Il 2023 sarà un anno di consolidamento del mercato dei basket bond. Un segmento ancora ristretto ma in espansione. I numeri dal 2017 sono nell'ordine di circa 1 miliardo. Su queste basi Cassa Depositi e Prestiti si è ritagliata un ruolo di primo piano, partecipando in qualità di anchor investor a tutte le principali operazioni e finanziando nel complesso circa 200 pmi e mid-cap italiane.

Nel solo 2022 sono state finanziate 70 imprese che spaziano dall'automotive all'agroalimentare e all'Ict per un totale di circa 400 milioni. Per l'anno in corso i numeri dovrebbero attestarsi su questi livelli. "Negli ultimi anni il mercato è cresciuto moltissimo", spiega Andrea Nuzzi, responsabile imprese e istituzioni finanziarie di Cdp, a colloquio con MF-Milano Finanza. "Il grande dinamismo sullo strumento permette di avvicinare aziende sempre più piccole. Ciò porta con sé anche una componente di education manageriale. In quanto le operazioni si accompagnano a una pianificazione basata su analisi approfondite".

La grande innovazione è stata la possibilità di beneficiare della copertura del Fondo Europeo di Garanzia della Banca Europea per gli Investimenti, parte del pacchetto di misure approvate nel 2020 dalla Ue per contrastare le ricadute dell'emergenza sanitaria. Lo strumento ha permesso il lancio di quattro programmi, per un totale che può arrivare fino a 600 milioni. Di questi Cassa ha sottoscritto e sta sottoscrivendo il 50%. Si tratta del programma basket bond Italia da 150 milioni di euro, lanciato assieme a Mediocredito Centrale (Mcc), Banca Finint, Assindustria Venetocentro ed Elite; del programma da 250 milioni con Bper, del Basket bond dedicato alle aziende agricole, taglio 100 milioni, assieme a Mcc e Crédit Agricole; e del programma da 100 milioni con Unicredit destinato a finanziare progetti d'investimento in linea con i criteri Esg.

"Strutturato da zero con la Bei, il fondo di garanzia ha permesso di attrarre le principali banche", ricorda Nuzzi, che individua la seconda grande innovazione nel lancio di programmi regionali. Capofila è stata la Campania: tra il 2012 e 2019 sono state coinvolte 33 aziende, poi negli ultimi due anni il numero è salito a 65. Da segnalare anche le emissioni del Basket Bond Puglia, un programma da 160 milioni con garanzia di Puglia Sviluppo. "Con l'uso dei fondi strutturali i programmi regionali permettono di raggiungere imprese dimensionalmente più piccole", sottolinea ancora il responsabile imprese di Cassa. Sulla scorta dell'esempio campano e pugliese si stanno coinvolgendo ora anche altre regioni. Allo studio ci sono i progetti con Emilia-Romagna e Lazio. "Sono anche attivi i programmi con Banca Sella, Finnat e Finlombarda", conclude.

Si lavora inoltre al coinvolgimento di capi filiera nelle operazioni nel quadro dei programmi settoriali finora lanciati per il comparto vinicolo e per quello cinematografico, "facendo operazioni di vera filiera verticale". La richiesta ora, per un ulteriore salto di qualità, è invece l'utilizzo del Fondo Centrale di Garanzia a copertura delle operazioni.

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1108:05 gen 2023

 

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January 11, 2023 02:07 ET (07:07 GMT)

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