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RENATO RAVANELLI AMMINISTRATORE DELEGATO DI F2I

CORPORATE ITALIA

Tim, ipotesi F2i in consorzio con Kkr nell’offerta per Netco

di Manuel Follis

L’ad Ravanelli conferma che il fondo sta «dialogando con i soggetti coinvolti». Allo studio una partecipazione del 10-15% in consorzio con la società americana, che così avrebbe un presidio di italianità. | Rete Tim, Kkr offre ancora di più. Il piano Cdp-Macquarie per lo spacchettamento di Open Fiber. Scannapieco: tempi più lunghi per la vendita | Tim, tensione sulla governance. Consob conferma la richiesta di atti e verbali degli ultimi cda della società

Pietro Labriola

Rete Tim, Kkr offre ancora di più. Il piano Cdp-Macquarie per lo spacchettamento di Open Fiber. Scannapieco: tempi più lunghi per la vendita

di Andrea Deugeni

Secondo indiscrezioni, il fondo americano avrebbe offerto a 23 miliardi di euro per Netco, una proposta migliorativa di due miliardi rispetto alla precedente e che batterebbe ancora quella di Cdp-Macquarie. Per Scannapieco (Cdp) la trattativa per la vendita della rete richiede tempi più lunghi. Intanto, la Cassa e il gruppo australiano preparano un piano per spacchettare Open Fiber | Tim, partono i rilanci sulla rete. Ricevute le offerte di Kkr e del tandem Cdp-Macquarie

Potrebbe arrivare fino a 23 miliardi di euro l'offerta del colosso americano Kkr a Tim per la società della rete Netco. Il fondo newyorkese non ha svelato il contenuto della proposta che ieri ha presentato né ha commentato le indiscrezioni, così come la compagnia telefonica guidata da Pietro Labriola, ma da Oltreoceano i rumors parlano di un margine di rialzo fino a due miliardi rispetto alla precedente offerta (di 21 miliardi), legato a variabili dell'accordo da definire.

Da Kkr ancora una volta l’offerta migliore

Alla scadenza di venerdì 9 giugno per ricevere eventuali offerte migliorative, Tim ha fatto sapere di essersi vista recapitare due nuove proposte non vincolanti. L’altra è della cordata Cdp-Macquarie, soggetti già soci di Open Fiber (ripetendo lo schema che li vede affiancati anche nell’infrastruttura autostradale di Aspi) e che avevano inizialmente messo sul piatto 19,3 miliardi di euro. Cassa ha comunicato che la propria offerta è valida fino al 30 luglio. Secondo indiscrezioni, Kkr avrebbe ancora una volta avanzato la proposta migliore.

Tim aveva rispedito al mittente quelle precedenti, rinviando l'esame ai tempi supplementari. Le due offerte saranno ora esaminate dal consiglio di amministrazione della compagnia nelle riunioni programmate per il 19 e 22 giugno. L’ultima parola spetta al socio di maggioranza Vivendi.

Intanto, il fondo australiano sta lavorando a un piano che prevede lo spacchettamento della stessa Open Fiber, con l'acquisizione delle aree nere, quelle di maggior valore, da parte degli australiani mentre le aree bianche e grigie resterebbero in capo alla Cassa. Il piano, anticipato da Il Sole 24 Ore, permetterebbe a Cdp di giocare a mani libere la partita sulla rete di Tim, non avendo vincoli finanziari legati alla presenza di Macquarie, potendo inoltre contare su una dote finanziaria ulteriore derivante dal "divorzio”.

• Leggi anche: Tim, tensione sulla governance. Consob conferma la richiesta di atti e verbali degli ultimi cda della società

Inoltre verrebbero rimosse le tematiche antitrust legate al fatto che Cdp e gli australiani sarebbero azionisti di entrambe le reti, non avendo rilevanza il fatto che Cdp sia proprietaria delle aree grigie e bianche: le prime sono quelle in cui non è previsto che nel giro di un triennio che ci sia più di un operatore di rete, le seconde, invece, sono quelle in cui non è presente alcun operatore e nessuno ha mostrato interesse ad investire.

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