MILANO (MF-NW)--Il Pmi servizi nell'Eurozona è sceso dai 48,7 punti di settembre a quota 47,8 di ottobre. Il calo, sottolineano gli economisti di Commerzbank, è stato "significativamente" maggiore del previsto.

L'aumento del mese precedente è stato completamente corretto. Pertanto l'indice rimane chiaramente su un livello che in passato ha generalmente registrato una contrazione in passato. Il Pmi manifatturiero è poi rimasto in territorio recessivo per mesi ed è leggermente sceso da 43,4 a 43 punti.

RECESSIONE SEMPRE PIU' EVIDENTE

Nell'eurozona la recessione diventa sempre piú evidente, puntualizzano gli esperti. A differenza del semestre invernale 2022/23, la debolezza economica non si concentra in Germania, che ha sofferto particolarmente gli alti prezzi dell'energia. Nel frattempo, l'aumento dei tassi di interesse della Banca Centrale Europea di 450 punti base sta rallentando l'economia in tutti i Paesi della zona euro.

Anche le esportazioni difficilmente forniranno grandi stimoli, poichè non solo la Bce, ma tutte le altre Banche centrali occidentali hanno aumentato massicciamente i tassi di interesse, mossa che grava sulla domanda. Inoltre, la domanda proveniente dalla Cina si sta indebolendo.

Per Commerzbank l'economia della zona euro si contrarrá leggermente nella seconda metá dell'anno e gli esperti prevedono che i dati sul prodotto interno lordo del terzo trimestre registreranno un calo dello 0,1% rispetto al secondo trimestre.

È probabile che la Bce riveda ulteriormente al ribasso le sue prospettive economiche, concludono gli economisti. Nelle proiezioni di settembre si partiva ancora dal presupposto che l'economia dell'Eurozona avrebbe evitato la recessione. Di conseguenza, secondo Commerzbank, un ulteriore aumento del tasso di riferimento diventa sempre piú improbabile.

ANCHE MORGAN STANLEY SI ASPETTA UNA RECESSIONE

Il Pmi composito dell'Eurozona ha deluso "ampiamente le nostre aspettative", mentre l'indagine della Bce sui prestiti delle banche del terzo trimestre ha mostrato un calo maggiore del previsto nella domanda di prestiti per le famiglie. "Manteniamo invariate le nostre previsioni di crescita dell'Eurozona nel terzo trimestre (-0,2% t/t), ma ora prevediamo anche una contrazione nel quarto, del -0,1% t/t", affermano gli analisti di Morgan Stanley.

ANCHE ISP VEDE RISCHI SEMPRE PIU' TANGIBILI

I Pmi preliminari dell'Eurozona di ottobre "mostrano un calo della fiducia diffusa a manifattura e servizi. Per il momento il nostro scenario non è ancora quello di una recessione ma date le indicazioni di frenata della domanda di lavoro i rischi al ribasso si stanno facendo piú tangibili", afferma infine Andrea Volpi, economista della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.

alb

alberto.chimenti@mfnewswires.it

 

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October 24, 2023 11:21 ET (15:21 GMT)

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