Nel giro di pochi giorni, dal 2 al 7 dicembre, sono state lanciate a Piazza Affari altre tre opa con obiettivo il delisting. Si tratta di De Agostini e della famiglia Drago su Dea Capital, di Credem Private Equity su Finlogic e di Alpha Private Equity e Peninsula Investments su Prima Industrie.

In tutto, scrive MF-Milano Finanza, circa 750 milioni di euro di capitalizzazione, portando a quasi 50 miliardi di euro (48,6 miliardi) il valore delle società che stanno lasciando Piazza Affari nel 2022. Se da un lato vi sono colossi quasi Exor che è appena passato alla borsa di Amsterdam per allineare la residenza fiscale con quella di quotazione, dall'altro emerge anche il segnale che la borsa è considerata un mercato interessante per rilevare società in forma anche nei periodi difficili e con possibilità di crescita veloce. Basti pensare al premio del 68% che ha offerto il Credito Emiliano per Finlogic. Opa di Credem Pe su Finlogic. Giovedì 7 dicembre Finlogic, società del segmento Egm dedicato alle pmi, specializzata nel settore dell'information technology con soluzioni per la codifica e l'identificazione automatica dei prodotti, ha ricevuto da Credem Private Equity sgr un'offerta sulla totalità dei titoli al valore di 12 euro. Si tratta di un premio del 68,5% tenendo conto che Finlogic è uno dei pochi titoli di Piazza Affari positivo nel 2022 (+11,2% prima dell'opa) e che la società si è quotata a giugno del 2017, cinque anni fa, a 3,6 euro. Dall'ipo il gruppo italiano dei codici a barre ha raddoppiato il prezzo. E tramite l'opa lo raddoppierà un'altra volta.

Il gruppo di Bollate, nel Milanese, fa riferimento alla famiglia Battista. L'accordo prevede l'impegno di BF ad aderire all'opa con la sua partecipazione del 61,625% del capitale di Finlogic, nonché l'impegno a reinvestire nel veicolo che lancia l'offerta e che sarà controllato da Credem, eventualmente partecipato da altri investitori individuati dalla banca che fa capo alla famiglia Maramotti e sarà inoltre partecipato dall'attuale ad, Costantino Natale.

Credem ha sottoscritto poi con Italcode srl, che possiede il 2,723% del capitale, un impegno a portare in adesione all'opa l'intera partecipazione. Alpha PE e Pensula su Prima Industrie. Femto Technologies nel frattempo, veicolo dietro al quale vi sono Alpha Private Equity e Peninsula Investments, ha lanciato un'opa totalitaria sulle azioni di Prima Industrie, società quotata sul segmento Star. Si tratta in questo caso di un gruppo specializzato nei sistemi laser per applicazioni industriali. L'offerta ha a oggetto il 39,3% del capitale dedotto il 59,1% già in mano a Femto Technologies e le 170.447 azioni proprie detenute da Prima Industrie. Femto pagherà 25 euro con un premio dello 0,96% rispetto al prezzo alla data del 6 dicembre 2022, mentre il premio è del 35,82% rispetto all'ultima seduta di borsa (11 luglio) precedente l'annuncio delle manifestazioni vincolanti. Nel frattempo i fondi hanno sottoscritto un accordo con Sharp Focus Int., società in mano ak cinese Yunfeng Gao per acquisire il suo 9,95%.

Dea Capital esce. Nova srl, detenuta da De Agostini, ha lanciato un'opa su Dea Capital per acquisire il 32,156% dei titoli non ancora in mano ritenendo che la società, diventata da tempo un Alternative Asset Manager, più vicino alle attività di un fondo di private equity, non abbia più necessità di essere scambiato in borsa. Nova pagherà 1,5 euro cum dividendo. Il prezzo ingloba un premio del 31,5%. Il titolo è famoso a Piazza Affari perché ha storicamente staccato un dividendo alto, a maggio 2022 è stato 0,1 euro per azione, ai corsi di allora il 10% circa.

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MF-DJ NEWS

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December 08, 2022 02:44 ET (07:44 GMT)

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