Seri Industrial (SERI)

- Modificato il 18/4/2024 09:52
GIOLA N° messaggi: 30151 - Iscritto da: 03/9/2014
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MODERATO JOHN GRUVIERA (Utente disabilitato) N° messaggi: 3537 - Iscritto da: 31/7/2020
502 di 739 - 14/7/2023 17:13
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
Ripercorrendo la storia operativa di KrEnergy Spa (d’ora in poi KRE), si noterà chiaramente come essa rispecchi pienamente le caratteristiche della natural shell.

La società è stata fondata nel 1991 con la denominazione di PCU Italia Srl. Nel corso degli anni la denominazione è mutata più volte: nel 2001 è stata modificata in CardNet Group Spa, per poi essere nuovamente variata nel 2004, come Kaitech Spa, e nel 2008, dove in seguito alla fusione per incorporazione di Eurinvest Energia Srl, è stata assunta la denominazione sociale K.R. Energy Spa o in forma abbreviata K.R.E. Spa. KRE è una holding di partecipazioni che svolge attività prevalentemente finanziaria, di controllo e di marketing strategico per le società facenti parte del proprio Gruppo, le cui azioni sono negoziate sul MTA dal febbraio 2001. È doveroso segnalare che a decorrere dal mese di dicembre 2007 la società, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 114, comma 5, del TUF e secondo le modalità di cui all’articolo 66 del Regolamento Emittenti, è stata inserita nella black list della Consob
503 di 739 - 14/7/2023 17:15
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
La Figura di Matteo Messina Denaro tra Banche e Bancarelle...indaga l'Anti Mafia.
di Giancarlo Falconi

Per chi legge le carte dei mercati finanziari, lo schema dei commissariamenti, le figure delle varie Bcc, venire a conoscenza di un'indagine dell'Anti Mafia di Firenze, tra i vari rapporti di costruttori edili, in questo caso Andrea Bulgarelli e un presunto buco da oltre 60 milioni di euro, una banca, Unicredit, nella figura del suo vice presidente, Fabrizio Pelenzona,( che dichiara di essere estraneo alla vicenda mentre l'Istituto di credito esprime massima fiducia nei suoi rappresentanti indagati) altri due uomini Unicredit, Fossati e Cataldo, ( anche loro estranei e sorpresi), la figura del boss dei boss, Matteo Messina Denaro, tutto rientrerebbe in una schema logico.
Ma deve diventare il giusto quotidiano.
L'assuefazione rischia di essere scambiata per norma e legge di vita.
Bisogna scandalizzarsi, sempre.
La Politica in questa indagine di Firenze?
La politica è presente in tante ore di registrazioni in cui l'imprenditore vanta diverse coperture romane.
Gli imprenditori Palenzona e Tumbiolo avrebbero avuto, secondo la Procura, rapporti stretti con una persona riconducibbile a Matteo Messina Denaro, Giovanni Savalle, su cui indagano a ritmo serrato i carabinieri del Ros.
A Teramo?
Tutto tace.
Nessun processo Tercas mentre la storia ci potrebbe ricondurre allo stesso Matteo Messina Denaro.
Si parte dal 2005.

Esiste una società la Kaitech.
La magistratura aveva analizzato i fondi dell’azienda per via della presunta presenta di Vito Ciancimino, che avrebbe investito quasi 2 milioni di euro.
Camilleri ( ex sindaco di Palermo per 22 giorni poi dimissionario, morto di recente nel Aprile 2013), proprietario di Kaitech e amico di Ciancimino, uscì indenne dall’inchiesta della Procura e con una fusione con la Eurinvest Energia, diede vita alla società KR Energy.
Era il 2007 e tutto sembrava roseo grazie alla presenza di notevoli garanzie bancarie.

Intesa San Paolo e Deutsche Bank.
Miccichè e De Bustis.



Nel 2008 nasceva la Kr Energy la cui controllante, Eurinvest Finanza Stabile aveva una quota del 69%, attraverso due imprenditori dal lungo curriculum, Gaetano Tedeschi e Gilberto Gabrielli.

Il paragrafo delle Holding Lussemburghesi mi ricorda la storia di Gavioli ex Ad della Teramo Ambiente, a suo tempo arrestati.
Gaetano Tedeschi per i suoi conti si avvaleva di una holding lussemburghese che curava quasi tutte le sue operazioni.

Stessa cosa per Camilleri.

Occhio al prossimo passaggio.
La società veicolo che era entrata in Kr Energy era la EnCap srl
.
Dietro alla Encap srl si segnala, tra l’altro, la Ag Real Finance che aveva come Amministratore Unico un ex dirigente Tercas.
Lo stesso dirigente Tercas, fu nominato Amministratore delegato di Kr Energy.
Oggi cessato.

504 di 739 - 14/7/2023 17:19
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
il Collegio Sindacale della Società Fabio Petruzzella, quale ex Presidente del Collegio Sindacale
BILANCIO SERI INDUSTRIAL SPA
Riciclaggio, FABIO Petruzzella resta in carcere,

