tener conto dell’andamento storico dell’astensionismo. 5 Legge elettorale Ad ottobre non si vota per l’Italicum. La nuova legge elettorale, con il suo premio di maggioranza, non configura un’anomala concentrazione di poteri. Il premio di maggioranza alla lista, e non alla coalizione, semmai evita il formarsi di raggruppamenti eterogenei che poco si conciliano con l’esercizio del governo efficiente del Paese. 6 Riduzione dei decreti Nella riforma è prevista una limitazione del ricorso ai decreti legge. Un po’ tutti i governi ne hanno abusato, con la giustificazione della necessità e dell’urgenza dei provvedimenti. 7 Stato centrale più forte Le materie strategiche — tra le quali i trasporti e l’energia — tornano alla competenza legislativa dello Stato. Le Regioni, nel disegno originale, erano nate come enti amministratori. E ora dopo una lunga sperimentazione sarebbe da chiedersi se, in questi anni, abbiano svolto per il meglio la funzione legislativa. 8 Stop liti davanti alla corte Vi sarà una notevole riduzione del contenzioso Stato-Regioni davanti alla Corte costituzionale, che è stato acuito a seguito della riforma del Titolo V varata nel 2001. Il nuovo Senato ha infatti, come si diceva, la funzione di camera di compensazione tra Stato centrale e Regioni. 9 Pesi e contrappesi La vittoria del Sì non apre la strada ad alcuna deriva autoritaria. La Costituzione del ’48 è costruita soprattutto sui pesi e sui contrappesi perché in quel contesto storico prevalse il tema della riflessione più che quello della decisione perché, dopo il fascismo e con la guerra fredda alle porte, si temeva che il Paese potesse degenerare verso forme di autoritarismo. Oggi quel contesto storico è lontano. 10 Un governo che decide La vittoria del Sì rafforza l’idea di una democrazia partecipativa e di un governo che decide.
16 di 2429 - 02/11/2016 13:04
lino32 N° messaggi: 395 - Iscritto da: 07/7/2013
Votare NO
17 di 2429 - 02/11/2016 13:07
leo115 N° messaggi: 2539 - Iscritto da: 23/10/2014
Ma non diciamo cazzate...
18 di 2429 - 02/11/2016 13:09
leo115 N° messaggi: 2539 - Iscritto da: 23/10/2014
Voi che votate no siete gli stessi che poi si lamentano di questo paese... popolo di pecoroni bisogna studiareee
19 di 2429 - 02/11/2016 13:14
zilart2 N° messaggi: 9070 - Iscritto da: 01/4/2012
Quotando: ottimismo - Post #11 - 02/Nov/2016 10:55Questa è una legge discussa e approvata dal parlamento dopo lunghe diatribe parlamentari e vai e vieni dai due rami del parlamento . Chi è contento di come son andate le cose questi anni dovrebbe votare no e chi non lo è dovrebbe votare si. Io spero che l'amministrazione possa diventare più efficiente e meno costosa e voterò si.

Ottimista
20 di 2429 - 02/11/2016 13:23
zilart2 N° messaggi: 9070 - Iscritto da: 01/4/2012
Quotando: ricleone1086 - Post #9 - 02/Nov/2016 08:26
Quotando: simosemo1978 - Post #4 - 02/Nov/2016 06:09
Quotando: mattti - Post #2 - 01/Nov/2016 19:35Si

E il motivo quale sarebbe?

Solo per il fatto che voti No tu per me sarebbe già un buon motivo, senza offesa eh... Penso che ognuno di noi si sia fatta una propria idea sui vari utenti che circolano nei forum e tu sei uno di quelli pieno di demagogia e con idee estremamente "estremiste" e l'Italia in questo momento non ha bisogno ne di demagogia e neanche di estremisti, siano essi di destra, di sinistra o populisti qualsivoglia. Viva l'Italia!!!

Ben detto ricle, se continuiamo col dire Italia è un paese fallito e rimarrà fallito, sicuro non migliorerà, perché chi lo dice è colui che si lascia andare alla deriva. Il primo passo per migliorare le cose è pensare il bene.
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