I rendimenti dei Treasury volano ai massimi da 16 anni

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 21 set - La prospettiva di tassi di interesse più elevati per un periodo di tempo prolungato ha zavorrato le Borse europee, tutte in deciso ribasso all'indomani della decisione della Federal Reserve. La banca centrale americana ha lasciato invariato il costo del denaro al 5,25%-5,5%, ma ora l'aspettativa è per un nuovo rialzo di 25 punti base entro fine anno e per un taglio di soli 50 punti nel 2024. Al momento, in ogni caso, i tassi sui Fed Funds considerano probabile al 73,7% il mantenimento dello status quo nel prossimo vertice Fed in calendario il primo novembre.

Le nuove aspettative sui tassi, intanto, hanno messo le ali ai rendimenti dei Treasury, con il saggio sul decennale ai nuovi massimi da 16 anni al 4,472%. Sempre sul fronte delle banche centrali, in giornata quelle di Svizzera e Regno Unito hanno lasciato i tassi invariati, rispettivamente all'1,75% e al 5,25%, mentre quella norvegese li ha alzati di un quarto di punto al 4,25%.

A Piazza Affari, il Ftse Mib ha così terminato la giornata in calo dell'1,78%. Tra i principali titoli milanesi, Recordati ha lasciato sul terreno il 5,27% colpita dai realizzi e dalla debolezza dell'intero settore farmaceutico europeo in scia alla francese Genfit dopo i conti semestrali peggiori delle attese. Il settore utility ha risentito delle ipotesi politiche di rinvio della completa liberalizzazione del mercato: Hera ha perso il 4,8% e A2a il 3,88%. Ha invece tenuto il settore bancario, che vede nei tassi di interesse elevati un sostegno ai ricavi e ha approfittato del nuovo rialzo di UniCredit (+2,45%) dopo l'annuncio dell'anticipo del piano di buyback e la conferma dei target di distribuzione del capitale ai soci. Banco Bpm ha messo a segno un +1,73% e Mps un +0,48%. Al di fuori del paniere principale, Bioera non è riuscita a fare prezzo con una variazione teorica del 50,3% all'indomani della richiesta di fallimento, da parte della Procura di Milano, del gruppo che comprende Ki Group, Ki Group Holding e Bioera. Sul mercato dei cambi, il dollaro sale ai massimi da marzo contro l'euro: l'euro/dollaro è a 1,0660 da 1,0718 ieri in chiusura. Forte lo yen in vista delle decisioni di politica monetaria della Bank of Japan, in calendario domani: un euro vale 157,18 yen (da 158,27 ieri), mentre il dollaro si attesta a 147,42 (da 147,67). Giornata volatile per il prezzo del petrolio: il future novembre sul Wti sale ora dello 0,77% a 90,35 dollari al barile, mentre l'analoga consegna del Brent guadagna lo 0,52% a 94,02 dollari. In rialzo del 4,6% a 39 euro al megawattora il prezzo del gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam.

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(RADIOCOR) 21-09-23 17:41:03 (0595)NEWS,ENE,PA,ASS 3 NNNN

 

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September 21, 2023 11:41 ET (15:41 GMT)

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