PALERMO – Il commercialista palermitano Fabio Petruzzella, detenuto con le accuse di riciclaggio, resta in carcere. A deciderlo è stato il tribunale del Riesame accogliendo l’istanza della Procura di Palermo
Al professionista, per un capo di imputazione, sono stati riconosciuti i domiciliari, ma per l’accusa principale è stata confermata la custodia cautelare in carcere, perciò Petruzzella non lascerà l’istituto di pena. Il commercialista è stato arrestato insieme a Francesco Zummo, 90enne imprenditore di Palermo plurindagato e socio dell’ex sindaco mafioso Vito Ciancimino, anche lui accusato di di riciclaggio aggravato dalla transnazionalità.
MODERATO JOHN GRUVIERA (Utente disabilitato) N° messaggi: 3537 - Iscritto da: 31/7/2020
506 di 739 - 18/7/2023 09:51
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
Si precisa che la Repiombo S.r.l è stata oggetto, nel corso del 2021, di una visita ispettiva ordinaria da parte dell’ARPAC finalizzata al monitoraggio delle condizioni stabilite dal decreto A.I.A.; nel corso dell’ispezione è emerso, rispetto alle acque di falda, un lieve superamento delle soglie di concentrazione soglia di contaminazione (CSC) in relazione ad alcuni analiti. La Provincia ha avviato un procedimento volto all’accertamento dell’infrazione, allo stato non ancora concluso. Nel frattempo, la Repiombo S.r.l. ha adottato tutte le misure di prevenzione e precauzione contemplate dalla normativa di riferimento, ivi incluso un sistema di Pump & Stock – più di recente sostituito da un sistema di Pump & Treat – per il monitoraggio delle acque di falda, con l’approvazione della stessa ARPAC. Ad eccezione della precisazione che precede non sussistono ulteriori casi di non conformità a leggi e regolamenti durante il periodo di rendicontazione.
507 di 739 - 18/7/2023 09:52
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
i rapporti tra Repiombo e Ecopiombo sono fermi perché legati al decreto di revoca del finanziamento.
La Ecopiombo ha chiesto al tribunale di avellino la nomina di un ATP che ha depositato una perizia giurata che destituisce la relazione di europrogetti e finanza che ha determinato l'invio di decreto di revoca.
Per quanto riguarda gli ex dipendenti, tutti lo hanno denunciato all'ispettorato del lavoro per TFR e crediti residui e stavano aspettando i titoli esecutivi al fine di preparare l'istanza di fallimento per Ecopiombo.
La Repiombo era intervenuta in tal senso per congelare le procedure con la promessa di chiudere al più presto con il Manco ed evitare di complicare ulteriormente i processi di cessione d'azienda.
Attualmente il lotto n°9 ( Sam-Nuova Sam-Ecopiombo ) è senza acqua e senza corrente elettrica
Ho parlato con il Sindaco per quanto riguarda l' AIA Ecopiombo e mi ha detto che il Comune di Calitri ha dato parere negativo in conferenza dei servizi e la relazione e stata redatta è firmata direttamente da lui alla luce dei fatti e circostanze in suo possesso, anche perché lui in prima persona quando era socio di un ristorante che effettuava il servizio mensa per la FAI srl è stato anche lui truffato ed avanza ancora dei soldi.
508 di 739 - 18/7/2023 09:54
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
Fallimento n.8 /2019 Brandoni srl - Fallimento 68/2017 Allmetek srl in Liquidazione - 2023 Finvanvitelli - Concordato 16/2019 e Fallimento 42/2022 La Ital Pastica srl in Liquidazione
ALCUNE DELLE SOCIETà GESTITE da VITTORIO CIVITILLO ORMAI NON SONO REPERIBILI AL FISCO

Il sottoscritto, nell'impossibilità di effettuare la notifica ai sotto ...
http://albopiedimontematese.asmenet.it › download
CARTELLE EQUITALIA 2015 -- invio di cartelle esattoriali
36 02820140030729326000 CONSORZIO HOTEL RESIDENCE DUCA D’ARAGONA
81 02820140030622473000 CO. SE. SRL
85 02820140033859075001 CONSORZIO STABILE C.I.A.P

Il sottoscritto, nell'impossibilità di effettuare la notifica ai sotto ...
http://albopiedimontematese.asmenet.it › download
PDF 25 ott 2011 — 02820110030585433000 PERIPLAST DI SERIHG SRL &. C.SAS

SF SRL PIEDIMONTE MATESE Il sottoscritto, nell'impossibilità di effettuare la notifica ai sotto ...
asmenet.it http://albopiedimontematese.asmenet.it › downl...
PDF 25 ott 2011 — 02820110030642243000 S.F. SRL. PIAZZA DE BENEDECTIS. CASA COMUNALE DI Piedimonte Matese. N° ELENCO: 0208028201100041. 60845358094-3.


STARDUST SRL P.IVA 02914750613 via SANNITICA - 81016 - PIEDIMONTE MATESE Stardust S.r.l. VITTORIO CIVITILLO
Vice Presidente del Consiglio di Amministratore

28 MAGGIO 2015 CARTELLE EQUITALIA 42 02820140030712241000 STARDUST srl
509 di 739 - 18/7/2023 09:56
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
EY S.p.A. Via Lombardia, 31 00187 Roma
Relazione di revisione contabile limitata sul bilancio consolidato semestrale
Agli Azionisti della Seri Industrial S.p.A.

