Bio-on: è più vicina a Maip (MF)
13 Dicembre 2022 - 9:28AM
MF Dow Jones (Italiano)
Sembra schiarirsi sempre di più il cielo sopra Bio-On, il gruppo
produttore di bioplastica a base di poliesteri biodegradabili ad
alte prestazioni (Pha) fallito nel 2019 in seguito a un report
prodotto dal fondo Quintessential. Nei giorni scorsi, scrive
MF-Milano Finanza, si è svolta la riunione dei creditori che ha
accettato la proposta di concordato presentata a settembre da Maip,
società di Settimo Torinese attiva nel campo dei termoplastici
tecnici e in generale nello sviluppo di nuove tecnologie per
l'industria delle materie plastiche. Nonostante manchino ancora
dati ufficiali, sembra che il disco verde sia arrivato da una
percentuale nettamente superiore alla soglia minima del 50% +1, da
indiscrezioni sembrerebbe circa il 70%, lasciando contrari solo
pochissimi istituti di credito che hanno optato per un voto
negativo.
Di base, con l'approvazione del concordato da parte dei
creditori che rappresentano la maggioranza dei crediti ammessi, il
concordato si intende approvato, ma per parlare di concordato
approvato bisognerà attendere la comunicazione ufficiale.
Una volta che arriverà, Maip diventerà a tutti gli effetti
proprietaria di Bio On, mettendo così la parola fine a una delle
pagine più nere per piazza Affari così come per l'industria e gli
investitori italiani. La proposta di Maip ha già incontrato, lo
scorso mese, il parere favorevole dei due curatori fallimentari,
Antonio Gaiani e Luca Mandrioli, e del comitato creditori. Nello
specifico, il gruppo piemontese ha presentato una proposta di
concordato fallimentare, corredata da due fidejussioni, mettendo
sul piatto circa 17 milioni di euro (l'ultima base d'asta era di
13,4 milioni) con l'obiettivo di rilevare gli asset delle società
Bio-on e Bio-on Plants, che comprendono l'impianto produttivo per
bioplastica Pha di Castel San Pietro Terme (Bologna), oltre a
laboratori e magazzini, portafoglio brevetti, partecipazioni
azionarie e beni mobili. È evidente come il passo avanti di Maip
consenta di tirare un sospiro di sollievo per i lavoratori e le
sigle sindacali, specie dopo ben sette tentativi di asta indetti e
sempre andati a vuoto e che avevano visto inizialmente la base
partire da 95 milioni di euro (a maggio scorso) per poi scendere
fino ai poco più di 13 milioni dell'asta di settembre. Intanto i
lavoratori hanno continuato a ridursi, passando da 100 ai 20 di
oggi.
Parole di speranza erano arrivate anche anche da Vittorio
Caleffi della Uil: "Si inizia a vedere la luce in fondo al tunnel;
lo strumento del concordato è articolato ma consente di gettare le
basi per ripartire con un progetto industriale di enorme valore".
Quanto al gruppo di Settimo Torinese, è guidato dal presidente
Eligio Martini - noto manager del settore nonché membro del Club
degli investitori- e si compone di sette società attive nel campo
dei termoplastici tecnici, compounding di prodotti innovativi,
studio di effetti estetici speciali e nuove tecnologie per
l'industria delle materie plastiche. Intanto la scorsa settimana si
è tenuto l'ultimo passaggio per il dibattimento dell'ex presidente
Marco Astorri, il vice Guido Cicognani, il presidente del collegio
sindacale e alcuni suoi membri e altri revisori. Il giudice ha però
rinviato i lavori al 21 dicembre, quando scioglierà la riserva
sulla richiesta di partecipare al processo da parte di oltre 1.750
parti civili.
red
fine
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1309:11 dic 2022
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December 13, 2022 03:13 ET (08:13 GMT)
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