Colano a picco le azioni
GameStop (GME) al Nyse (-3,4%), dopo la perdita di ieri attorno al 15%. GameStop ha probabilmente un orizzonte temporale di non più di cinque anni, secondo quanto dichiarato dagli analisti
Wedbush Michael Pachter e Nick McKay. Nonostante, infatti, la società che rivende
videogiochi sia ricca di liquidità, i conti trimestrali mostrano un forte calo delle vendite nel periodo festivo con una settimana in più e tendenze del settore modestamente positive. Ma la spietata concorrenza dei siti online mette in forte dubbio il futuro della società.
I CONTI TRIMESTRALI
In realtà, leggendo bene i conti
GameStop ha registrato il suo primo profitto annuale da anni a questa parte grazie a misure di riduzione dei costi come la chiusura di negozi e i licenziamenti, ma per gli analisti non si potrà continuare a tagliare le spese abbastanza velocemente da arginare la crescita delle perdite finché le entrate continueranno a diminuire bruscamente. L’utile per azione del quarto trimestre si è attestato a 22 cent, mancando le stime di Wall Street, che indicavano un
Eps di almeno 28 centesimi.
LA CONCORRENZA IMBATTIBILE
Il vero problema per GameStop non è il costo del lavoro, dicono gli analisti, nonostante la società continui con la politica dei licenziamenti, ma è il modello di business messo sempre più in crisi dall’e-commerce e dalla ridotta capacità di spesa dei consumatori.