Portata della revisione contabile limitata Il nostro lavoro è stato svolto secondo i criteri per la revisione contabile limitata raccomandati dalla Consob con Delibera n. 10867 del 31 luglio 1997.
La revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale consiste nell’effettuare colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile degli aspetti finanziari e contabili, analisi di bilancio ed altre procedure di revisione contabile limitata. La portata di una revisione contabile limitata è sostanzialmente inferiore rispetto a quella di una revisione contabile completa svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di una revisione contabile completa. Pertanto, non esprimiamo un giudizio sul bilancio consolidato semestrale.
Roma, 29 settembre 2020
EY S.p.A.
Alessandro Fischetti (Revisore Legale)
510 di 739 - 18/7/2023 09:58
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
la Società di Revisione BDO ITALIA SPA NON HA Certificato i Bilanci 2017 / 2018 delle Società di cui aveva regolare Contratto ( Società Gestite dai Fratelli Vittorio e Andrea Civitillo )

VERBALE DI ASSEMBLEA ORDINARIA REPUBBLICA ITALIANA L'anno duemiladiciannove il giorno trentuno del mese di luglio 31 luglio 2019

Il Presidente dichiara aperta la discussione sul primo punto __ all’Ordine del Giorno. A questo punto il Presidente rende edotta l'assemblea che __l'ing. Civitillo Vittorio nella sua qualità di Amministratore _ Unico del socio "INDUSTRIAL S.P.A." ha presentato una richiesta di intervento da riportare nel verbale; detta richiesta ___ viene letta dal Presidente e qui di seguito integralmente riportata: "Mi preme evidenziare che la società di revisione ha condotto le sua attività, a nostro giudizio, in assoluta difformità rispetto alle previsioni del D.lgs 39/2010, come successiva- __ mente aggiornato, e dei principi internazionali di revisione __ ISA Italia.
Nel riservarci ogni azioni conseguente per i danni subiti e subendi, invito e diffido, per quanto sopra, il consiglio di amministrazione a non riconoscere alcun compenso aggiuntivo alla società di revisione, promuovendo, invece, tutte le azioni necessarie a tutelare la Emittente e i suoi stakeholders.

VERBALE DI ASSEMBLEA ORDINARIA REPUBBLICA ITALIANA L'anno duemiladiciannove il giorno tre del mese di dicembre 3 dicembre 2019
l'assemblea ordinaria della società "SERI INDUSTRIAL S.P.A.", per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno: 1. Revoca per giusta causa dell'incarico di revisione legale dei conti, assegnato a BDO Italia S.p.A.; 2. Conferimento dell'incarico di revisione legale dei conti a EY S.p.A. per il periodo 2019-2027 e determinazione del relativo compenso;

110 ) Durante l’Assembrea Soci Seri Industrial spa il sig. Vittorio Civitillo ha chiesto di Rescindere i Vari Contratti con la Società BDO ITALIA SPA – Il Socio di Meggioranza INDUSTRIAL SPA Amministrata da Vittorio Civitillo Ha Votato per la Revoca Dei Contratti

111 ) Causa Civile BDO ITALIA SPA / Società di Vittorio Civitillo - Sentenza 3269-2022 =
18 Ottobre 2022 Tribunale di Milano CdA
di prime cure non ne fa menzione nella sentenza, che C****I srl si è costituita in data 2 Marzo 2021 quale socio unico della estinta società Sei Industrial s.p.a, originaria debitrice/ingiunta ed opponente e cancellatasi dal registro delle imprese nelle more del giudizio di primo grado. Sei Industrial s.p.a, ora C****I ha impugnato la sentenza per i seguenti motivi: 1. errata e/o omessa valutazione delle eccezioni sollevate da Sei Industrial 2. errata e/o omessa valutazione della documentazione offerta dalle parti Giova premettere una sintetica ricostruzione dei fatti di causa. Bdo otteneva

e Sentenza n. 7490/2022 pubbl. il 29/09/2022 RG n. 56347/2019 TRIBUNALE ORDINARIO di MILANO ( SERI INDUSTRIAL S.P.A. C.F. 01008580993 con il patrocinio dell’avv. DI MATTEO ERMELINDA (DMTRLN73D51G596M) PIAZZA ROMA, 19 81016 PIEDIMONTE MATESE; , elettivamente domiciliato in presso il difensore.
511 di 739 - 18/7/2023 10:02
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
LAVORO. VENERDI’ SIT IN DEI LAVORATORI DELLA FIB SUD IN PREFETTURA
1 Gennaio 2020 Di LA REDAZIONE

