MILANO (MF-NW)--"In questo momento, siamo in una situazione in cui se guardiamo i dati vediamo che a gennaio del 2022 abbiamo installato 100 megawatt e a gennaio 2023 500 megawatt" di rinnovabili. "Quindi abbiamo fatto cinque volte la velocità in questi 18 mesi, ma per arrivare alla velocità che ci serve per il Pniec dovevamo fare per otto. Comunque non è male, rispetto alla calma piatta. Il problema è come stiamo facendo".

Lo ha detto Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A, agli Stati Generali della Green Economy 2023, spiegando che "non può passare l'idea per cui in qualunque modo si installino rinnovabili vada bene. Il problema è quanto producono, quanto costa il megawatt di produzione e poi il tema del permitting che ci sta dietro. È questa la cosa che mi preoccupa. È evidente che una pala eolica e un pannello solare se ben posizionati producono il più basso costo di energia elettrica che ci sia. Non c'è impianto fossile o nucleare che tenga. Però basta che pannello lo inclini diversament e immediatamente i conti cambiano. E se il costo del permitting invece di essere il 5% del costo dell'impianto diventa il 30% allora i conti continuano a cambiare".

Inoltre, ha continuato, "siamo in una situazione in cui abbiamo Terna completamente congestionata dalle richieste per 300 giga di progetti, di cui la maggior parte non ha robustezza di tipo tecnico e finanziaria, cioè presentati da persone che non saranno mai in grado di realizzare quegli impianti".

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(END) Dow Jones Newswires

November 08, 2023 06:28 ET (11:28 GMT)

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