Le banche dettano a Rcs le condizioni per chiudere la cessione
di Rcs Libri, Finelco e le minorities di Veo Television, emittente
spagnola.
Lo scrive Il Messaggero spiegando che due giorni fa gli uomini
di Pietro Scott Jovane hanno scritto una lettera a Intesa Sanpaolo,
Ubi Banca, Unicredit, Bnl Bnp Paribas, B.P.Milano e Mediobanca che
il 13 giugno 2013 hanno concesso 600 mln in tre tranche. E ieri in
tarda serata ci sarebbe stata una conference call fra i
rappresentanti delle sei banche (la cui esposizione si sarebbe
ridotta a 450 mln) e i manager di Via Rizzoli. Dei tre asset in
fase di dismissione, la cessione dei Libri a Mondadori sarebbe piu'
scivolosa perche', non rientrando nella tranche da 200 mln del
bridge to disposal (finanziamento-ponte in vista delle vendite)
come invece le altre due, sarebbe subordinata al via libera dei
creditori.
Durante la consultazione telefonica di ieri, prosegue il
giornale, i rappresentanti degli istituti avrebbero sottolineato
che siccome la Libri ha un ruolo importante nel gruppo, una parte
significativa di quanto incassato dovra' decurtare il debito.
Mondadori ha fatto una offerta vincolante di 135 mln piu' un
earn out legato all'Ebitda 2015: la decisione su questa offerta
potrebbe essere presa dal cda convocato per il 30 luglio. Per la
mattinata di quel giorno, il gruppo attende il via libera delle
banche alle cessioni.
Subito dopo la call di ieri, conclude il quotidiano, ci sarebbe
stata una consultazione rapida tra gli istituti: sarebbe emersa
l'indicazione di chiedere che il 40-50% di quanto incassato dalla
Libri venga girato ai creditori. Quanto a Finelco (dove c'e' una
trattativa con una cordata italiana) e al 44,5% della tv spagnola,
Rcs si sarebbe riservata di comunicare il prezzo che sara' comunque
piu' basso di quanto fissato nel piano.
vs