Aim Italia: Borsa Italiana studia regole più rigide per l'ipo
09 Maggio 2017 - 6:11PM
MF Dow Jones (Italiano)
L'advisory board dell'Aim Italia, tra i tanti tavoli di lavoro
aperti, starebbe rivedendo le regole per l'ammissione della società
alla quotazione. Secondo quanto ha appreso Mf-Dowjones, la raccolta
minima necessaria per accedere al mercato diventerebbe pari a 2,5-3
milioni di euro mentre rimarrebbe stabile la regola del flottante
al 10%.
L'advisory Board Aim di Borsa Italiana, contattato da
Mf-Dowjones, conferma che ci sono dei tavoli di lavoro ma tutto è
allo stato embrionale.
Se passassero queste regole, gli operatori interpellati da Mf
Dow Jones fanno rilevare che un terzo della società che oggi sono
quotate su Aim - che hanno varato aumenti di capitale, lanciato
minibond e avviato piani industriali - non si sarebbero potute
quotare rimanendo per la parte finanziaria legate ai prestiti delle
banche.
Gli operatori dell'Aim fanno notare inoltre che se questi
parametri venissero applicati oggi al listino delle società ad alto
potenziale di crescita, le aziende per quotarsi dovrebbero avere 30
milioni di capitalizzazione allo sbarco sull'Aim: ovvero 27 mln di
euro come valore iniziale più i 3 mln euro raccolti durante l'ipo
(attualmente non è prevista una dimensione minima o massima della
società in termini di capitalizzazione ne' sono previsti requisiti
particolari in tema di corporate governance ne' requisiti
economico-finanziari specifici. Il requisito fondamentale è la
presenza del Nomad sia in fase di pre-ammissione che in quella
post).
"Ritengo - afferma Giovanni Natali di 4Aim Sicaf contattato da
Mf-Dowjones - che se questo fosse vero sarebbe una follia per
l'Aim; va contro le Pmi e costringe le imprese a rivolgersi solo al
sistema bancario che di solito non finanzia le Pmi. Tutto questo va
contro le 4 milioni di Pmi presenti nel sistema produttivo
italiano".
I membri del nuovo advisory board sono stati nominati a marzo e
su indicazione di Borsa Italiana, Matteo Zanetti, numero uno del
gruppo tecnico credito e finanza dell'associazione degli
Industriali, è stato nominato Presidente.
L'advisory board ha un ruolo propositivo e di indirizzo
strategico. Gli ambiti di riferimento dell'organismo riguardano le
iniziative e le strategie volte a promuovere l'efficienza e lo
sviluppo dei mercati italiani per le Pmi oltre alle proposte di
modifica al regolamento del mercato.
Ai lavori dell'advisory board partecipano anche i rappresentanti
di Abi, Aifi, Assogestioni, Assonime, Assosim, Confindustria ed
esperti di mercato.
Attualmente il mercato Aim Italia comprende 79 società.
Nel 2016-2017 si sono registrate 15 Ipo - Smre, Energica Motor
Company, Vetrya, Abitare In, Industrial Stars of Italy 2, Innova
Italy 1, Dominion Hosting Holding, Fope, Scm Sim, Siti B&T
Group, 4Aim Sicaf, Health Italia, Telesia, Crescita e Tps - che
hanno raccolto 349,7 milioni di euro. Sono state inoltre realizzate
le business combination di Gpi con la Spac Capital For Progress 1 e
di Orsero con la Spac Glenalta Food.
red/dc
(END) Dow Jones Newswires
May 09, 2017 11:56 ET (15:56 GMT)
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