Dowjones
A dare il via alla giornata delle chiacchiere ieri al salone
dell'Auto di Detroit, ci ha pensato il numero uno di Daimler,
Dieter Zetsche, che ha confermato, anche se in modo indiretto,
l'interesse della casa di Stoccarda per i camion Iveco, oggi parte
di Fiat Industrial.
Dopo le indiscrezioni delle settimane scorse, che pero' non
avevano trovato riscontri diretti, ieri il ceo di Daimler, come si
legge in un articolo di MF, ha spiegato che il gruppo Fiat "si e'
appena diviso. Ô importante vedere come andra', ma se in futuro ci
saranno opportunita' di consolidamento nel settore dei camion, le
guarderemo". Zetsche ha pero' escluso di aver avviato trattative
con la casa torinese, anche se l'acquisizione, in teoria, avrebbe
grande senso strategico per il colosso di Stoccarda.
Fin qui tutto nella normalita', nel solco delle ultime
settimane, con l'interesse di Volkswagen, reiterato ieri dal ceo
del gruppo tedesco Martin Winterkorn, verso Alfa Romeo. "Ô un brand
interessante", ha spiegato il numero uno di Wolfsburg. Il duplice
attacco tedesco e' stato rintuzzato immediatamente da Sergio
Marchionne, a.d. di Fiat Spa e presidente di Fiat Industrial, il
quale ha spiegato che il Lingotto non ha intenzione di cedere i
suoi asset pregiati: Ferrari, Alfa Romeo e Iveco. Poi la Fiat e'
addirittura passata al contrattacco prima con il presidente John
Elkann, il quale ha spiegato che "Fiat Industrial sarebbe un
potenziale acquirente se Volkswagen volesse cedere le sue attivita'
nei camion (riferendosi probabilmente alla partecipazione di
maggioranza nel gruppo Scania, ndr)". E poi con Marchionne, il
quale, dopo aver sottoscritto le parole di Elkann, ha spiegato che
"al momento non ci sono trattative con Volkswagen", precisando che
la questione sara' affrontata se e quando "si presentera'" e che
Industrial "non e' interessata a vendere" le attivita' nei mezzi
pesanti, ovvero Iveco. red/lab