Sarà un inizio dell’anno amaro per i 27 lavoratori della Fib sud di Nusco. Dal 1 gennaio 2020 la proprietà della Fib sud ha revocato il fitto di ramo d’azienda restituendo macchinari e lavoratori alla curatela fallimentare della Società MP fallita. La curatela fallimentare ha però respinto tale revoca ritenendola illegittima e questa situazione paradossale compromette ogni possibilità da parte del sindacato di aprire un confronto per la ricerca di una soluzione dei 27 lavoratori.
I lavoratori sono stati scaricati da tutti, vittime di un’ azienda che ha prima disatteso tutti gli accordi precedentemente sottoscritti e successivamente ed inspiegabilmente revocato il percorso che si stava ipotizzando attraverso un accordo di cassa integrazione per cessazione di un anno con diritto di prelazione dei lavoratori negli stabilimenti Ics di Avellino e Repiombo di Calitri.
Secondo la curatela fallimentare la revoca del fitto in base agli accordi sottoscritti non può essere eseguita dalla proprietà della Fib sud e pertanto i lavoratori si ritrovano in una sorta di Limbo come le anime temporaneamente parcheggiate, in attesa che qualcuno si adoperi a prenderli in carico per aprire un confronto con il sindacato.
Si aggiunge ai tanti elementi di crisi fatte di lavoratori in cassa integrazione oppure licenziati con copertura almeno della indennità di naspi, una nuova e grottesca emergenza e cioè di lavoratori senza lavoro, senza salario e senza che qualcuno li possa senza un’intesa con il sindacato neanche licenziare.
Per queste ragioni nel denunciare questa assurda situazione le scriventi OO.SS. insieme ai 27 lavoratori il giorno 3 Gennaio alle ore 10 si recheranno dal Prefetto di Avellino chiedendo la convocazione urgente delle parti interessate con la speranza, nell’esclusivo interesse dei lavoratori, di uscire in qualche modo da questa situazione di impasse.
Il nuovo anno si apre nel peggiore dei modi.
I Segretari di FIOM e UILM
512 di 739 - 18/7/2023 10:04
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
Sentite che roba
Così emerge dalla carte dell'inchiesta la figura di Marco Marenco, ex lattoniere, titolare dell'azienda di cappelli oggi fallita, che è riuscito a costruire un impero anche nel settore energia. Arrestato in Svizzera, continua a operare sui mercati esteri.
C'è Victor, una spia russa, tra gli stretti collaboratori di Mister Borsalino. Ci sono i telefoni criptati: tutti i suoi uomini ne hanno uno per sfuggire alle intercettazioni. Le operazioni di finanza spregiudicata si inseguono a tempo di record tra le borse di tutto il mondo. Una lotta contro il tempo per prosciugare le casseforti del tesoro di Marco Marenco, il recordman della bancarotta che ha sulle spalle un crac da 3 miliardi di euro e vuole lasciare ai creditori soltanto le briciole. Dalle carte dell'inchiesta sul fallimento di Mister Borsalino, spuntano le intercettazioni telefoniche tra alcuni protagonisti. "Victor è il responsabile dell'Ucraina per Marenco - scrive il pm di Alessandria Giancarlo Vona - uno stretto uomo di fiducia che si sarebbe messo a casa". Due collaboratori al telefono, a marzo 2014, organizzano una spedizione per "decidere del nuovo pozzo". "Hai visto in Crimea cosa sta succedendo? - dicono - abbiamo ancora i pozzi..." Risponde l'altro: "Adesso ci sarà un clima da guerra fredda verso i russi come puoi immaginare. E Marenco non ha avuto niente di meglio da fare che mettersi una spia russa come responsabile dell'Ucraina, cioè Victor". I due stanno discutendo di come arginare l'attacco alle azioni di KrEnergy da parte di un azionista di minoranza che sta tentando la scalata e rischia di far perdere al "capo" il 30 per cento che gli serve per governare la società. Kr Energy che opera nel settore dell'energia alternativa ha da poco sottoscritto un accordo per costituire una nuova società ad Abu Dhabi che ha come partner al 51% lo sceicco Khalid Bin Ahmed Al Hamed, per sperimentare impianti per lo sfruttamento dell'energia da moto ondoso e di commercializzare sistemi di produzione dell'acqua mediante estrazione dell'umidità dall'aria. E' solo una del castello delle cento società di Mister Borsalino.
E intanto perde di nuovo il suo giudice l’incredibile inchiesta sul fallimento Marco Marenco, l’uomo noto alle cronache per aver portato al fallimento la storica casa di moda di Alessandria, che disegna e produce cappelli di lusso diventati un simbolo del made in Italy, arrestato ad aprile in Svizzera dove era latitante dall’estate di un anno fa.
Figlio di artigiani del settore della lattoneria, aveva acquistato la Borsalino, ma solo per sfizio. In realtà il suo business è nel settore dell'energia - dal gas al fotovoltaico - dove ha costruito nell'ombra, in pochi anni, una galassia che ha prodotto un buco da oltre tre miliardi di euro. In attesa dell'estradizione sembra però che continui a operare sui mercati stranieri e dei paradisi fiscali, attraverso misteriosi fondi di investimento, prosciugando le casseforti dell'impero per lasciare i creditori senza neppure un centesimo. Dopo che il fascicolo era stato trasferito da Asti ad Alessandria a giugno del 2014 per incompetenza territoriale, un anno dopo esatto anche il nuovo giudice, Stefano Moltrasio, si è dichiarato incompetente. E ha gettato la spugna di fronte alle pressanti richieste del curatore fallimentare, Enrico Stasi, che chiedeva misure urgenti a tutela delle società di valore di fronte alle «evidenti, continue distrazioni di fondi», che venivano perpetrate dai collaboratori di Marco Marenco, sempre rimasti in sella ai vertici dei consigli di amministrazione.
Torna quindi, a due anni e mezzo dalle prime procedure di concordato da cui prese il via l'indagine penale, in **** alla procura di Asti il fascicolo sul crac di Mr Borsalino, una spy story degna di una sceneggiatura hollywoodiana sullo spregiudicato mondo della finanza, condito da vicende di spionaggio e di opachi intrecci tra controllori e controllati. Anche questo doppio passaggio Asti-Alessandria e ritorno, che riapre l'intera partita mentre intanto il patrimonio va dileguandosi, ha un che di singolare: nessuno si sarebbe accorto fino a una settimana fa, tranne l'avvocato di Marenco, Vittorio Nizza che ha presentato istanza, che per una differenza di soli tre giorni tra gli atti per l'ammissione al concordato, la competenza territoriale sarebbe effettivamente del Tribunale di Asti. E quindi del primo giudice, quello che mesi prima era stato destituito.
Non ha pace chi sta gestendo questo gigantesco fallimento - Enrico Stasi e l'avvocato Pierluigi Ciaramella - che trova sulla strada sempre nuovi ostacoli, mentre nelle intercettazioni telefoniche - interrotte bruscamente si sospetta per l'adozione di cellulari criptati nell'enturage di Marenco - resta impresso il modus operandi del bancarottiere record.
È l'inizio del 2014, Marenco è stato dichiarato fallito in proprio da due settimane e non potrebbe sottrarre i propri beni alla curatela. Al telefono ci sono Gianni Borgini e Antonio Bruno, suo uomo di fiducia e curatore finanziario e ad di Kr Energy, società quotata in borsa e sotto il controllo delle holding di Marenco. Borgini dice: «Lo sai che sta vendendo 50 mila azioni al giorno?». Il riferimento è alle azioni della Kr Energy come si capisce dalla frase che Bruno attribuisce proprio a Marenco: «Mi hanno dato un milione di azioni di Kr per alimentare la mia sopravvivenza, e io vendo».
Marenco vende per procurarsi del denaro, e i due sodali commentano il valore notevole delle somme che l'indagato si sta procurando. Borgini: «Che ***** se ne fa di tutti sti soldi?». Bruno: «Questo si tira su 100 mila euro al giorno». Secondo il pm di Alessandria, Giancarlo Vona, dopo la dichiarazione di fallimento, la Fisi Gmbh (società di diritto tedesco costituita da Marenco) aveva venduto azioni Kr Energy per un totale di 9 milioni di euro.
La storia però vuole che fossero proprio le azioni di Kr Energy e di un'altra società quotata in Svizzera, Oti Energy, la garanzia promessa da Mr. Borsalino per essere ammesso al concordato al Trbunale di Asti. Anche in questo caso la strategia si è rivelata chirurgica: un giorno prima della dichiarazione di fallimento, con il gioco delle tre carte, è sparito tutto.

