Borsa: torna lo spettro tassi e l'Europa fa retromarcia, Milano chiude a -1,8%
21 Settembre 2023 - 5:56PM
MF Dow Jones (Italiano)
I rendimenti dei Treasury volano ai massimi da 16 anni
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 21 set - La prospettiva
di tassi di interesse più elevati per un periodo di tempo
prolungato ha zavorrato le Borse europee, tutte in deciso ribasso
all'indomani della decisione della Federal Reserve. La banca
centrale americana ha lasciato invariato il costo del denaro al
5,25%-5,5%, ma ora l'aspettativa è per un nuovo rialzo di 25 punti
base entro fine anno e per un taglio di soli 50 punti nel 2024. Al
momento, in ogni caso, i tassi sui Fed Funds considerano probabile
al 73,7% il mantenimento dello status quo nel prossimo vertice Fed
in calendario il primo novembre.
Le nuove aspettative sui tassi, intanto, hanno messo le ali ai
rendimenti dei Treasury, con il saggio sul decennale ai nuovi
massimi da 16 anni al 4,472%. Sempre sul fronte delle banche
centrali, in giornata quelle di Svizzera e Regno Unito hanno
lasciato i tassi invariati, rispettivamente all'1,75% e al 5,25%,
mentre quella norvegese li ha alzati di un quarto di punto al
4,25%.
A Piazza Affari, il Ftse Mib ha così terminato la giornata in
calo dell'1,78%. Tra i principali titoli milanesi, Recordati ha
lasciato sul terreno il 5,27% colpita dai realizzi e dalla
debolezza dell'intero settore farmaceutico europeo in scia alla
francese Genfit dopo i conti semestrali peggiori delle attese. Il
settore utility ha risentito delle ipotesi politiche di rinvio
della completa liberalizzazione del mercato: Hera ha perso il 4,8%
e A2a il 3,88%. Ha invece tenuto il settore bancario, che vede nei
tassi di interesse elevati un sostegno ai ricavi e ha approfittato
del nuovo rialzo di UniCredit (+2,45%) dopo l'annuncio
dell'anticipo del piano di buyback e la conferma dei target di
distribuzione del capitale ai soci. Banco Bpm ha messo a segno un
+1,73% e Mps un +0,48%. Al di fuori del paniere principale, Bioera
non è riuscita a fare prezzo con una variazione teorica del 50,3%
all'indomani della richiesta di fallimento, da parte della Procura
di Milano, del gruppo che comprende Ki Group, Ki Group Holding e
Bioera. Sul mercato dei cambi, il dollaro sale ai massimi da marzo
contro l'euro: l'euro/dollaro è a 1,0660 da 1,0718 ieri in
chiusura. Forte lo yen in vista delle decisioni di politica
monetaria della Bank of Japan, in calendario domani: un euro vale
157,18 yen (da 158,27 ieri), mentre il dollaro si attesta a 147,42
(da 147,67). Giornata volatile per il prezzo del petrolio: il
future novembre sul Wti sale ora dello 0,77% a 90,35 dollari al
barile, mentre l'analoga consegna del Brent guadagna lo 0,52% a
94,02 dollari. In rialzo del 4,6% a 39 euro al megawattora il
prezzo del gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam.
Ppa-
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