Tim: Ripa, su rete valutiamo aggregazione o collaborazione (Stampa)
10 Giugno 2019 - 9:22AM
MF Dow Jones (Italiano)
Solo una rete indipendente potrà garantire tutti. Con Tim, sulla
rete, Open Fiber valuta aggregazione o collaborazione: le
possibilità sono molteplici. Lo ha detto a La Stampa l'a.d. di Open
Fiber, Elisabetta Ripa.
Sulla rete, con Tim, "abbiamo un tavolo aperto per valutare
forme di aggregazione o collaborazione, le possibilità sono
molteplici", ha affermato Ripa spiegando che da manager
preferirebbe qualunque soluzione "possa rendere organico e veloce
lo sviluppo dei servizi in fibra nel Paese, con redditività,
efficienza e sostenibilità per tutti gli attori
coinvolti".
Tim dice di voler mantener una forma di controllo sulla rete.
Alla domanda se sarebbe un problema il fatto che l'infrastruttura
di Open Fiber confluisse in un operatore verticalmente integrato,
"il tema è posto anche dal nuovo codice europeo delle
comunicazioni, che individua
nel modello "wholesale" puro, che non opera nei servizi ma
gestisce solo l'infrastruttura, quello che meglio può dare a tutti
la capacità di competere ad armi pari. Ciò significherebbe che solo
l'indipendenza -ha messo in evidenza Ripa- potrebbe garantire
parità di trattamento e accesso alla rete. Il controllo,
soprattutto se totalitario, no".
Quanto alla posizione dell'Antitrust nel caso di una fusione tra
le reti, "è sicuramente un tema sul tavolo. La rete unica, da un
lato, è
utile per evitare duplicazioni di investimenti e migliorare il
coordinamento delle coperture. Dall'altro la regolamentazione
italiana, come quella comunitaria, da sempre promuove la
competizione tra infrastrutture -ha precisato la manager- È chiaro
che le concentrazioni non sono mai ben viste dal regolatore, perché
portano a forme di dominanza".
In merito alla voce secondo la quale la fusione con Tim
servirebbe per nascondere le debolezze prospettiche di Open Fiber,
"io ho sentito anche la malignità opposta -ha risposto Ripa- Per
quanto ci riguarda, ricordo semplicemente che alla fine dello
scorso anno, 14 banche, la metà
delle quali internazionali, hanno deciso di finanziare il nostro
progetto con 3,5 miliardi e senza garanzie. Nessuna banca l'avrebbe
fatto se non ritenesse sostenibile e profittevole il nostro
piano".
Sulla necessità di "spegnere" al più presto la rete in rame,
"entro il 2025 più dell'80% della popolazione dovrà essere
raggiunto dalle nuove reti. Le agende digitali italiana ed europea
puntano a questo. Ritengo che l'addio al rame sarà la naturale
conseguenza", ha aggiunto l'a.d. di Open Fiber.
"Abbiamo dimostrato di saper lavorare per il bene del Paese:
negli ultimi due anni abbiamo investito nello sviluppo della banda
ultra larga 1,3 miliardi di euro, su un totale di 6,5 miliardi che
contiamo di impiegare entro il 2023, ha continuato Ripa
sottolineando come "grazie agli accordi siglati con gli operatori
abbiamo raggiunto il 55% della quota di mercato delle connessioni a
banda ultra larga, a questi a breve si aggiungerà Sky, chiaro
segnale della sostenibilità del nostro business".
Sulla fase due già lanciata dal governo per coprire le aree
grigie del Paese, quelle dove le autostrade digitali ci sono ma
sono ancora insufficienti, "siamo pronti a fare la nostra parte",
ha puntualizzato.
vs
(END) Dow Jones Newswires
June 10, 2019 03:07 ET (07:07 GMT)
Copyright (c) 2019 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni TELECOM ITALIA SPA CL A (NYSE:TIA)
Storico
Da Mar 2024 a Apr 2024
Grafico Azioni TELECOM ITALIA SPA CL A (NYSE:TIA)
Storico
Da Apr 2023 a Apr 2024