«Il momento è estremamente complesso. Nel lungo periodo è fondamentale incrementare la capacità produttiva del sistema Paese da fonti rinnovabili e accelerare i processi autorizzativi. Nel breve, le azioni del governo sono soluzioni tampone e temporanee. Non avendo ancora una grossa capacità produttiva installata non abbiamo né un enorme vantaggio legato agli extra profitti né un enorme impatto derivante dalle misure introdotte. Siamo invece molto interessati a limitare l'impatto per famiglie e imprese: cerchiamo di intervenire con rateizzazione e altre soluzioni come ad esempio il banco dell'energia per le fasce più povere». Giuseppe Gola, ad di Acea, sintetizza così l'emergenza energetica in corso, illustrando in esclusiva a Class Cnbc le strategie della società multiservizi alla vigilia del nuovo piano.

Domanda. A giugno presenterete il piano industriale decennale e un aggiornamento degli obiettivi al 2024. Quali i pilastri e le linee guida?

Risposta. Dal punto di vista strategico non sarà un piano disruptive ma di continuità rispetto a quello presentato un anno e mezzo fa. Il cambio d'orizzonte temporale è un cambio di paradigma per le strategie del gruppo: in una visione di lungo periodo la transizione ecologica è l'elemento fondamentale per gestire tutti i business, incluse le soluzioni di finanza verde.

D. A quali bandi del Pnrr partecipate e quali sono le aree con maggiori opportunità?

R. Il Pnrr non è solo un insieme di fondi ma l'occasione di interventi strutturali di riforme, è fondamentale che supporti i processi autorizzativi per arrivare a installare 7-8 gigawatt di rinnovabili all'anno. Quanto ai bandi, abbiamo un team dedicato, ci concentriamo sul core business dell'acqua, con particolare attenzione alle società in cui il sistema regolatorio e tariffario limita la quantità d'investimenti realizzabili. Siamo concentrati anche nel trattamento dei fanghi a Roma, negli impianti di riciclo dei rifiuti (uno in provincia di Rieti e l'altro nelle Marche per il trattamento della plastica). Infine, valutiamo con grande interesse i bandi sulla rete di distribuzione elettrica: non sono ancora stati definiti con chiarezza, ma su di essi c'è un enorme fabbisogno d'investimenti.

D. Avete chiuso l'accordo con Equitix per cedere il 60% della newco in cui sono confluiti gli asset fotovoltaici. Quali opportunità strategiche dall'operazione?

R. È una strategia per valorizzare l'asset fotovoltaico ma soprattutto per garantire totale flessibilità finanziaria nello sviluppo della massima capacità rinnovabile possibile. Con questa operazione realizziamo non solo un enorme riduzione di debito ma è un accordo di lungo periodo che permetterà di replicare il modello di business in altri progetti e ridurre sostanzialmente il fabbisogno di capitale per lo sviluppo degli impianti. Equitix è il partner finanziario con cui condividiamo le scelte strategiche, Acea mantiene l'autonomia gestionale dal punto di vista industriale anche per la componente di gestione dell'energia: il nuovo veicolo ha un accordo con Acea per cedere a un prezzo fissato per 10 anni tutta l'energia prodotta.

D. Con Ascopiave e Iren avete vinto la gara per rilevare da A2A alcune concessioni nella distribuzione gas. Che opportunità vedete?

R. Abbiamo colto un'opportunità interessante perché parte delle reti che ha venduto A2A erano in Abruzzo, dove abbiamo già acquisito due infrastrutture. Integrare la terza significa diventare il primo player della regione nella distribuzione del gas e generare sinergie. Vogliamo entrare solo nelle aree in cui siamo già presenti con altri business, con opportunità di sinergie ad esempio con l'acqua.

fch

 

(END) Dow Jones Newswires

February 17, 2022 02:35 ET (07:35 GMT)

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