Marenco ha intestato le proprie partecipazioni di valore a due società straniere - Fisi Gmbh (tedesca) e Fisi Sa (elevetica), fondendo poi la prima, dall'Isola di Man, con la Helm. Infine, la Consob ha informato il curatore: un fondo delle Isole Vergini, il Whiteridge Investment Found, ha fatto incetta delle azioni Oti, rivelandosi il nuovo schermo giuridico per mettere in salvo gli asset di valore rimasti nel fallimento.
I capi di imputazione sono pesantissimi: vanno dalla dichiarazione fiscale infedele all'omesso versamento delle imposte; dalla sottrazione al pagamento delle accise alla truffa aggravata; dall'appropriazione indebita alle false comunicazioni sociali, fino alla bancarotta fraudolenta aggravata ai danni di 12 società del gruppo. La gravità degli illeciti contestati è commisurata al ruolo che i 51, tra cui professionisti, amministratori, manager ma anche pubblici ufficiali, hanno svolto - secondo gli inquirenti - sotto la regia di Marenco in un vorticoso passaggio di denari stornati alle aziende e fatti poi affluire in paradisi fiscali. In pratica, il sistema si reggeva su uno schema ripetuto più volte: le attività imprenditoriali delle società nel frattempo indebitate o fallite venivano proseguite da nuove aziende, appositamente costituite e intestate ad amministratori e manager vicini all'imprenditore. Queste ultime, vere e proprie scialuppe di salvataggio, erano a loro volta controllate da numerose società estere che, come scatole cinesi, componevano il sistema di frode. Di fatto, spiegano gli inquirenti, «il denaro, le partecipazioni e i beni sottratti venivano impiegati in operazioni infragruppo e successivamente trasferiti all'estero, mediante compravendite fittizie».
Il lavoro investigativo ha consentito di far luce su una galassia composta da almeno 190 società. Una ragnatela, quindi, non facile da ricostruire. Le Fiamme Gialle hanno infatti dovuto scandagliare ben oltre il territorio astigiano per individuare le società estere coinvolte. Fino al punto di doversi avvalere dell'attività di cooperazione internazionale con numerosi Paesi esteri, comprese le Isole Vergini Britanniche, l'Isola di Man, Panama, Malta, Cipro, Liechtenstein e Lussemburgo. Indagini rese oltremodo complicate dagli accorgimenti usati per impedire che venissero scoperte le trame truffaldine. Come, per esempio, l'uso di telefoni criptati, oppure le soffiate che arrivavano da alcuni pubblici ufficiali (indagati ora per corruzione, favoreggiamento e accesso abusivo a sistemi informatici) per garantire a Marenco e ai propri familiari servizi di sicurezza, oltreché il reperimento di notizie sullo stato delle indagini.
Quel che resta è un'inchiesta da ottanta capi d'imputazione
Ultima modifica di Youniversu; 05-06-19 alle 21:13

513 di 739 - 18/7/2023 10:53
Gianni Barba N° messaggi: 33580 - Iscritto da: 26/4/2020

