Dowjones
Oltre ad avere messo in ginocchio il Giappone, il terremoto e la
minaccia nucleare rischiano di condizionare l'intera industria
hi-tech mondiale per via della stretta integrazione tra i diversi
produttori di componenti.
Un allarme, scrive MF, che potrebbe pero' essere ridimensionato,
soprattutto per la capacita' della Cina di produrre tutti i
componenti necessari. Un messaggio tranquillizzante che non esclude
pero' problemi a livello complessivo, specie se la situazione delle
centrali atomiche dovesse tragicamente peggiorare nei prossimi
giorni, e che gia' ora sta avendo impatti notevoli sulle societa'
maggiormente legate all'industria giapponese.
Non si ha un dato preciso riguardante il peso del Giappone in
termini di fatturato, ma Intermonte stima che il contributo del
Paese del Sol Levante sui ricavi di Stm, primo produttore in Europa
di chip, sia nell'ordine di 1-1,2 mld usd all'anno, su un fatturato
complessivo del gruppo nel 2010 di 10,4 mld usd. "Crediamo sia
verosimile un impatto nell'ordine del 2-7% sull'utile del 2011 con
un calo del fatturato nell'ordine di 100-300 mln usd, ma non
possiamo escludere un peggioramento delle stime se l'attuale
situazione dovesse degenerare", conclude la sim, che al momento
mantiene la raccomandazione outperform sul titolo. red/cam