Banche: Scope costruttivo su prospettive 2023, qualità credito ancora buona
17 Novembre 2022 - 5:29PM
MF Dow Jones (Italiano)
I risultati del terzo trimestre delle banche italiane sono stati
solidi. I margini di interesse più ampi riflettono i tassi più
elevati, le spese operative e il costo del rischio sono sotto
controllo, i trend della qualità degli attivi sono intatte e le
banche mantengono solide riserve di capitale; tendenze che
dovrebbero continuare nel 2023.
Il rendimento medio del patrimonio netto nel terzo trimestre per
le otto banche del campione Scope (Intesa Sanpaolo, UniCredit,
Banco Bpm, Banca Monte dei Paschi di Siena, Mediobanca, Bper Banca,
Credito Emiliano e Banca Popolare di Sondrio) è stato del 7,1%. I
fattori chiave per la forte performance sono stati il rimbalzo del
margine di interesse, una forte gestione dei costi e accantonamenti
a basso rischio.
D'altra parte, la volatilità dei mercati finanziari ha
continuato a penalizzare i proventi da commissioni e negoziazione,
che hanno registrato una tendenza al ribasso per la maggior parte
delle banche nel terzo trimestre, e la debolezza dei mercati
finanziari ha continuato a pesare sulle vendite di prodotti di
gestione patrimoniale, sui volumi gestiti e sulle commissioni di
performance. Ma le commissioni bancarie e di pagamento sono
cresciute sulla scia di un'economia italiana resiliente, assistita
da una stagione turistica che ha beneficiato della piena riapertura
post-pandemia.
"Se l'economia prende una brutta piega, le banche sono ben
capitalizzate. Le maggiori banche italiane detenevano un buffer Mda
medio per i requisiti Cet 1 di circa 590 punti base a settembre
2022, un livello che riteniamo confortevole", ha affermato
Alessandro Boratti, analista del team di istituzioni finanziarie di
Scope.
Alcune banche dispongono di riserve significative per i
requisiti patrimoniali e per gli obiettivi interni, quindi possono
continuare a perseguire piani di distribuzione e persino dividendi
una tantum o riacquisti di azioni proprie. Le autorità di vigilanza
hanno tuttavia mostrato un certo disagio per l'inasprimento delle
prospettive economiche, esortando le banche a essere prudenti sulle
ipotesi macroeconomiche e caute sui piani di distribuzione.
"Non ci aspettiamo una ripetizione dei divieti generalizzati
sulle distribuzioni come accdaduto nel periodo della pandemia di
Covid-19, ma ci schieriamo con l'opinione delle autorità di
vigilanza secondo cui, di fronte a una maggiore incertezza
macroeconomica, impegni di pagamento aggressivi potrebbero ridurre
il margine di manovra delle banche", ha affermato Boratti. "I
buffer confortevoli sono un fattore che supporta le nostre
valutazioni in Italia. Una significativa riduzione delle riserve di
capitale avrebbe implicazioni negative per i profili di credito
delle banche".
Nonostante il deterioramento del contesto macro, Scope rimane
costruttivo sulle prospettive per il 2023. "La visibilità è
migliorata e poiché i tassi di mercato si sono spostati verso tassi
ufficiali più alti del previsto, le prospettive di reddito per le
banche sembrano più rosee", ha affermato Boratti. "Un aumento dei
tassi di interesse superiore alle attese potrebbe far aumentare il
reddito da interessi netti fino al 25% nel 2021". I mutuatari, nel
frattempo, sono resilienti, anche grazie alle misure del governo
per mitigare il costo dell'aumento dei prezzi dell'energia. Le
banche non vedono ancora segnali di deterioramento della qualità
del credito.
cce
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1717:13 nov 2022
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