Quotando: il figlio del fratello di fruga - Post #480 - 13/Lug/2023 13:24

sta andando in distribuzione pazzescafootprints


Oggi è quì, domani è là e dopodomani non si sà smoking🤘🥸

514 di 739 - 19/7/2023 09:45
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
Piedimonte Matese / Gaeta – Evasione fiscale milionaria, la Procura incastra la Boccardi Immobiliare. Il sindaco Civitillo preoccupato. La sua lettera alla città
27 Gennaio 2022 Cronaca,
Piedimonte Matese / Gaeta – La guardia di Finanza di Formia, coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, ha eseguito un sequestro preventivo ex articolo 321 finalizzato alla confisca di cui all’articolo 12bis decreto legge 74 / 2000 per violazione dell’articolo 4 del citato decreto per complessivi 1.407.000 euro. La società colpita è la Boccardi Immobiliare srl con sede in Piedimonte Matese. Chiaramente c’è anche un procedimento penale che punta l’indice contro diverse figure coinvolte nella intrigatissima vicenda. La Boccardi Immobiliare è una società orbitante nel gruppo Seri. Lo stesso Vittorio Civitillo – attuale sindaco di Piedimonte Matese – è stato amministratore fino al 2013 della Boccardi. Lo stesso Civitillo, in una lunga lettera inviata, nel 2009, ad una testata giornalistica del litorale, riconosce la proprietà dell’immobile. Ora la Boccardi Immobiliare srl è in liquidazione e il liquidatore è Vincenzo Bernando, noto professionista di Piedimonte Matese . La proprietà della Boccardi è interamente della società SERIHG srl, con sede legale in Piedimonte Matese, anche essa in liquidazione, con capitale sociale interamente versato pari a 1.900.000 euro. La società SERIHG srl è nata nel 2005 con amministratore unico Vittorio Civitillo (attuale sindaco di Piedimonte Matese) che resta in carica fino al 2011. La società attualmente ha un capitale attuale di 5.000.000 milioni di euro interamente versato. Nel 2006 la SERI spa diventa socio unico e resta tale fino al 2011. Attualmente la proprietà della SERIHG è della RISANA srl mentre il liquidatore è Bloisi Luciano, professionista del capoluogo matesino.
L’accusa:
I Finanzieri del Comando Provinciale di Latina, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini preliminari del locale Tribunale, con la quale è stato disposto il sequestro di beni nei confronti di una Holding immobiliare, resasi responsabile di un’evasione fiscale per 1,4 milioni di euro. Il controllo economico del territorio aveva consentito di rilevare una compravendita di un ampio terreno sito in Gaeta (ove era ubicata la scuola americana), intercorsa tra due società con sede nel beneventano a seguito della quale la società venditrice ha realizzato una plusvalenza di circa 7 milioni di euro. I verificatori a seguito di mirate ed approfondite indagini, hanno rilevato come la plusvalenza realizzata dalla società venditrice – facente parte di una holding immobiliare e quindi soggetta a tassazione di gruppo (cosidetta tax fiscal unit) – fosse stata comunicata in minima parte (solamente 1/5), e non per intero alla società madre. In tal modo è stato possibile evadere le imposte per 1,4 milioni di euro. Gli elementi raccolti hanno consentito agli operanti di inoltrare una specifica segnalazione alla Procura della Repubblica a carico dei rappresentanti legali delle due società (controllata e controllante) per il delitto di “dichiarazione infedele”. All’esito di ulteriori approfondimenti, la Procura ha avanzato richiesta, accolta dal GIP, di sequestro preventivo dell’ingiusto profitto costituito dall’importo di euro 1,5 milioni.

