Eurovita: Jc Flowers pronta a fare un passo indietro (MF)
26 Gennaio 2023 - 08:49AM
MF Dow Jones (Italiano)
Un abbandono definitivo della partita o una mossa strategica per
spuntare condizioni migliori quanto il tempo ormai stringe? Un
quesito che avrà risposta solo nei prossimi giorni. Resta il fatto
che ieri, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, il fondo di
private equity Jc Flowers ha fatto sapere ai venditori di Cinven di
essere pronto a ritirarsi dall'offerta per l'acquisto di Eurovita.
Un colpo di scena che arriva in un momento particolarmente delicato
per la compagnia Vita.
L'iniezione di capitale che sarebbe arrivata con la cessione a
Jc Flowers, tramite un'operazione complessiva del valore di circa
300 milioni, serviva infatti a rispondere alle richieste arrivate
dall'autorità di controllo. Buona parte della liquidità sarebbe
infatti servita a fornire le risorse finanziarie utili all'aumento
di capitale richiesto da Ivass a Eurovita per risollevare l'indice
di solvibilità della compagnia. Già mesi fa l'autorità di
controllo, a valle di un'approfondita ispezione, ha segnalato la
necessità di iniettare risorse fresche nella compagnia vita per un
ammontare decisamente rilevante: oltre 200 milioni.
In questi mesi tante cose sono cambiate in Eurovita. A partire
dall'arrivo, lo scorso ottobre, di Giuseppe Sica, già direttore
finanziario di Mps e prima ancora managing director Investment
banking di Morgan Stanley, che è stato nominato amministratore
delegato. Poi a inizio dicembre si è aggiunta la chiamata alla
presidenza di Camillo Candia, ex vicepresidente di Cattolica e
manager di lungo corso in campo assicurativo (in passato ha
contribuito alla trasformazione del business di Zurich in Italia e
prima ancora è stato amministratore delegato di Allianz Italia).
Tale riassetto ha evidentemente contribuito a facilitare le
trattative per la cessione della compagnia sul mercato, con il
nuovo management che si è subito impegnato per aumentare la
stabilità e ridurre la volatilità della compagnia. Ma qualcosa
evidentemente è andato storto proprio in vista delle battute finali
e ora ci si interroga su quale possa essere lo scenario, visto che
l'Ivass, per l'aumento di capitale richiesto, sembrava intenzionata
ad aspettare al più tardi fino a fine gennaio e ormai mancano pochi
giorni alla scadenza.
Ma c'è chi fa notare che quanto successo ieri non è una novità
assoluta. La stessa cosa avvenne nel 2017, a parti invertite,
quando fu JcFlowers a vendere Eurovita all'attuale proprietario,
ovvero al fondo di private equity Cinven (anche se oggi la
compagnia assicurativa vita ha un perimetro totalmente diverso
rispetto a sei anni fa considerando le acquisizioni realizzate nel
frattempo). Quando la compravendita era arrivata in dirittura
d'arrivo Cinven annunciò di essere pronta a mandare tutto all'aria.
In quel caso la mossa si rivelò utile a far pendere la trattativa a
vantaggio dell'acquirente. I fatti di ieri sono dejà vu o un coupe
de theatre?
red
fine
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