Recordati chiude il 2021 con un utile netto preliminare pari a 386 milioni di euro, in crescita dell'8,7% rispetto al 2020, il quale riflette una maggiore incidenza degli oneri finanziari netti (dovuta a perdite su cambi pari a 5,8 mln euro nel 2021 che si confrontano con benefici di 4,3 mln euro nel 2020) e benefici fiscali non ricorrenti pari a circa 27 milioni derivanti principalmente dalla fusione inversa completata nel secondo trimestre e dalla rivalutazione del marchio Magnesio Supremo.

L'incidenza dell'utile netto sui ricavi, informa una nota, si attesta al 24,4%. L'utile netto rettificato è pari a 424,6 milioni di euro, ed è in crescita del 3,5% rispetto al 2020, con un'incidenza sui ricavi del 26,9%, con un tasso di crescita inferiore rispetto all'utile netto per effetto delle perdite su cambi.

L'utile operativo, pari a 490,2 milioni di euro, è in crescita del 4,5% rispetto all'anno precedente, con un'incidenza sui ricavi del 31%. Il risultato comprende 14,4 milioni di euro di costi non ricorrenti, principalmente legati a una mirata riorganizzazione della forza vendita del business Specialty & Primary Care effettuata nel quarto trimestre, in particolare in Germania e Turchia, con una riduzione di circa 175 effettivi.

L'Ebitda è salito a 602,3 milioni, in crescita del 5,8% rispetto al 2020, grazie all'incremento dei ricavi e al miglioramento del margine lordo in parte compensati da una ripresa delle attività operative sul campo e dagli investimenti pianificati a sostegno dei nuovi prodotti, con il margine Ebitda al 38,1%, in linea con gli obiettivi dell'anno.

I ricavi consolidati si attestano così a 1.580,1 milioni di euro, in crescita del 9,1% (+11,4% a cambi costanti) rispetto al 2020 e riflettono un effetto cambio negativo pari a circa 34,5 milioni e il contributo per 85,3 milioni del nuovo prodotto Eligard (acquisito in licenza da Tolmar International Ltd. nel mese di gennaio 2021).

Al netto di questi effetti, la crescita è stata pari al 5,6%, assorbendo la perdita di esclusività dei prodotti a base di silodosina e pitavastatina avvenuta nel corso del 2020 e l'impatto della pandemia, in particolare sui prodotti anti-influenzali nella prima parte del 2021.

Il segmento per il trattamento delle malattie rare cresce a doppia cifra (+20,2%), grazie all'incremento significativo di Signifor e Isturisa, che hanno contribuito ricavi per 126,6 milioni, unitamente alla crescita del portafoglio metabolico.

Positiva la performance del business Specialty & Primary Care, che ha dimostrato forte resilienza, fronteggiando sia gli impatti significativi della pandemia su diversi mercati di riferimento, che la significativa svalutazione della lira turca, con un ritorno alla crescita nella seconda metà del 2021.

Il Free cash flow, flusso di cassa operativo al lordo di questi effetti e delle componenti finanziarie, è stato pari a 469,9 milioni nel periodo, in aumento di 87,6 milioni rispetto al 2020 grazie all'aumento del risultato operativo e all'attenta gestione del capitale circolante. Il patrimonio netto è pari a 1.381,6 milioni.

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2021 evidenzia un debito netto di 736,5 milioni che si riduce rispetto al debito netto di 865,8 milioni al 31 dicembre 2020.

com/ann

 

(END) Dow Jones Newswires

February 24, 2022 07:37 ET (12:37 GMT)

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