Cir ha chiuso il 2014 con una perdita netta di 23,4 mln euro
contro i -269,2 mln nel 2013. Sul risultato hanno pesato componenti
non ricorrenti per 35,4 mln.
L'Ebitda, si legge in una nota, è ammontato a 196,8 mln contro
189 mln nel 2013 (+4,1% a/a). La crescita è dovuta principalmente
al miglioramento del margine di Espresso, di Kos e della
capogruppo, che hanno più che compensato il calo della redditività
registrato da Sogefi.
Gli oneri non ricorrenti sono stati il riacquisto del bond 2024
(per 14,6 mln euro) e la svalutazione dei crediti non performing in
portafoglio (per 20,8 mln). Escludendo tali componenti eccezionali,
il risultato netto a livello consolidato sarebbe stato positivo per
12 mln euro rispetto a una perdita netta di 32,6 mln nel 2013.
La posizione finanziaria netta del gruppo Cir al 31 dicembre
2014 è ammontata a -112,8 mln euro rispetto a -1,85 mld nel 2013.
La variazione è dovuta al deconsolidamento della posizione
finanziaria netta di Sorgenia, a seguito dell'applicazione del
principio contabile Ifrs 5. La posizione finanziaria netta della
capogruppo è diminuita a 379,5 mln da 538 mln prevalentemente per i
previsti esborsi, già contabilizzati nello scorso esercizio,
relativi al Lodo Mondadori.
Il patrimonio netto di gruppo è ammontato a 1,105 mld euro
rispetto a 1,131 mld nel 2013. La variazione è dovuta
principalmente al risultato dell'esercizio.
La società ha previsto che l'andamento del gruppo nel 2015 sarà
influenzato dall'evoluzione del quadro economico italiano, il cui
impatto è significativo in particolare sui settori media e sanità,
nonché dall'andamento del mercato sudamericano per il settore della
componentistica auto. Nell'esercizio il gruppo prevede di tornare a
conseguire un risultato netto positivo.
Il Cda proporrà all'assemblea degli azionisti di non distribuire
dividendi per l'esercizio 2014 in considerazione del risultato del
periodo. I soci sono convocati per il prossimo 24 aprile in prima
convocazione e per il 27 aprile in seconda convocazione.
com/cas