La lettera di Vittorio Civitillo a Telefree.it (17 ottobre 2008) ha come oggetto il complesso di via Calegna
Egregio direttore,
sono il proprietario della ex Scuola Nato di Gaeta e mi premeva fare un pò di chiarezza sulla vicenda del plesso di via Calegna di mia proprietà e sul ruolo della società che rappresento. Io ho comprato la società che era proprietaria dell’immobile, che ha destinazione ricordo residenziale perché ricadente in zona B, per realizzare alloggi. Circa due anni fa, prima di avviare l’iter per l’intervento progettato e con il solo scopo di ricevere una morale autorizzazione alla riconversione dell’immobile ( visto che a pochi metri erano in corso i lavori per la realizzazione di una nuova scuola!! ), intervento perfettamente coerente con le previste norme urbanistiche, ho inviato una mail a Comune e Provincia per evidenziare i dettagli del mio progetto, evidenziando che la scuola di mia proprietà era perfettamente in buono stato e dotata di tutti i confort. Pur non avendo avuto alcun contatto precedente ho ricevuto quasi immediatamente riscontri diretti sia dal Presidente della Provincia che dal Sindaco del Comune di Gaeta, che benché sempre, purtroppo, separatamente, mi hanno evidenziato la necessità di valutare attentamente se l’immobile di mia proprietà poteva essere utile al progetto di miglioramento delle scuole di Gaeta. Devo evidenziare, malgrado il mio attuale stato di animo, che sia il Comune che la Provincia hanno immediatamente avviato discussioni interne per valutare tutte le opportunità ed ho avuto riscontri di serietà e professionalità da tutti i miei interlocutori, ai quali rappresentavo continuamente la mia assoluta disponibilità a ridurre i miei profitti alla sola condizione di procedere con assoluta velocità per evitare l’aggravio dei costi finanziari legati alla operazione.
Ad inizio anno, dopo lunghe e faticose trattative, si è giunti alla sottoscrizione di un primo accordo preliminare per la cessione, che avveniva, malgrado il mio assoluto disaccordo, con pagamento parte in denaro e parte con altri immobili in permuta. Dopo mesi di lunghe e faticose formalità burocratiche, che hanno visto fortemente impegnati tutti i funzionari della Provincia, per i ritardi dovuti alle autorizzazioni di terzi e anche per le elezioni provinciali, si è giunti al termine ultimo previsto dall’accordo senza che la complessa procedura fosse terminata. A quel punto, anche alla luce dell’imminente inizio dell’anno scolastico, si è ritenuto di modificare i termini dell’accordo proponendo, all’avvio della nuova trattativa, anche altri immobili in permuta.
Tra le ultime proposte pervenute dal Comune e dalla Provincia, sempre separatamente, mi hanno sottoposto ( pur precisando che ciò andava poi discusso con i consigli Comunali e di Istituto ), al fine di realizzare l’unico plesso scolastico di via Calegna, un immobile sito in via Firenze denominato Maternità. Ho visitato l’immobile ed ho evidenziato che lo stesso era del tutto inadatto allo scopo proprio della mia società, ovvero quello di realizzare operazioni immobiliari quanto meno non in perdita, e che per le verifiche condotte dai miei tecnici era certamente da demolire per poi essere ricostruito ( ma come è possibile realizzare una scuola all’interno di quei locali !!?? ).
Pur nella contrapposizione di interessi ho accettato, previa correzione parziale della proposta, la possibile permuta!.
Dalla apertura dell’anno scolastico in poi ed a seguito, da quanto appreso dal vostro giornale, della mancata consegna del plesso provinciale di via Calegna appena ultimato, ed oggetto del precedente accordo, un incubo. La soluzione, dal mio punto di vista imprenditoriale e senza le distorsioni purtroppo tipiche della politica, è semplice e la propongo a tutti: firmiamo un contratto di comodato d’uso gratuito della scuola fino al 30.03.2010, atteso che la stessa è immediatamente utilizzabile con pochi interventi, e continuiamo, coinvolgendo tutte le parti, la trattativa; laddove non fosse possibile concludere la procedura positivamente entro il 30.03.2010 dal giorno successivo la scuola rientra nelle mie disponibilità e finalmente lasciatemi libero di fare gli interventi che la legge mi consente anche se con 30 mesi di ritardo .
Perché non si riesce a gestire questa difficoltà con soluzioni semplici e non condizionate da ideologie e contrapposizioni politiche?
Chi ha mai tentato di speculare su questa iniziativa??, certo non la mia società che avrebbe potuto già ultimare i lavori e le cessioni degli alloggi ( senza peraltro subire le conseguenze della crisi economica mondiale ) ma credetemi nessun altro soggetto, visto che gli Enti, anche se sempre separatamente, negli incontri tecnici hanno sempre mostrato serietà e professionalità…….con un unico grande problema… quello di non riuscire a riunire intorno ad un tavolo i soggetti coinvolti per assumere decisioni di concerto senza i tatticismi propri della politica.
Non mi sento di accusare nessuno per queste mancanze, le istituzioni sono sempre state corrette nella gestione dei rapporti con la mia società, ma è giunta ormai l’ora di prendere decisioni di concerto tra i due Enti e che nessuno dei due può assumere autonomamente senza l’autorizzazione dell’altro.
Egregio Direttore,
chiedo a Lei ed al suo giornale un intervento per consentire alle parti di riunirsi attorno ad un tavolo, chiedo a Lei di dirmi se non sia semplice, corretta e immediata la soluzione da me proposta e se la stessa urta qualche interesse politico e/o ideologico che non riesco a comprendere.
La mia società, con sede in Piedimonte Matese (CE), alle pendici del Monte del Matese, appartiene ad un gruppo che opera a livello internazionale nel settore industriale, con oltre 150 dipendenti e 60 milioni di fatturato, ha deciso, pentendosi amaramente, di avventurarsi in questa operazione solo perché tutta la mia famiglia è indissolubilmente legata al territorio di Gaeta e Formia, luoghi splendidi dove da decenni veniamo in villeggiatura.
Mi aiuti, senza polemiche verso gli Enti coinvolti perché inutili e soprattutto perché coinvolgerebbero persone che ritengo corrette e serie, a interpretare la difficoltà di applicare nel pubblico le semplici e chiare regole del mondo imprenditoriale, prima tra tutte risolvere i problemi velocemente.
Ho parenti a Gaeta, anche con figli che frequentano il liceo, perché sono ridotti nello stato pietoso in cui si trovano e soprattutto perché ho dovuto ascoltare, presente in incognito a qualche assemblea, che non doveva essere perseguito l’obbiettivo del riutilizzo della ex scuola Nato perché sicuramente c’era qualche speculazione ( sic!! ) immobiliare in atto??
Ringraziandola per la pazienza e la disponibilità colgo l’occasione per porgere distinti saluti. Gruppo SE.R.I. S.p.A. - Boccardi Immobiliare Srl L’amministratore Ing. Vittorio Civitillo
515 di 739 - 19/7/2023 09:53
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
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Cronaca
Frode fiscale milionaria sulla scuola Usa a Gaeta
Gaeta - Dalla trattativa tra due società di Benevento realizzata una plusvalenza da 7 milioni. L’inchiesta della Finanza

Francesca Iannello
31/07/2022 09:37
Frode fiscale da 2,7milioni di euro.
Nel mirino ancora una volta il terreno in zona Calegna a Gaeta dov'era ubicata fino a qualche tempo fa la cosiddetta scuola americana.
Le indagini condotte dai Finanzieri del Comando Provinciale di Latina, che hanno trovato ora un epilogo, hanno riguardato nello specifico la compravendita del terreno in questione.
La trattativa, stando alle risultanze giudiziarie, ha coinvolto due società con sede nel beneventano, dove la società venditrice ha realizzato dal terreno una plusvalenza di circa 7 milioni di euro.
Le indagini, inizialmente condotte dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, avevano appurato come la plusvalenza realizzata dalla società, che faceva parte di una holding immobiliare e quindi soggetta a tassazione di gruppo (tax fiscal unit), fosse stata comunicata solo in parte, praticamente un quinto del totale.

