Marchesi Antinori: investe in Usa (MF)
11 Ottobre 2023 - 10:34AM
MF Dow Jones (Italiano)
ROMA (MF-NW)--La valorizzazione del Made in Italy non può
limitarsi alle azioni per attrarre gli investitori stranieri in
Italia ma deve concretizzarsi anche nell'espansione delle aziende
italiane nei mercati internazionali. Ne è un esempio eclatante
l'operazione condotta della cantina Marchesi Antinori, una delle
più antiche aziende familiari di vini di qualità, di acquisizione
della Stag's Leap Wine Cellars, tra le aziende vinicole più
importanti della Napa Valley, in California.
Fondata nel 1970 da Warren Winiarski, scrive MF-Milano Finanza,
la tenuta fattura intorno ai 70-80 milioni di dollari, relativi a
un prodotto super premium. Basti pensare che vende 1,5 milioni di
bottiglie all'anno (130mila casse) a un prezzo medio di 40 dollari
l'una.
«In controtendenza a quanto accade sempre più spesso, è
un'azienda italiana che ne acquisisce una estera. E per giunta è
un'azienda familiare tricolore che investe nei fondi di
investimento internazionali, non viceversa», ha sottolineato Piero
Antinori, presidente onorario di Marchesi Antinori. Un duplice
risultato reso possibile da un finanziamento di oltre 300 milioni
di euro, messo a disposizione da un pool di attori guidato da
Intesa Sanpaolo e Cdp, insieme a Simest e a Bnl.
Risorse che «ci permettono di preservare il prestigio del
marchio Antinori attraverso un approccio lungimirante che rafforza
la nostra posizione nell'importante mercato Usa, la prima realtà al
mondo per consumo di vino, in termini di quantità e di valore»,
osserva Renzo Cotarella, ad di Marchesi Antinori. Aggiungendo la
speranza «che questa imponente acquisizione diventi un bel
messaggio non solo per le realtà del vino e dell'agrifood ma anche
per le tante aziende ed eccellenze italiane: possono essere
sufficientemente ambiziose per operazioni di questo tipo».
Come emerge dalla ricerca «Il valore dei marchi italiani nel
settore agrifood, la forza del territorio e la rilevanza
internazionale», della Direzione Studi e Ricerche di Intesa, il
settore agro-alimentare italiano risulta trainante del Made in
Italy nel mondo. Tanto che nel 2022 l'Italia ha segnato un record
dell'export agroalimentare (+15,3%), trend confermato anche nei
primi sette mesi del 2023, e si è classificata come quarto Paese al
mondo per vendite di prodotti agroalimentari di qualità. Gli
elementi distintivi dei prodotti italiani sono proprio la
diversificazione e la qualità dell'offerta, testimoniata dalle 879
certificazioni Dop/Igp tricolore, che superano di 130 unità quelle
francesi. L'agrifood italiano si distingue inoltre per la sua
capacità innovativa, con il 57,6% di imprese che hanno apportato
innovazioni di prodotto e di processo, superiore alla media Ue27
(48,6%) e in linea con la Germania. Questo perché negli ultimi anni
le imprese italiane dell'alimentare e bevande hanno fortemente
accelerato gli investimenti in R&S, sfiorando i 350 milioni di
euro nel 2020.
Consapevole delle potenzialità del settore agroalimentare
italiano, ha spiegato Stefano Barrese, responsabile della Divisione
Banca territori di Intesa San Paolo, il gruppo Isp ha creato un
centro di eccellenza dedicato al comparto, inserendo nella
Divisione Banca dei Territori, che con uno stock di 12 miliardi di
euro di finanziamenti mette a disposizione soluzioni per la
crescita sostenibile e per fornire servizi trasversali di
internazionalizzazione alle quasi 80mila imprese clienti.
alu
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1110:18 ott 2023
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