Cop15: al via oggi a Montreal, Ue chiede accordo ambizioso e a lungo termine
07 Dicembre 2022 - 3:46PM
MF Dow Jones (Italiano)
Inizia oggi la Cop15, la conferenza delle Nazioni Unite sulla
biodiversità a Montreal, in Canada. Fino al 19 dicembre i Paesi
punteranno a raggiungere un accordo globale per la protezione della
natura e del pianeta con obiettivi a lungo termine entro il 2050 e
pietre miliari per il 2030.
La Commissione europea, spiega una nota, collaborerà con tutte
le parti per concludere un ambizioso accordo globale per
proteggere, ripristinare, utilizzare in modo sostenibile e
investire nella biodiversità e negli ecosistemi. Al segmento ad
alto livello che si terrà dal 14 al 17 dicembre, il commissario
europeo per l'Ambiente, Virginijus Sinkevicius rappresenterà la
Commissione e guiderà la squadra negoziale dell'Ue.
Dopo oltre due anni di negoziati, la Commissione vuole
trasformare la Cop15 in un "momento Parigi" per la biodiversità,
facendo riferimento al vertice storico sul clima in cui il mondo ha
concordato di limitare i cambiamenti climatici a 1,5 gradi Celsius.
E' inoltre necessaria una grande ambizione per affrontare la
duplice crisi del cambiamento climatico e della perdita di
biodiversità e se vogliamo mantenere la capacità del nostro pianeta
di sostenere 8 e presto 10 miliardi di persone, combattere i
cambiamenti climatici e proteggere i nostri mezzi di sussistenza.
Come primo passo, sarà essenziale lasciare la natura del mondo in
una forma migliore nel 2030 rispetto al 2020.
La Commissione, insieme agli Stati membri dell'Ue, si adopererà
per l'adozione di un quadro globale sulla biodiversità post-2020
ambizioso, completo e trasformativo. Un accordo alla Cop15 dovrebbe
includere innanzitutto: un obiettivo per proteggere il 30% della
terra e degli oceani entro il 2030, in particolare quelle aree che
sono più preziose per la biodiversità e i servizi ecosistemici; un
obiettivo per ripristinare 3 miliardi di ettari di terraferma
degradata e ecosistemi di acqua dolce e 3 miliardi di ettari di
ecosistemi oceanici. Ripristinando quelle aree, possono essere più
produttive di oggi e più resistenti a siccità, inondazioni e
parassiti.
L'intesa dovrebbe includere anche: obiettivi per affrontare le
cause dirette della perdita di biodiversità, compreso
l'inquinamento; impegni per promuovere l'uso sostenibile della
biodiversità e degli ecosistemi, in particolare attraverso approcci
agroecologici, riducendo l'uso di pesticidi, fermando la
deforestazione e integrando soluzioni basate sulla natura nella
nostra economia. L'uso sostenibile della biodiversità può
soddisfare le esigenze delle persone, ad esempio per quanto
riguarda cibo, fibre, carburante, medicinali o turismo, sostenendo
nel contempo la conservazione; un solido quadro di monitoraggio con
una serie di indicatori principali e un solido meccanismo per la
revisione degli obiettivi nazionali a sostegno dell'attuazione del
quadro, garantendo che l'accordo sia pienamente attuato.
L'ambizione necessaria richiederà la mobilitazione di ingenti
risorse finanziarie per la conservazione della biodiversità e l'uso
sostenibile della biodiversità. Come ha annunciato la presidente
della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, nel suo discorso sullo
stato dell'Unione, l'Unione europea raddoppierà il finanziamento
per la biodiversità a 7 miliardi di euro nel periodo 2021-2027, in
particolare per i Paesi più vulnerabili, e incoraggia tutti i
donatori internazionali ad avere lo stesso livello di ambizione. A
Montreal la Commissione sosterrà anche un forte pacchetto per
mobilitare risorse da tutte le fonti, nazionali e internazionali,
pubbliche e private.
In via prioritaria, le risorse esistenti devono essere
utilizzate in modo più efficace, allineando tutti i flussi
finanziari agli obiettivi positivi per la natura e affrontando il
problema delle sovvenzioni dannose. Le aziende svolgono un ruolo
importante in questo. Ciò inizia con il monitoraggio, la
valutazione e la divulgazione dei loro impatti e dipendenze dalla
natura. L'Ue sostiene la coalizione globale delle imprese che
chiede la rendicontazione obbligatoria da parte delle aziendde e
degli istituti finanziari. Una questione negoziale chiave è
l'accesso e la giusta ed equa ripartizione dei benefici derivanti
dall'utilizzo delle risorse genetiche (Digital Sequence
Information, o Dsi). La Commissione insiste affinché qualsiasi
soluzione sia pratica e facilmente attuabile.
com/cos
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December 07, 2022 09:31 ET (14:31 GMT)
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