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MODERATO regis18 (Utente disabilitato) N° messaggi: 2251 - Iscritto da: 21/2/2015
517 di 739 - 25/7/2023 15:19
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Proposta di delibera n. 135 del 06-10-2022 Comune di San Prisco

2. Di Costituirsi e resistere mediante controricorso e successivamente costituirsi dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione avverso il ricorso proposto da Seri plast s.p.a. di cui alla sentenza n. 1307/2022 della CTR Campania depositata in data 02/02/2022 su ricorso in appello proposto dal Comune di San Prisco giudizio RG.A. 851/2018;
3. Di individuare nell’avv. Gianfranco De Pascale, CF: DPSGFR59S17A269Y con studio legale in Portico (CE) via F. Iodice n.15, il legale cui conferire l’incarico di rappresentanza e difesa dell’Ente;
518 di 739 - 25/7/2023 15:19
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020

Sentenza 5092-2023 19 Giugno 2023 Tribunale: Milano

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE ORDINARIO di MILANO SESTA SEZIONE CIVILE Il giudice L****a M****i ha pronunciato la seguente SENTENZA nella causa civile di I grado iscritta al n. r.g. 3778/2020 promossa da: SE.R.I. S.P.A. (C.F. 02538200615), con il patrocinio dell’avv. GENTILE UMBERTO e , elettivamente domiciliato in VIA C****O, 53 81100 CASERTA presso il difensore avv. G****E U****O ATTORE contro CAPP IMMOBILIARE S.R.L. (C.F. 03793120969), con il patrocinio dell’avv. CORIELLI ELENA e MONTEVERDE
519 di 739 - 25/7/2023 15:20
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
2022 Sentenza n. 1544/2022 pubbl. il 21/02/2022 RG n. 39551/2019
SENTENZA nella causa civile di I Grado iscritta al N. 39551/2019 R.G. promossa da: SERI INDUSTRIAL S.P.A. (C.F. 01008580993 ) con il patrocinio dell’avv. TELESCA GABRIELLA e dell’avv. ORSINO VALENTINA (RSNVNT79A64H501M), con elezione di domicilio in VIA RIVO, 29 81016 SAN POTITO SANNITICO, presso l’avv. TELESCA GABRIELLA OPPONENTE CONTRO : ANTONIO SCALA, (C.F. SCLNTN69D14C697M) con il patrocinio degli avv. RUSSO ALDO con elezione di domicilio in PIAZZA ELEONORA DUSE 1 20122 MILANO, presso e nello studio dell'avv. RUSSO ALDO; OPPOSTO Respinge l’opposizione proposta da Seri Industrial s.p.a. e per l’effetto conferma il decreto ingiuntivo n. 8713/19 Condanna Seri Industrial s.p.a. in persona del legale rappresentante pro tempore a rifondere ad Antonio Scala le spese di giudizio liquidate ex D.M. 55/14 in complessivi € 4.953,50 (di cui € 118,50 per spese e € 4.835,00 per compensi) oltre rimborso forfettario nella misura del 15%, IVA e CPA. Milano, 21 febbraio 2022 La Giudice Orietta Stefania Miccichè
Tribunale: Milano

520 di 739 - 25/7/2023 15:25
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
PIEDIMONTE MATESE. Ordinanza di sgombero del Sindaco, il Comitato Genitori I.C. “Ventriglia” la impugna dinani il TAR: udienza al 5 settembre.
25 Luglio 2023

Ricorso avviato “per avere contezza della sicurezza della Vitale… nostra preoccupazione costante è che si dia riscontro alle incessanti richieste di chiarimenti sull’idoneità di quella scuola ad ospitare i nostri figli”
“Dopo attente riflessioni e in un clima che non ci ha consentito di perdere tempo, data l’ordinanza contingibile ed urgente di sgombero emessa dal Sindaco in data 04.07.2023, il direttivo del comitato ha deciso di impugnarla presso il TAR della Regione Campania.
Il ricorso è stato avviato con lo scopo principale di avere contezza della sicurezza della Vitale. La nostra preoccupazione costante, infatti, è che si dia riscontro alle incessanti richieste di chiarimenti sull’idoneità di quella scuola ad ospitare i nostri figli, senza dover avere il patema d’animo ogni mattina quando li accompagniamo a scuola.
Il risultato è stato raggiunto. Il Tar, infatti, sebbene non abbia ancora sospeso l’ordinanza di sgombero del Sindaco, ha fissato al 05 settembre l‘udienza in cui il Comune dovrà dimostrare che la Vitale è sicura ed idonea ad ospitare alunni, docenti e tutto il personale. Adesso, finalmente, l’Amministrazione dovrà esibire la documentazione da noi inutilmente richiesta in questi mesi e predisporre tutti gli adempimenti necessari a rendere la Vitale SICURA e questo non solo per i nostri figli, ma per tutti i ragazzi e le famiglie di questa città.La sicurezza, infatti, è prioritaria per tutti, bene comune di una comunità, che non può essere sottovalutata o dogmaticamente asserita.
Se il Comune d’ora in poi agirà nella legalità, con trasparenza e per adeguare la sicurezza dello stabile di Via Caso, potrà avere qualche chance di non vedersi sospesa l’ordinanza di sfratto dalla Ventriglia, in caso contrario siamo sicure che i giudici ci ridaranno la nostra vecchia scuola. L’obiettivo che ci eravamo prefissi tutti è stato raggiunto, perché qualsiasi sia l’esito del ricorso avremo in ogni caso tutelato la sicurezza dei nostri figli, che è l’unica cosa che conta! Non è stato facile agire, ma i nostri figli vengono prima di ogni altra cosa. Chiunque voglia sostenerci, anche economicamente, può contattare i membri del Comitato. Ormai il ricorso è stato inoltrato, per cui garantiamo assoluta privacy a chi, anche esterno, darà un supporto facendo propri i principi di quest’azione, che non è affatto una “guerra” all’Amministrazione, al Sindaco o alle scuole, ma l’esercizio del un diritto costituzionalmente garantito all’istruzione in sicurezza – conclude la nota del Comitato Genitori.

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