ROMA (MF-NW)--La valorizzazione del Made in Italy non può limitarsi alle azioni per attrarre gli investitori stranieri in Italia ma deve concretizzarsi anche nell'espansione delle aziende italiane nei mercati internazionali. Ne è un esempio eclatante l'operazione condotta della cantina Marchesi Antinori, una delle più antiche aziende familiari di vini di qualità, di acquisizione della Stag's Leap Wine Cellars, tra le aziende vinicole più importanti della Napa Valley, in California.

Fondata nel 1970 da Warren Winiarski, scrive MF-Milano Finanza, la tenuta fattura intorno ai 70-80 milioni di dollari, relativi a un prodotto super premium. Basti pensare che vende 1,5 milioni di bottiglie all'anno (130mila casse) a un prezzo medio di 40 dollari l'una.

«In controtendenza a quanto accade sempre più spesso, è un'azienda italiana che ne acquisisce una estera. E per giunta è un'azienda familiare tricolore che investe nei fondi di investimento internazionali, non viceversa», ha sottolineato Piero Antinori, presidente onorario di Marchesi Antinori. Un duplice risultato reso possibile da un finanziamento di oltre 300 milioni di euro, messo a disposizione da un pool di attori guidato da Intesa Sanpaolo e Cdp, insieme a Simest e a Bnl.

Risorse che «ci permettono di preservare il prestigio del marchio Antinori attraverso un approccio lungimirante che rafforza la nostra posizione nell'importante mercato Usa, la prima realtà al mondo per consumo di vino, in termini di quantità e di valore», osserva Renzo Cotarella, ad di Marchesi Antinori. Aggiungendo la speranza «che questa imponente acquisizione diventi un bel messaggio non solo per le realtà del vino e dell'agrifood ma anche per le tante aziende ed eccellenze italiane: possono essere sufficientemente ambiziose per operazioni di questo tipo».

Come emerge dalla ricerca «Il valore dei marchi italiani nel settore agrifood, la forza del territorio e la rilevanza internazionale», della Direzione Studi e Ricerche di Intesa, il settore agro-alimentare italiano risulta trainante del Made in Italy nel mondo. Tanto che nel 2022 l'Italia ha segnato un record dell'export agroalimentare (+15,3%), trend confermato anche nei primi sette mesi del 2023, e si è classificata come quarto Paese al mondo per vendite di prodotti agroalimentari di qualità. Gli elementi distintivi dei prodotti italiani sono proprio la diversificazione e la qualità dell'offerta, testimoniata dalle 879 certificazioni Dop/Igp tricolore, che superano di 130 unità quelle francesi. L'agrifood italiano si distingue inoltre per la sua capacità innovativa, con il 57,6% di imprese che hanno apportato innovazioni di prodotto e di processo, superiore alla media Ue27 (48,6%) e in linea con la Germania. Questo perché negli ultimi anni le imprese italiane dell'alimentare e bevande hanno fortemente accelerato gli investimenti in R&S, sfiorando i 350 milioni di euro nel 2020.

Consapevole delle potenzialità del settore agroalimentare italiano, ha spiegato Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca territori di Intesa San Paolo, il gruppo Isp ha creato un centro di eccellenza dedicato al comparto, inserendo nella Divisione Banca dei Territori, che con uno stock di 12 miliardi di euro di finanziamenti mette a disposizione soluzioni per la crescita sostenibile e per fornire servizi trasversali di internazionalizzazione alle quasi 80mila imprese clienti.

alu

fine

MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)

1110:18 ott 2023

 

(END) Dow Jones Newswires

October 11, 2023 04:19 ET (08:19 GMT)

Copyright (c) 2023 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Intesa Sanpaolo (BIT:ISP)
Storico
Da Giu 2024 a Lug 2024 Clicca qui per i Grafici di Intesa Sanpaolo
Grafico Azioni Intesa Sanpaolo (BIT:ISP)
Storico
Da Lug 2023 a Lug 2024 Clicca qui per i Grafici di Intesa Sanpaolo